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Elezioni, per Verducci (Pd) candidatura in Piemonte. Centrodestra in cerca dell’accordo sui collegi

CANDIDATURE - Il senatore dem fermano sarebbe candidato in un'altra regione. Si parla, per lui, del nord-Italia. Disattese, dunque, le richieste della segreteria provinciale Pd. In fase di definizione spartizione dei collegi e candidati in casa centrodestra. Quasi scontate le candidature di Battistoni (FI), Marchetti e Lucentini (Lega). Da definire la posizione di Castelli (FdI)

Il senatore Pd Francesco Verducci

di Giorgio Fedeli

Elezioni politiche 2022. A pochi giorni di distanza dalla deadline per la presentazione delle candidature (il 22 agosto prossimo) le segreterie di partito sono in fermento, anche ovviamente nelle Marche, per chiudere il cerchio sui nomi da proporre agli elettori il prossimo 25 settembre.

In casa Pd i giochi sono fatti dopo la direzione ferragostana. E per il senatore fermano Francesco Verducci candidatura sì, ma fuori regione, in Piemonte per la precisione. Nelle Marche, invece, in pole i nomi di Manzi e Curti alla Camera, e del coordinatore regionale Losacco al Senato.

Se per Manzi e Losacco candidature quasi scontate, balza all’occhio, invece, quella dell’ex sindaco di Force, Augusto Curti, coordinatore regionale Anci per i piccoli Comuni. Una candidatura, la sua, reputata più appetibile in termini di riuscita elettorale visto che sarebbe secondo al proporzionale, dopo la Manzi.

Dunque stando ai rumors del post riunione del Nazareno, il parlamentare fermano sarebbe sì ricandidato ma non nelle Marche. E quindi sarebbe, di conseguenza, disattesa la volontà del Pd fermano che nei giorni scorsi, unica segreteria a farlo, è uscita allo scoperto con il suo segretario provinciale Luca Piermartiri, con nomi e cognomi di esponenti dem candidabili: «La Federazione, dopo aver riunito segreteria e direzione provinciali, chiede con forza, agli organismi regionali e nazionali, la candidatura del senatore Francesco Verducci, proposto e sostenuto convintamente in modo unanime» ha avuto a dire Piermartiri. E ancora: «In aggiunta al nome di Francesco Verducci, si è ritenuto fosse giusto indicare una rosa di nomi rappresentativi del  territorio. Sono così emersi i nomi di Moira Canigola, sindaca di Monte Urano e già presidente della Provincia di Fermo, Nicola Loira, già sindaco di Porto San Giorgio per due mandati, Meri Marziali, sindaca di Monterubbiano, Carla Piermarini, sindaca di Ortezzano. Nomi forti, credibili e che danno autorevolezza al Fermano grazie ai ruoli svolti o che tuttora svolgono egregiamente. Scelte fatte con i giusti criteri, in pieno rispetto della parità di genere (2 uomini, 3 donne) e che abbracciano l’intero territorio».

La sindaca Meri Marziali

Quello che però compare nelle liste è il nome proprio della sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali, un nome su cui, dunque, i dem punterebbero per la Camera anche se quella della Marziali resterebbe comunque una cosiddetta ‘candidatura di servizio’. E lei stessa, dopo essersi messa a disposizione del Partito, lo sa bene. Per la sindaca di Monterubbiano si profilerebbe, infatti, una candidatura all’uninominale per Montecitorio. Tra i nomi circolati in queste ore negli ambienti dem, anche quelli di Alessia Morani, Antonio Mastrovincenzo e Mirella Gattari. Fuori l’ex sindaco di Offida, Valerio Lucciarini.

L’assessore Guido Castelli

Cambiando lato della barricata, più indefinita la situazione in casa del centrodestra. I leader di FdI, Lega e Fi stanno lavorando per la spartizione dei collegi. Le tre ipotesi di scambio negli uninominali delle Marche sud vedrebbero uno switch al collegio di Macerata tra Lega e Forza Italia, in quello Marche sud al Senato da FdI a FI, e in quello di Ascoli/Fermo alla Camera, da FI a FdI. Tutto, comunque da definire in queste ore quando i leader dei partiti di centrodestra saranno chiamati a definire (il 22 agosto incombe) le candidature e, quindi, la spartizione dei collegi. Da definire la posizione (sì perché la candidatura è praticamente scontata) dell’assessore regionale Guido Castelli. Inizialmente dato nel collegio uninominale di Ascoli/Fermo e ora, invece, finito presumibilmente in un listino alla Camera, dopo il ‘sorpasso’ del commissario regionale FI, Francesco Battistoni. E per lui anche l’ipotesi di una candidatura da ‘terzo’ dopo un big nazionale e, questa è legge elettorale, una donna (si fanno i nomi di Elena Leonardi e Lucia Albano).

Una sfida tutta ‘in house’ è quella che si sta consumando tra gli Azzurri per il posto di capolista nel collegio plurinominale alla Camera: in lizza la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, e il vicepresidente dei deputati azzurri, Simone Baldelli.

Mauro Lucentini

In casa Lega, invece, va ancora per la maggiore in nome del commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti. Per il deputato uscente il Carroccio avrebbe in serbo un piazzamento blindato. Sarebbe ricandidato anche il deputato montegranarese Mauro Lucentini. E resta da definire il collegio per l’assessore regionale Mirco Carloni. Pochi giorni, anzi forse poche ore ancora, e il quadro sarà giocoforza delineato.

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1 commento

  1. 1
    Paride il 16 Agosto 2022 alle 14:26

    Il pd sta sempre avanti talmente avanti che sfugge il senso. Candida un marchigiano in Piemonte e un pugliese nelle Marche…
    Perche non si chiede ai territori chi vogliono candidare? Forse la paura che i territori vogliono tutt’altro? Dopo il 25 vedremo queste strategie , che potrebbero pure sistemare i candidati, ma non il paese.

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