Con “La Pira” si parla di cittadinanza digitale: relatore l’avvocato Popolizio (Ascolta l’intervista)

PORTO SAN GIORGIO - Il tema dell'incontro, che si terrà venerdì alle 21,15 nella sede della Società Operaia di Porto San Giorgio, è la "Cittadinanza digitale non più rinviabile. Una chiave di accesso alla cultura digitale messa in campo dalla pubblica amministrazione". Relatore dell'incontro sarà il dirigente del primo settore (vicesegretario generale) del comune di Porto San Giorgio 

Tornano gli incontri organizzati dall’associazione “Giorgio La Pira”. E questa volta, per l’ultimo degli approfondimenti nell’ambito del primo ciclo di appuntamenti, con “La Pira” si guarda al futuro. Il tema dell’incontro, che si terrà venerdì alle 21,15 nella sede della Società Operaia di Porto San Giorgio, è infatti la “Cittadinanza digitale non più rinviabile. Una chiave di accesso alla cultura digitale messa in campo dalla pubblica amministrazione”. Relatore dell’incontro sarà l’avvocato Carlo Popolizio, dirigente del primo settore (vicesegretario generale) del comune di Porto San Giorgio.

«L’argomento – spiegano proprio dall’associazione – è posto a conclusione dell’intero ciclo, ma ritenuto il più importante perché riguarda il tempo che stiamo vivendo e proietta uno sguardo lungimirante verso il futuro. Le competenze digitali sono fondamentali per realizzare la cittadinanza digitale che permette di garantire l’inclusione digitale e una partecipazione attiva e responsabile alla vita della città e del territorio. In fondo la cittadinanza digitale è l’insieme di diritti e doveri che ha lo scopo di semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali con la possibilità di ridurre gli spostamenti con lunghe file agli sportelli comunali, postali, bancari ed altri. Numerose sono le ricadute positive sul traffico e sull’inquinamento. Tali presupposti pongono il problema di favorire la competenza digitale attraverso veri e propri corsi di formazione per “immigrati” digitali, dato anche l’elevato indice di invecchiamento della popolazione. Qualcuno ricorda la trasmissione tv “Non è mai troppo tardi” del maestro Alberto Manzi negli anni 60 per alfabetizzare gli adulti.

Ascolta l’intervista su Radio Fm1:

Promozione della cultura digitale

«Il passato non costituisce più punto di riferimento nel progettare il futuro, va rispettato per i suoi valori trasmessi; il presente, con le trasformazioni esponenziali (vedi l’Intelligenza Artificiale) chiede di essere decifrato; il futuro, tutto orientato sulle tecnologie digitali, richiede una profonda cultura digitale per prendere decisioni lungimiranti. Il responsabile della transizione digitale all’interno della struttura comunale – aggiungono da “La Pira” – costituisce il vero propulsore di profondi mutamenti nel rapporto tra amministratori e cittadini; interagisce con il gestore Ipa (Indice Pubbliche Amministrazioni) e l’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) fornendo le linee guida dei domicili digitali delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi».

Digitalizzazione dell’Amministrazione locale

«Senza togliere nulla a tanti dipendenti che hanno fatto uno sforzo lodevole nell’uso del digitale, constatiamo che – il punto dell’associazione – l’Italia è l’ultimo paese nella scala europea per la digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. La pandemia ha messo a nudo tali ritardi. Occorre recuperare il tempo perduto perché il “capitale umano” sia valorizzato per avere un personale motivato ed efficiente anche in rapporto al decreto “Cura Italia” e al decreto Pnrr Missione 1 in cui vengono stanziati complessivamente 2.893.000 di euro per i Comuni. Bisogna essere pronti per preparare progetti da presentare e non perdere tali opportunità. Questo è il futuro se si vuole stare al passo con i tempi».

 


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