Arezzo-Fermana, ecco com’era il
mondo quando i gialloblù
vinsero l’ultima volta in trasferta

SERIE C - Domani in Toscana mister Cornacchini proverà a sfatare il tabù trasferte proprio contro la formazione amaranto, che 94 giorni prima aveva segnato il suo esordio sulla panchina canarina. Il successo esterno manca dal 25 ottobre 2020: un'eternità. Le probabili formazioni e le parole della vigilia

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Ha conquistato 25 punti in 15 giornate, ha rianimato un ambiente debilitato sia psicologicamente sia fisicamente, ha restituito compattezza e solidità ed infine ha plasmato nuovamente un’anima e uno spirito da Fermana. Ora, per dirsi finalmente completata, alla cura Cornacchini manca solamente una cosa: un successo in trasferta. E a tal proposito sulla strada dei canarini domani (ore 15) si presenterà l’Arezzo, ultimo in classifica.

I gialloblù proveranno ad interrompere una striscia esterna senza vittorie che ha toccato quota 10 gare. L’ultima affermazione lontano dal “Recchioni”, infatti, risale a ben cinque mesi fa, esattamente al 25 ottobre 2020 allo stadio Gavagnin-Nocini di Verona contro l’Imolese (0-1 gol di Boateng, ndr).

Da allora sembra passata un’eternità. In quella domenica Tao Geoghegan Hart conquistava la 103esima edizione del Giro d’Italia, l’allora premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi illustrava le misure del nuovo Dpcm che ordinava per la prima volta dopo il periodo di “libertà estiva” la chiusura totale di palestre, piscine, cinema e teatri, la chiusura alle ore 18 per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie e le lezioni al 100% da casa per scuole superiori ed università, mentre i vaccini anticovid – ora di estrema attualità – sarebbero arrivati in Italia solamente due mesi dopo (il 27 dicembre). Insomma, è passato veramente tanto tempo, troppo.

Così tanto che i problemi all’anca che poco più tardi avrebbero costretto capitan Comotto all’operazione erano semplicemente un leggero fastidio, mentre l’ernia inguinale di Bigica e i due crociati di De Pascalis e Demirovic addirittura inesistenti. Inoltre, sulla panchina gialloblù vi sedeva ancora Mauro Antonioli. Sì, perché l’uomo della rivoluzione, Mauro Cornacchini, arrivò il 6 dicembre e la sua prima sfida fu proprio tre giorni dopo nel recupero infrasettimanale contro l’Arezzo.

Dunque dall’Arezzo all’Arezzo. Esattamente 94 giorni dopo il suo avvento, domani il Condor proverà a sfatare il tabù trasferte. Sicuramente quella attuale è una squadra diversa da quella dell’esordio di Cornacchini: quella Fermana navigava tra le paure del 18esimo posto e aveva solamente 10 punti in classifica, questa, invece, non solo è quasi arrivata al porto ma punta dritto verso un posto al sole nei playoff.

 

QUI AREZZO

Come apprendiamo da “ArezzoNotizie.it“, quotidiano online molto vicino alle sorti della formazione amaranto, nella giornata di ieri il Cavallino si è allenato sul campo “Lebole” con una seduta incentrata su un lavoro atletico e tattico. Fatta eccezione per Di Paolantonio, Iacoponi e Stampete che hanno lavorato con il preparatore atletico Bulletti, tutti gli altri erano regolarmente agli ordini di mister Stellone. Il tecnico ex Ascoli scioglierà le riserve solo nella rifinitura di oggi: se sarà 3-4-3 come a San Benedetto o 4-3-3, oppure 3-5-2 si saprà solo domani. Di sicuro, però, torneranno dal primo minuto elementi del calibro di Arini, Di Paolantonio e Perez. Il turnover di San Benedetto è servito proprio a ritrovare la condizione migliore di alcuni giocatori proprio in funzione del trittico che partirà domani alle 15 con la Fermana, proseguirà il mercoledì successivo a Fano (ore 15) e si concluderà la domenica seguente ad Arezzo contro l’Imolese (ore 17.30). Sarà invece out Christian Ventola, appiedato dal Giudice sportivo per il rosso ricevuto nell’ultimo incontro di campionato.

 

MATTEO SERROTTI: «STIAMO ANDANDO FORTE
NEGLI ALLENAMENTI, CONTRO LA FERMANA
OBBLIGATORIO FARE PUNTI SALVEZZA»

A parlare in casa Arezzo è Matteo Serrotti, uno dei nuovi innesti del mercato invernale amaranto. «In questi giorni stiamo andando davvero forte negli allenamenti. Dobbiamo essere prontissimi e dare il massimo. Dopo una sconfitta è sempre più complicato ripartire, ma penso che l’Arezzo abbia tutte le potenzialità per fare bene – ha confessato al Corriere di Arezzo -. Abbiamo tutta una serie di scontri diretti molto importanti. A cominciare da quello contro la Fermana, nel quale dovremo fare punti. Dobbiamo arrivare al risultato attraverso una prestazione super, priva degli errori commessi fino ad ora».

 

QUI FERMO

Quella di domani sarà la sfida tra la peggior difesa casalinga (quella degli amaranto con 31 reti incassate) ed il peggior attacco esterno (quello gialloblù con solo 8 reti siglate). Un attacco, quello canarino, già deficitario lontano dal Recchioni e che per giunta nell’ultima sfida a Fano ha perso anche Luca Cognigni (rottura di tibia e perone).

Toccherà quindi a Cais fare coppia dal primo minuto con Simone D’Anna, con il rientrante Kingsley Boateng pronto a subentrare a gara in corso (fu lui a decidere l’ultima vittoria esterna della Fermana). A centrocampo Iotti, guarito dal Covid-19, si candida per una maglia da titolare sulla fascia destra con Urbinati e Graziano in regia e Neglia sul versante opposto. Non dovesse farcela a causa dei pochi allenamenti sulle gambe, a sostituire Iotti potrebbe essere l’ex di turno Luca Mosti. Il suo utilizzo è sicuramente più pronosticabile rispetto a quello dell’altro neo arrivato Vittorio Fabris, del quale Cornacchini ha detto: «È un giocatore che non scende in campo da parecchio ed ha bisogno di allenarsi. Dal punto di vista tecnico-tattico è un ragazzo che non si discute, ma dal punto di vista fisico ha ancora bisogno di lavorare. È a disposizione ma non so quanti minuti abbia sulle gambe. Ha ancora bisogno di allenarsi ad una certa intensità che purtroppo giocando ogni tre giorni non riusciamo ad avere in allenamento».

In difesa gli unici punti fermi saranno Manetta e Scrosta (diffidato, così come Neglia, Graziano e Iotti), mentre sugli esterni è sfida aperta tra Rossoni-Bonetto a destra e Mordini-Sperotto a sinistra (con in entrambi i casi i primi in pole).

 

LE PAROLE DI

GIOVANNI CORNACCHINI

Un match importante come lo sono tutti in questa fase e ci attende soprattutto una squadra che ha un gran bisogno di punti e con motivazioni altissime. Ma non solo questo. L’Arezzo al di la della classifica ha un tasso tecnico molto elevato e, soprattutto nell’ultimo periodo, ha dato importanti segnali di ripresa in campionato. Sarà una gara molto complicata nella quale dobbiamo tenere il livello di attenzione altissimo e non calare la tensione in nessun momento”.

Non siamo una squadra che sa gestire ma dobbiamo sempre dare il massimo e non mollare un solo secondo. L’infortunio di Cognigni? Mi dispiace molto e ci penalizza perché per caratteristiche è unico nel gruppo. Abbiamo elementi con caratteristiche differenti e troveremo la soluzione giusta con i due attaccanti come fatto finora, magari con soluzioni differenti. Ci aspetta comunque una battaglia, l’Arezzo ha le caratteristiche e la qualità per non sbagliare più. Ha tantissimi giocatori e forti, quindi bisogna prestare la massima attenzione”.

 

I 23 CONVOCATI 

Portieri: 1 Ginestra, 12 Colombo e 30 Massolo. Difensori: 2 Manzi, 3 Mordini, 6 Manetta, 14 Scrosta, 21 Sperotto, 24 Rossoni, 28 Mosti e 32 Bonetto. Centrocampisti: 4 Urbinati, 10 Iotti, 16 Fabris, 19 Grossi, 29 Grbac e 31 Graziano. Attaccanti: 7 Cais, 11 Neglia, 17 Boateng, 18 Cremona, 23 D’Anna e 25 Palmieri.

 

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