Non c’è pace per la Contesa. Non è un semplice gioco di parole. E’ la sintesi di una situazione contorna, ingarbugliata, fatta di botta e risposta tra l’Ente e la contrada San Giovanni. Una “contesa” nella Contesa (leggi gli articoli correlati in fondo), insomma, che ha spinto il sindaco Alessio Pignotti a portare la questione, addirittura sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «Sono rammaricato che, nonostante l’impegno profuso, non sia riuscito ad addivenire ad una pacifica soluzione, seppur temporanea e circoscritta alla manifestazione dei prossimi giorni, anche se sono consapevole che quando ci sono in causa parti private questo non sempre è possibile. L’auspicio è che il buon senso prevalga su tutto e che la Contesa del Secchio torni ad essere la rievocazione storica in grado di mantenere viva la memoria di un tempo e l’identità di un popolo attraverso la rappresentazione di una sana competizione in grado di promuovere il rispetto del prossimo ed il bene della comunità» la speranza del primo cittadino che poi ricapitola la situazione.
«Come è noto, la “Contesa del Secchio” è la rievocazione storica più antica della Regione Marche, un patrimonio storico e culturale del territorio, che dal 1953 dà lustro alla città di Sant’Elpidio a Mare promuovendone il nome e l’immagine in ambito regionale e nazionale.
In considerazione di ciò è evidente che l’amministrazione comunale ha a cuore la buona riuscita della manifestazione e sta facendo di tutto per garantire il suo regolare svolgimento. Proprio con questo spirito propositivo e collaborativo, ho promosso e presenziato, con al mio fianco il Comandante del Corpo di Polizia Locale, che ringrazio per il grande impegno profuso, ad una serie di lunghi incontri tra l’Ente Contesa del Secchio e la Nobile Contrada San Giovanni. All’esito di tali contatti avendo le parti interessate trovato un punto di convergenza sulle modalità di svolgimento della manifestazione dei prossimi giorni, ho fatto predisporre una bozza di documento riepilogativo delle stesse a firma delle parti convocate e di me stesso quale autorità garante dell’intesa. Soltanto nel pomeriggio di ieri, poco prima dell’ultima riunione, tuttavia, ho appreso che una della parti, sebbene d’accordo nel merito, non era disponibile alla firma congiunta del documento per motivazioni legali, legate al contenzioso giudiziario in atto. Ho allora deciso, sempre nell’esclusivo interesse della manifestazione che il nostro Statuto mi impone di promuovere, di proporre alle parti l’adozione da parte mia di un provvedimento unilaterale a mia firma, aperto ad ogni eventuale modifica ed integrazione, da notificare alle parti e da richiamare, a far parte integrante, nel provvedimento autorizzatorio della “Contesa del Secchio”. Tale proposta non è stata però accolta dalle parti interessate. Nei giorni scorsi ho, altresì, rappresentato la vicenda al Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica convocato dalla Prefettura di Fermo e, in data odierna, al tavolo tecnico convocato dalla Questura di Fermo al fine di adottare tutte le misure che possano garantire il regolare svolgimento della manifestazione».
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