«Ci ha ringraziato per la gentilezza, per la disponibilità e per la bravura». A parlare è Federico Lamponi, direttore della Uoc di Ortopedia del Murri. E il primario si riferisce a quanto Andrea Dovizioso gli ha confidato direttamente a seguito dell’intervento chirurgico a cui oggi pomeriggio è stato sottoposto. Ad operare il campione delle due ruote, infatti, è stato direttamente il dottor Lamponi, insieme al suo staff.
Dovizioso è arrivato al Murri dopo una caduta in moto mentre si allenava al crossodromo Catini di Ponzano. Una caduta che gli è costata la frattura del polso destro, una «frattura gravemente scomposta, instabile» come l’ha giudicata e definita lo stesso Lamponi. Dopo la caduta, Dovizioso è stato soccorso dai sanitari della Croce Arcobaleno di Petritoli. Da Ponzano è stato subito trasferito al Pronto soccorso del nosocomio fermano. Lì gli sono state prestate le prime cure dai sanitari del Pronto soccorso. Esami di rito prima di spostarsi in Ortopedia dove ad attenderlo c’era il dottor Lamponi: «Lo abbiamo operato noi. Da qui a un’ora, grossomodo, potrebbe lasciare l’ospedale. Ha voluto farsi operare da noi e personalmente ho eseguito una tecnica percutanea per la frattura al polso. E’ stato un intervento definitivo (insomma Dovizioso non dovrà tornare sotto i ferri). Ora dovrà solo effettuare i controlli di rito e poi la fisioterapia.
Ma quando potrà tornare in sella? «Beh diciamo che per tornare all’ordinario, ai gesti di vita quotidiana potrebbero volerci tre o quattro settimane. Per tornare a praticare lo sport parliamo di due o tre mesi». Un intervento chirurgico complesso? «Direi moderatamente grave per il polso – conclude Lamponi – per noi è un tipo di intervento routinario, definitivo». E soprattutto il campione delle due ruote, dopo essere arrivato in ospedale alle 15, potrebbe già lasciare l’ospedale in serata.
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