L’esultanza con dito in bocca e dedica ai propri figli per D’Anna e Cognini
di Leonardo Nevischi
FERMO – Un gol per la dolce Ludovica ed uno per il piccolo che sta per nascere. Luca Cognigni e Simone D’Anna emulano Francesco Totti nella sua più celebre esultanza e mettono il ciuccio all’Imolese.
Il bomber fermano fresco neo papà, dopo essersi sbloccato il quel di Gubbio, porta ancora una volta il dito alla bocca e dedica il gol alla neonata, mentre l’ex Lecco arrivato nel mercato invernale segna la sua prima rete in gialloblù e rivolge la sua esultanza al secondo genito che sta per arrivare: palla sotto la maglietta e pollice tra le labbra anche per lui.
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-4-2): Ginestra; Rossoni, Manetta, Scrosta, Mordini (21′ st Sperotto); Iotti, Graziano, Urbinati, Neglia (36′ st Bonetto); D’Anna (39′ st Cais), Cognigni. A disposizione: Massolo, Colombo, Manzi, Kasa, Staiano, Cremona, Grossi, Palmieri, Grbac. All. Giovanni Cornacchini
IMOLESE 0 (4-3-3): Siano; Rondanini (13′ st Alboni), Boccardi, Angeli, Aurelio; Masala (22′ st D’Alena), Torrasi (34′ st Onisa), Lombardi (1′ st Sabattini); Piovanello, Polidori, Tomassini (22′ st Bentivengna). A disposizione: Rossi, Cerrettini, Mattiolo, Laghi. All. Pasquale Catalano
RETI: 15′ st D’Anna, 26′ st Cognigni
ARBITRO: Roberto Lovison della sezione di Padova; assistenti Giuseppe Pellino di Frattamaggiore e Francesco Rizzotto di Roma 2; quarto ufficiale Fabio Rosario Luongo di Napoli
NOTE: Ammoniti Mordini, Masala, Angeli. Corner 5 – 4. Recupero +0′ +5′
LA CRONACA
Posizioni attente, tattica aggressiva e compattezza: sono questi gli ingredienti dei primi quarantacinque minuti dello scontro diretto tra Fermana e Imolese.
I padroni di casa guidati da Giovanni Cornacchini si dispongono con il consueto 4-4-2: il tecnico fanese recupera D’Anna, di ritorno dalla squalifica, ma perde De Pascalis e continua a dover fare a meno degli infortunati Demirovic, Boateng e Bigica e Comotto. Dunque, spazio al tandem D’Anna – Cognigni supportato dalle sfuriate laterali di Neglia e Iotti (quest’ultimo oggi con la nuova capigliatura in versione Kylian Mbappé, vedi foto sotto), con Graziano e capitan Urbinati sulla cerniera di centrocampo. Gli ospiti, rinati dopo la cura del neo tecnico Pasquale Catalano, si schierano con un 4-3-3 che vede Angeli al centro della difesa al posto di Della Giovanna, che nel riscaldamento dà forfait a causa di un risentimento muscolare, ed un centrocampo composto da Masala, Torrasi e Lombardi. In attacco, Catalano concede un turno di riposo a Bentivegna, affidando l’onere di scardinare la difesa gialloblù a Tommasini, Polidori e Piovanello.
Freschi della nuova sponsorizzazione della Scuolaguida Car, al pronti via i canarini mettono subito il turbo: Iotti sfonda sull’out destro e pennella per Simone D’Anna che con il piattone brucia Siano. L’esultanza si strozza sul nascere perché nel cuore dell’area di rigore, quando tutti gli occhi erano puntati su D’Anna, il direttore di gara ravvisa un fallo di Cognigni, il quale nel prendere posizione strattona Angeli.
Esattamente 7′ più tardi Neglia disegna calcio sulla corsia di sinistra e con il mancino imbecca l’inzuccata di un ispiratissimo D’Anna che di testa gira alto. Due giri di lancette più tardi la Fermana continua a farla da padrone: questa volta D’Anna si improvvisa assistman e serve un cioccolatino aereo per Cognigni che però è sfortunato e colpisce la traversa.
A causa delle restrizioni da Covid 19 non ci sono gli spettatori al “Bruno Recchioni”, fatta eccezione per Paolo Ginestra che, mai impegnato dall’Imolese, al 44′ assiste anche all’inserimento a fari spenti di Graziano che sfrutta il cross di Mordini ma di testa spizza alto.
«Queste partite valgono 6 punti, l’importante è non perderele» aveva detto il dg gialloblù Fabio Massimo Conti alla vigilia del match, ma la Fermana nella prima frazione dimostra di avere tutte le carte in regola per poterla portare a casa. Ad inizio ripresa Massala con il mancino scalda i guantoni di Ginestra, che sino a quel momento avevano patito il freddo senza essere mai utilizzati. Un minuto più tardi i canarini schiacciano il “Ctrl+C+V” e copia-incollano: è Neglia a costringere Siano alla risposta a pugni chiusi.
Dopo una rete annullata ed una traversa, il gol gialloblù è comunque maturo: al 60′ Cognigni imbuca D’Anna, la palla finisce tra le grinfie della difesa emiliana ma nello scacciare la minaccia la retroguardia dell’Imolese colpisce Urbinati ed il rimpallo risulta favorevole per lo stesso D’Anna che solo davanti a Siano tira una fucilata sotto l’incrocio e porta in vantaggio la Fermana.
Tre minuti più tardi i padroni di casa rischiano molto: Mordini, già ammonito, falcia Piovanello. L’ingenuità del terzino gialloblù passa inosservata agli occhi del signor Lovison di Padova ma non a quelli di mister Cornacchini che lo preleva dal campo per inserire Sperotto. La mossa si rivela più vincente che mai perché al 71′ è proprio Sperotto a sprintare sull’out mancino ed a servire il pallone del raddoppio a Luca Cognigni, glaciale nel freddare Siano con un piattone di prima intenzione.
Il doppio passivo taglia le gambe all’Imolese che nonostante gli ingressi di Onisa e Bentivegna non riesce a riacciuffare le redini dell’incontro. Così la Fermana trionfa nello scontro diretto volando a quota 30: una posizione più consona a sognare i playoff, piuttosto che ad evitare i playout. L’Imolese, invece, si ferma al palo e resta a secco di gol (cosa che non accadeva da 18 partite: l’ultima volta era stata il 6 dicembre 2020 con il 2-0 in casa del Perugia).
Il direttore generale della Fermana, Fabio Massimo Conti
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
“Si è vista una sola squadra in campo, penso che sia un dato oggettivo. Potevamo stare già sul doppio vantaggio nel primo tempo, ma c’è stata qualche scelta arbitrale discutibile. Ad ogni modo, prendiamoci questi tre punti ed andiamo avanti per la nostra strada con fiducia, forti dell’ennesima ottima prestazione dei ragazzi”.
E’ il punto di vista del direttore generale Fabio Massimo Conti nel dopo gara, raggiante per un tardo pomeriggio domenicale decisamente a tinte canarine. Il dirigente, allargando il quadro dalla partita appena consegnata agli archivi ai risvolti di graduatoria, afferma.
“La classifica è sensibilmente migliorata, per uno scontro diretto vinto, come dicevamo in settimana, e dunque valso i canonici sei punti. Momento molto positivo ma c’è anche, purtroppo, una zona d’ombra. Per tale motivo ecco la dedica speciale per tutti i nostri ragazzi che hanno subito gravi infortuni, vedi De Pascalis e Demirovic, per loro purtroppo si tratta di una stagione già finita (a cui aggiungiamo Comotto, operato di recente all’anca, ndr). Non dimentichiamo poi l’operazione subita pochi giorni fa da Bigica, la speranza per lui è quella di vedere se c’è possibilità, anche residua, di riaverlo tra poco più di un mese. Faremo di necessità virtù, parliamo di tre assenze pesanti, gestiremo gli impegni rimanenti con gli effettivi arruolabili”.
Chiudendo sul pomeriggio del Recchioni, Conti si congeda ricordando l’ottimo “atteggiamento della squadra, da applausi. C’è stato annullato un gol validissimo, per come già rivisto, si concretizza ancora una volta sulle nostre gare un rigore non dato, ed a bilancio iscriviamo anche la traversa colpita da Cognigni. Nel secondo tempo siamo comunque rientrati in campo con la mentalità giusta ed eccoci qua. Le prestazioni ultimamente e non solo ci sono sempre state, anche se, vedendo i numeri, è vero che in trasferta manca la vittoria. Andando però avanti su questa rotta prima o poi arriverà il successo anche lontano dallo stadio casalingo. Non può essere da meno”.
Giovanni Cornacchini in sala stampa
“Si tratta di una vittoria fondamentale, voluta. La squadra ha avuto coraggio e voglia di fare, noi dobbiamo stare sempre in partita, aspettando il momento giusto per colpire. Così è stato ed ecco un gratificante successo“.
Mister Giovanni Cornacchini evidenzia il lato caratteriale dei suoi nella vittoria all’inglese sull’Imolese. Nel dopo gara il tecnico ha messo infatti in risalto anche le virtù del gruppo.
“Siamo stati bravi a non cadere nel loro piano partita: giocavano subito da dietro, costruendo bassi, ci invitavano cioè al pressing cercando di farci scoprire per ripartire poi in velocità. Abbiamo letto tutto al meglio, i ragazzi manifestano di essere in crescita, palesando miglioramenti. Credono giustamente nei loro mezzi, mantenendo equilibrio, che è alla base di tutto”.
“30 punti, vero, ma la strada è ancora lunga – la proiezione del sano lavoro messo a frutto -. Il campionato deve ancora dire tanto ed è impegnativo, le insidie sono sempre dietro l’angolo. Continuiamo a lavorare con umiltà, magari migliorando anche le rese in trasferta. Purtroppo a Mantova e Padova parlano per noi situazioni particolari. Come tutti sano in Lombardia hanno pesato gli episodi, contro i biancorossi siamo caduti di misura davanti ad un collettivo che sta facendo grandi cose. Anche il modo di perdere, come in queste circostanze, mette in mostra cioè aspetti da considerare”.
Fotogallery
Le proteste di Simone D’Anna sul primo gol annullato per un fallo di Cognigni su Angeli
La nuova capigliatura di Ilario Iotti che riprende quella di Kylian Mbappé
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