«Salviamo la casa di Joyce Lussu». La petizione lanciata su Change.org ha già superato le 22mila firme. Nei giorni scorsi, su Cronache Fermane, l’articolo della messa in vendita della casa della scrittrice e attivista antifascista, che si trova a San Tommaso di Fermo. Un’alienazione che ha fatto drizzare le antenne al mondo della cultura e non solo per cercare di tutelare quella residenza e magari di farne, perché no, un polo culturale incentrato proprio sulla figura di Lussu perché è ritenuto «un bene immateriale dal valore inestimabile». Dopo la presa di posizione del Centro Studi Lussu, a schierarsi in prima linea per tutelare la dimora, anche la Casa della Memoria e il consigliere regionale Fabrizio Cesetti che ha chiesto un tavolo istituzionale ad hoc.
La petizione, lanciata lo scorso 24 agosto, ha raggiunto bel 22.318 firme (342 solo nella giornata odierna). E ora il prossimo obiettivo è quota 25mila.
«Partigiana, medaglia d’argento al valor militare, scrittrice, attivista antifascista, storica, giornalista, traduttrice, poetessa, compagna dello statista Emilio Lussu – si legge nella petizione – una donna che ha attraversato fronti e frontiere, così poliedrica che è impossibile trovare un’univoca definizione che racchiuda cosa e chi sia stata. Joyce Salvadori Lussu è storia d’Italia e del mondo, con il suo impegno inarrestabile lungo un’intera esistenza ha reclamato per sé e per tutte le altre donne il diritto di agire e far sentire la propria voce. Un libro, La Sibilla, di Silvia Ballestra, semifinalista al Premio Strega e finalista al Premio Campiello, e un docufilm pluripremiato “La mia casa e i miei coinquilini” di Marcella Piccinini, la raccontano. Oltre a questi lavori e ad altri contributi, ci sono i libri scritti da Joyce Lussu, potentissimi in grado di illuminare il nostro presente. Alcuni di recente sono stati ripubblicati, a simboleggiare quanto sia importante l’eredità di questa irriducibile donna. Ora la sua casa, che si trova a San Tommaso di Fermo nelle Marche, è stata messa in vendita. È un’abitazione che preserva e soprattutto racconta l’essenza di Joyce Lussu con gli arredi originali, gli oggetti, lo studio, la biblioteca. È un bene immateriale dal valore inestimabile».
Nella petizione, i promotori chiedono «al Ministero della Cultura, al Ministero dell’Istruzione e del Merito, alla Regione Marche e al comune di Fermo di agire perché venga tutelata e resa fruibile al pubblico come casa museo e non solo, come luogo sempre vivo di elaborazione culturale. Salviamo la casa di una delle donne che – concludono – ha lottato per tutte le donne, perché avessero dei reali diritti; salviamo la casa di una donna che si è sempre mossa per la pace; salviamo la casa di una donna che, durante la seconda Guerra Mondiale, ha lottato per la libertà dell’Italia rischiando la sua vita. Salviamo la casa di una donna faro per il nostro oggi. Salviamo la casa di Joyce Lussu».
Cesetti si schiera a difesa di Casa Lussu: «Subito un tavolo istituzionale»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati