“Nota di Filisetti intempestiva”, raccolta firme tra i docenti con lettera da spedire anche al Ministro

FERMANO - "Ci aspettiamo maggiore attenzione e sensibilità per il mondo della Scuola"

“I docenti delle scuole di Fermo esprimono la loro indignazione per la nota di giovedì che ha interrotto in modo intempestivo l’ordinanza del sindaco Paolo Calcinaro del giorno prima“. Inizia così la lettera, oggetto di una raccolta firme in corso in queste ore tra i docenti del Fermano, e indirizzata al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. Tra i destinatari, per conoscenza, anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il governatore Francesco Acquaroli e il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.  

L’intervento (di Filisetti, ndr), infatti, è sembrato inopportuno rispetto alle necessità che avevano indotto molti sindaci a sospendere le attività didattiche in via precauzionale per facilitare il lavoro delle autorità sanitarie nel tracciare le positività della popolazione più giovane, come prevedeva l’iniziativa della Regione Marche“. 

“L’intempestività della comunicazione ha fatto sì che molti docenti, ignari della nota perché non connessi nel giorno festivo, scoprissero solo ieri in mattinata di dover far fronte ad una nuova e diversa direttiva. Chi, invece, docenti, personale Ata, studenti e famiglie ne è venuto a conoscenza – si legge nella missiva oggetto di raccolta firme – nella tarda serata di giovedì, si è trovato a dover gestire indicazioni contrastanti e nella necessità di riorganizzare il proprio lavoro e i propri impegni familiari. 

La nota così tardiva, inoltre, ci è apparsa fortemente lesiva della dignità del lavoro dei docenti, dal momento che essa non tiene conto della progettazione necessaria alla didattica ‘online’.  Non è pensabile infatti ricorrere alla Ddi in qualunque situazione ed in modo estemporaneo,  partendo dal presupposto della facile sostituibilità del ruolo del docente. Invitiamo pertanto le istituzioni a dialogare nel rispetto delle relative competenze, al fine di  tutelare la professionalità di tutto il personale della Scuola, oltreché il diritto allo studio delle studentesse e degli studenti. 

In un momento così delicato per il Paese ben altri sono i problemi che la Scuola a nostro avviso dovrebbe affrontare, come la necessità di uno ‘screening’ della popolazione scolastica per il contenimento dei contagi, di dispositivi di sanificazione negli edifici, di un attento monitoraggio delle strutture, della riorganizzazione dei trasporti e, primo fra tutti, della riduzione del numero di studenti per classe. Nel rispetto dei principi della Costituzione repubblicana, peraltro asse portante dell’insegnamento dell’educazione civica che ci vede tutti impegnati, ci aspettiamo maggiore attenzione e sensibilità per il mondo della Scuola”.

 

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