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Sutor dai due volti, gara tre va a Teramo: venerdì la sfida senza appello

SERIE B - La Rennova tenta subito la fuga, ma i gialloblù la riacciuffano sino al convincente vantaggio, in termini di resa e di punteggio, maturato al riposo lungo. Al rientro sul parquet, però, è tutta un'altra storia: i biancorossi diventano implacabili ed i calzaturieri cedono passivi sino al meno venti. Alla sirena il tabellone recita 50-71. La serie va sul 2-1 abruzzese, ed ora la partita che vale la stagione

La palla a due di serata

 

di Paolo Gaudenzi

MONTEGRANARO – La Sutor cede ancora una volta il passo domestico alle scorrazzate altrui, e nel farlo diventa del tutto cagionevole in gara tre della decisiva serie playout, proprio quello che non ci voleva.

L’inizio di serata lascia ben presagire dopo aver riacciuffato la Rennova, poi il black out con Teramo implacabile, in chiave offensiva (soprattutto dall’arco), ed i gialloblù lenti nel reagire in attacco una volta che le resistenze difensive non hanno permesso di arginare le bocche da fuoco biancorosse. Ed ora non resta che vincere, costi quel che costi, gara quattro venerdì prossimo e rimandare il verdetto stagionale alla “bella” che, gioco forza la classifica del campionato regolare già consegnata agli archivi, vedrà l’ipotetico match dall’importanza capitale prendere comunque forma in terra d’Abruzzo.

 

IL TABELLINO

SUTOR BASKET MONTEGRANARO 50: Edraoui, Aguzzoli 11, Riva 2, Torresi, Angellotti, Marini 10, Ciarpella (c) 8, Gallizzi 6, Tibs 5, Cipriani ne, Romanò 5, Bonfiglio 3. All. Ciarpella M.

RENNOVA TERAMO A SPICCHI 71: Serroni (c), Wiltshire, Guilavogui, Faragalli C 1, Rossi 18, D’Andrea 6, Esposito 6, Tiberti 12, Cucco 17, Molteni, Di Bonaventura 11. All. Salvemini

ARBITRI: Marco Guarino di Campobasso e Angela Rita Castiglione di Palermo

PARZIALI: 17-13, 33-25, 40-43

NOTE: Sutor: tiri da due 16/37, tiri da tre 5/24, tiri liberi 3/10. T.a.sp: Tiri da due 8/22, tiri da tre 16/40, tiri liberi 7/8

LA CRONACA

Con Cipriani ancora assente nelle rotazioni, il match prende subito il via sul tema dominante già visto in azione durante gara due: bomba di Esposito e biglietto da visita della Rennova a far subito capire gli intenti serali, presto avallato anche da Rossi. La Sutor si affida al fosforo di Gallizzi e Bonfiglio, ci si mette anche Aguzzoli a dare man forte alla manovra, e la rotta viene prontamente ritrovata con una bomba di Romanò, per un match a tornare sui binari dell’equilibrio.

Teramo però è ben motivato, trascinato da Rossi, i lunghi di casa Riva e Marini si fanno sentire in profondità, Gallizzi mette il turbo e la Sutor tenta una mini fuga, poi il talentuoso classe 2000 Made in Sardegna vanifica il credito appena accumulato difendendo a gomito alto, e beccandosi quindi l’antisportivo. Un segnale, ulteriore, ad inficiare la serata? Forse. Nel frattempo Teramo prova a sbarrare la strada dietro, ma i gialloblù sono in palla e, transitando per la retina, arrivano al riposo lungo sul confortante 33-25. 

La Sutor, però, nella sostanza resta negli spogliatoi. La sfida sale di tono e di contatto, con Teramo che a poco a poco, ma inesorabilmente, lima le distanze con le giocate di Di Bonaventura e Cucco, fino a conquistare un 40-43 favorevole al termine del terzo periodo, complice la persistente sterilità offensiva calzaturiera. Manca il sostegno alla causa di Bonfiglio, ci pensa quindi Romanò a lasciare accesa una fiammella per il quarto decisivo, frazione dove la Rennova indovina tutto, con i gialloblù spettatori pressoché passivi della costruzione del successo teramano, a vedere pilastri Rossi e il cecchino Cucco che silenziosamente confezionano bombe da “fuoco a Santa Fe”. Da segnalare la generosità di Angellotti, l’assenza persistente di Bonfiglio e l’errore da tre di Romanò, dall’altra parte Teramo è una macchina ben oliata che scava la voragine del più venti. Coach Ciarpella regala minuti ai giovani Edraoui e Torresi, mentre pensa alle soluzioni da mettere sul parquet venerdì per gara quattro, sfida senza appello.

 

LE DICHIARAZIONI

A cura dell’ufficio stampa gialloblù

“Penso che sia stata una partita fatta di momenti – ha detto il coach Marco Ciarpella – che non abbiamo saputo interpretare al meglio. Dopo aver subito due triple in avvio di gara, siamo stati bravi ad attaccare muovendo bene la palla nonostante la loro aggressività sui piccoli, come era successo in gara due. Siamo stati in grado di trovare altre fonti di gioco che ci hanno permesso di produrre un buon basket. Quando nel secondo quarto, avanti nel punteggio, ci siamo fatti prendere dal nervosismo, potevamo gestire meglio quel momento e Teramo è stata brava a restare attaccata alla partita. Nel secondo tempo il primo canestro dal campo lo abbiamo realizzato dopo 5’ e questo ha permesso a Teramo di abbassare i ritmi. La squadra nei primi 5’ del terzo periodo ha attaccato malissimo la zona che la Rennova ci ha proposto subendo oltremodo il loro tiro da tre punti. Teramo piano piano ha preso fiducia mettendo la testa avanti nel finale del terzo quarto. Alla fine devo dire che realizzare 17 punti nel secondo tempo, sono troppo pochi per poter sperare di portare a casa la vittoria. Nel momento topico della contesa è venuto fuori Cucco con canestri importanti che hanno chiuso la sfida”.

“Ho provato ad abbassare il quintetto per avere un po’ più di talento in attacco, questo ci ha portato ad avere meno fisicità in difesa e Teramo ne ha approfittato. Ci può anche stare di sfidare qualche giocatore avversario al tiro però, subire nel secondo tempo 11/20 da tre punti, ha fatto tutta la differenza del mondo. In attacco dovevamo avere più pazienza contro la loro difesa a zona cercando di attaccare il pitturato per avere qualche tiro libero in più. Nel momento topico della contesa quando sbagli ad attaccare l’area, sbagli tanti tiri liberi e creai tiri aperti da tre punti sbagliati dai giocatori che di solito fanno canestro. Ci sono rimaste poche energie, ma abbiamo l’obbligo di provare a portare questa sfida alla bella”, ha proseguito il trainer gialloblù.

Nel primo tempo con Marini siamo stati bravi ad avvicinarci a canestro visto che Esposito era gravato di falli. Nel secondo tempo loro hanno scelto di difendere a zona e il nostro obiettivo era quello di dare la palla dentro l’area e di sfruttare il tiro dei nostri esterni. Non ci siamo riusciti ed è questo un aspetto sul quale dobbiamo lavorare meglio in vista di gara 4. Mel primo tempo la squadra ha preferito difendere l’uno contro uno senza gli aiuti in post basso e questo tipo di soluzione non ha pagato i dividendi che ci aspettavamo – la conclusione -. Siamo stati contenti di aver rivisto i nostri tifosi che ci hanno incitato sempre dalla curva. A dire il vero lo avevano fatto anche prima di gara 1 con Teramo. Ci ha fatto piacere la loro presenza, ora cerchiamo di ritrovare le energie per poter vincere, gara 4, anche grazie al loro aiuto”.

 

 

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