facebook twitter rss

Undici metri di felicità per la Fermana,
Neglia è “Maxi” e decide il derby
contro la Sambenedettese

SERIE C - Basta un penalty del fantasista ex Bari per decidere il sedicesimo derby della storia al Bruno Recchioni tra canarini e rossoblù. Scintille nel finale: espulso Ruben Botta che all'uscita dal rettangolo di gioco, dopo qualche istante di sano trash talking con Cornacchini, perde le staffe e si scaglia contro il tecnico gialloblù. Serve l'intervento della panchina ospite per placare l'attaccante argentino. In sala stampa le emozioni del tecnico, dell'esterno Iotti e del portiere Massolo

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Dal 3 Febbraio 2020 al 3 febbraio 2021. Non vorremmo scomodare le divinità, ma forse da oggi a Fermo, dopo quella del 16 agosto (festa di San Savino, patrono di Fermo, ndr), sul calendario dei tifosi fermani ci sarà un’altra data da segnare in rosso.

Esattamente un anno fa infatti, al “Rivera delle Palme”, poco prima che il mondo colpito dalla pandemia cambiasse la sua fisionomia, un eurogol di Samuele Neglia aveva regalato i tre punti alla Fermana dell’allora tecnico Mauro Antonioli. Trecentosessantacinque giorni dopo, sotto la guida di Giovanni Cornacchini, la musica non è cambiata: al Recchioni, ancora uno straordinario Neglia stende una Sambenedettese poco Maxi (Lopez assente per infortunio) e regala ai canarini la quarta vittoria nelle ultime cinque gare (a completare il parziale il pareggio con la capolista Sudtirol).

L’undici iniziale della Fermana

IL TABELLINO

FERMANA 1 (4-4-2): Massolo; De Pascalis, Manetta, Scrosta, Sperotto (1′ st Mordini); Iotti (46′ st Grbac), Urbinati, Graziano, Neglia (39′ st Bonetto); D’Anna (14′ st Palmieri), Cognigni. A disposizione: Colombo, Manzi, Cais, Boateng, Cremona, Grossi, Rossoni, Demirovic. All. Giovanni Cornacchini

SAMBENEDETTESE 0 (3-4-2-1): Nobile; Biondi, D’Ambrosio, Di Pasquale (28′ st Liporace); Fazzi (42′ st Mehmetaj), D’Angelo (42′ st Lombardo), Angiulli, Trillò (12′ st Padovan); Chacon (12′ st Bacio Terracino), Botta; Lescano. A disposizione: Laborda, Fusco, Enrici, Cristini, Serafino, Goigoechea. All. Mauro Zironelli

RETI: 3′ st Neglia (R)

ARBITRO: Nicolò Marini della sezione di Trieste; assistenti Luca Dicosta di Novara, Davide Conti di Seregno; quarto ufficiale William Villa di Rimini

NOTE: Ammoniti Cognigni, Manetta, Botta, De Pascalis, Cornacchini (All.), Cognigni. Espulsi il preparatore dei portieri Ripa per proteste, mister Cornacchini e Botta 47′ del secondo tempo per somma di ammonizioni Corner 3 – 5, recupero 0’+5′

LA CRONACA

La Fermana per proseguire il trend positivo coinciso con l’avvento in panchina di Giovanni Cornacchini (sei risultati utili consecutivi con in mezzo solo la sconfitta sfortunata nella trasferta di Mantova) e rimanere fuori dalla zona calda della classifica, la Sambenedettese per conquistare la quinta vittoria nelle ultime sei gare e continuare a sognare la promozione in Serie B. Sono questi gli ingredienti che danno vita al sedicesimo derby tra canarini e rossoblù in scena al Bruno Recchioni di Fermo (15 in campionato e uno in Coppa Italia: sei vittorie della Samb, cinque pareggi e cinque vittorie della Fermana).

Mister Cornacchini si affida alla solidità collaudata del suo 4-4-2 schierando il rientrante Graziano in cabina di regia con capitan Urbinati, Iotti e Neglia a dare gas sulle fasce ed il tandem D’Anna – Cognigni a reggere il peso dell’attacco. Mauro Zironelli opta, invece, per un 3-4-2-1 con il fratello d’arte D’Ambrosio a guidare il reparto difensivo, coadiuvato da Biondi e Di Pasquale, Fazzi e Trillò sugli esterni, D’Angelo e Angiulli sulla cerniera di centrocampo e gli argentini Chacon e Botta a ballare il tango sulla trequarti a supporto del terminale Facundo Lescano.

L’ex tecnico della Juventus Under 23 avrà sicuramente studiato i precedenti tra le due formazioni e, di fatto, memore di quanto accaduto esattamente un anno fa, il 3 febbraio 2020, al “Riviera delle Palme” (0-1 timbrato da Neglia con un capolavoro da centrocampo a scavalcare l’allora portiere della Samb, Samuele Massolo, ed oggi titolare nelle fila dei canarini complice la squalifica di Ginestra, ndr), la Sambenedettese prova immediatamente a sospendere l’ex numero uno rossoblù tentando la conclusione con Angiulli direttamente al fischio d’avvio. Per la risposta dei padroni di casa si deve attendere un quarto d’ora: al primo corner gialloblù, Neglia pesca Cognigni che prende l’ascensore e inzucca alto.

Le ambizioni di grandezza della Samb fanno capo alla tecnica ed il palleggio del giocatore più estroso tra i 22 in campo: Ruben Botta. L’argentino ex Inter prima (26′) tenta direttamente la conclusione dalla bandierina con un magico sinistro a rientrare respinto sul primo palo da Cognigni, poi (al 33′) sugli sviluppi di un calcio di punizione, innesca la torre di Lescano che sperimenta la reattività di Massolo ed infine (al 43′) direttamente da palla franca, il “diez” rossoblù aggira la barriera e costringe Massolo ad allungarsi per respingere la traiettoria indirizzata all’angolino. Nel mezzo, alla mezzora, canarini pericolosi sempre da calcio d’angolo con il solito Neglia ad imbeccare il colpo aereo di Scrosta che termina di poco sopra la traversa.

La ripresa si apre con il più classico dei paradossi: nel giorno in cui tutti gli occhi sono puntati sul portiere classe 1996 Samuele Massolo (per quanto accaduto un anno fa al “Rivera delle Palme” e già ampiamente descritto), a compiere l’errore che stappa il match è l’altro estremo difensore, Tommaso Emmanuele Nobile. Di fatto, al 1′ del secondo tempo il numero uno rossoblù atterra in area Cognigni, lesto con il portiere in uscita a spostare la sfera quel tanto che basta per conquistarsi il calcio di rigore. Dal dischetto, a quattro giorni dall’errore contro il Sudtirol (poi corretto in rete sulla ribattuta, ndr),  si presenta Samuele Neglia: l’ex Bari questa volta è glaciale e infila sotto l’incrocio la rete del vantaggio canarino. Mister Zironelli cerca immediatamente di rimediare all’improvviso svantaggio ricorrendo a due accorgimenti tattici: fuori Trillò e Chacon, dentro l’ex Bacio Terracino e Padovan. La Samb si dispone quindi con un 4-3-3 che vede il tridente offensivo composto da Botta, Lescano e Padovan.

I gialloblù di Cornacchini abbassano un po’ il loro baricentro, ma continuano a reggere alle offensive degli ospiti. Al 66′ Urbinati rischia molto toccando la sfera con la mano al limite dell’area di rigore: il fischietto triestino Nicolò Marini concede un calcio di punizione a ridosso della linea dei sedici metri ma Botta con il mancino spedisce alto. Il finale si fa sofferto e spaventato per la Fermana che, tuttavia, non si scompone e dimostra di non avere affatto crepe di autostima. Al 72′ D’Angelo giunge a rimorchio dopo una serie di rimpalli in area e tenta la volee mancina che si spegne sul fondo. Al 82′ la Samb si affida nuovamente all’estro di Botta, che sugli sviluppi di un calcio di punizione defilato premia l’inserimento a fari spenti di D’Ambrosio, il quale con una fucilata di testa trova i guantoni d’oro di Massolo.

Il finale si fa nervoso e Botta, già ammonito, si becca il secondo giallo per proteste. All’uscita dal rettangolo di gioco, dopo qualche istante di sano trash talking con Cornacchini, l’ex Inter perde le staffe e si scaglia contro il tecnico fanese, che riceve anch’egli il rosso dal direttore di gara. Serve l’intervento della panchina rossoblù per placare l’attaccante argentino. Come se gli animi non fossero già abbastanza caldi, sull’ultimo pallone del match (94′) Manetta trattiene Padovan in area e sulla decisione del direttore di gara di lasciar proseguire scoppiano i nervi della Sambenedettese. Le proteste non valgono a nulla perché, pochi istanti dopo, il triplice fischio sancisce la vittoria della Fermana e l’inizio dei festeggiamenti.

 

Giovanni Cornacchini in sala stampa per l’analisi della vittoria interna nel derby contro la Samb

LE DICHIARAZIONI

di Paolo Gaudenzi

 

Non era di certo facile, soprattutto innanzi ad un derby, match che per definizione, da sempre, sfugge a logiche di classifica e valori tecnici.

Come annunciato in premessa, però, la Fermana contro la Samb ci ha preso gusto, ed in tema di valori certamente non può non essere sottolineato ancora una volta il granitico carattere di un collettivo, quello fermano, che sulla rincorsa tracciata con l’avvento di mister Giovanni Cornacchini, anche in virtù dell’esame Samb superato, si attesta ora come una solidità del panorama del girone. Concetti di gioco semplici, chiari, pochi fronzoli ma tanta sostanza, quindi ovvi e naturali positivi riflessi di classifica. Il calendario era e resta in salita, ma la forza motrice del cuore canarino rappresenta la valida arma con cui è possibile scardinare i varchi di accesso a tutte le fortezze d’alta quota. Dalle parti di Padova, il prossimo avversario collocato sul cammino di stagione, leggendo il quadro di giornata probabilmente qualcuno si gratterà la testa con sguardo accigliato.

“Sono punti che valgono molto, prelevati davanti ad una Samb di qualità. Questo è il risultato della mentalità forte che si è creata: si lotta su ogni pallone. E’ un successo sofferto, innegabile, ma meritato”, l’inizio delle riflessioni post gara di mister Giovanni Cornacchini, che dalla pancia dello stadio prosegue. “Il cambio di Sperotto? Non è successo nulla, solo una scelta tattica. Ho preferito infierire sportivamente sulla fascia mancina, in chiave offensiva, potendo vantare su una rosa che ha elementi in grado di correggere il tiro validamente in corso d’opera. Botta? Mi è venuto vicino a muso duro, nel parapiglia ne è poi venuto fuori un rosso al mio indirizzo. Non fa niente, l’importante era l’obiettivo generale, raggiunto al triplice fischio. Siamo sulla strada giusta – le conclusioni del tecnico, che dalla naturale euforia per l’impresa di giornata richiama all’ordine ed alla disciplina per l’immediato futuro – ma non culliamoci troppo sugli allori, ci attende una trasferta proibitiva domenica in quel di Padova. Mi ripeto, i ragazzi sono però ora dotati della mentalità giusta”.

L’esterno Ilario Iotti, raggiante nel dopo gara

“I derby, è risaputo, sono partite diverse dalle altre, e quando il risultato sostiene la nostra ragione, in tali contesti, le soddisfazioni sono per tutti, squadra, staff e figure di supporto, senza dimenticare la gioia regalata a tutta la città – il commento dell’esterno Ilario Iotti, in sala stampa dopo mister Cornacchini -. Nel primo tempo avevamo la sensazione, dal campo, di vivere equilibrate fasi di studio, ma una volta trovato il gol la Samb ha dovuto mettere la testa fuori dal guscio. In chiave consuntivo, bravo Cognigni nel prendere il rigore leggendo bene le traiettorie altrui, altrettanto Neglia per la trasformazione, elementi a capitalizzare il lavoro di tutti. Rimpianti nel rinnovato periodo in cui abbiamo cambiato passo? Il mancato pareggio di Mantova: se tornavano a casa con un punto in quelle condizioni (uomo in meno per 83′ minuti di gioco e rigore non assegnato, ndr) mandavamo un messaggio di compattezza assoluta a tutte le concorrenti”.

Il portiere Samuele Massolo, ex Samb, all’esordio vincente di stagione

Dalla Samb alla Fermana, e quest’oggi l’esordio di stagione sul palco, sotto i riflettori, complice anche la squalifica del portierissimo Paolo Ginestra.

Samuele Massolo non ha fatto rimpiangere l’esperto collega, affrontando al meglio la squadra in cui ha militato nel corso dell’ultima stagione contribuendo a capitalizzare il bottino di giornata.

“Abbiamo fatto una grande partita, di squadra, contro un avversario costruito per pensare in grande – le prime parole in sala stampa di Massolo -. Per un portiere non è facile entrare e farsi trovare pronto, specialmente al netto di quasi un anno di calcio giocato. Il tutto enfatizzato purtroppo dalla vicenda Covid, che non mi ha lasciato nemmeno la possibilità di allenarmi per un mese. Sapevo di venire a Fermo trovando, se non il più forte, uno dei più forti della categoria. Con Ginestra, ma direi con tutto il gruppo portieri, staff compreso, c’è un ottimo rapporto”. L’estremo difensore ha chiuso affermando che “la vittoria di oggi, coniugata al pareggio di qualità conquistato sabato contro la capolista SudTirol è la prova che abbiamo maturato quello scatto mentale in avanti che ci aiuterà a raggiungere, come speriamo, la salvezza il prima possibile”.

 

 

Fotogallery

L’esecuzione dal dischetto di Samuele Neglia

L’esultanza della Fermana al vantaggio di Neglia

Ruben Botta

La festa della Fermana al triplice fischio

 

 

Articoli Correlati

Fermana pronta per il sedicesimo assalto alla Samb

Stop al mercato, la Fermana chiude con l’attaccante Cais ed il giovane Kasa

La Fermana blocca la capolista Sudtirol, Neglia risponde a Vinetot e Cornacchini mantiene l’imbattibilità casalinga


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti