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A14 e imprenditoria, Marco e Attilio Sorbatti favorevoli all’arretramento: «Vantaggi sia ambientali che economici»

A14 - I due fratelli, titolari del cappellificio di Montappone, sposano l'idea del Comitato per l'arretramento dell'autostrada: «Risolverebbe il problema della congestione della costa, favorirebbe lo sviluppo delle aziende dell'entroterra e non andrebbe a deturpare il territorio»

(foto Cristiano Ninonà)

di Matteo Malaspina

Nel dibattito sull’arretramento dell’autostrada A14 da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto intervengono anche gli imprenditori. Dopo che il Comitato sull’arretramento A14, ieri, aveva fatto nomi di titolari di aziende che si erano espressi positivamente sullo spostamento dell’arteria autostradale, abbiamo sentito il parere di Marco e Attilio Sobratti, titolari del cappellificio berrettificio Sorbatti Srl. La loro azienda, situata nel distretto del cappello di Montappone ha anche un magazzino import nella zona industriale di Monte Vidon Corrado, territori interni del Fermano che più beneficerebbero dell’arretramento.

Marco Sorbatti

«Come si fa a non essere d’accordo all’arretramento? C’è qualcuno che non è d’accordo? – si chiede stupito Marco Sorbatti -. Bisogna assolutamente opporsi alla terza corsia, non perché non deve essere fatta ma perché l’autostrada va spostata. Certo che poi, una volta arretrata, va potenziata con una corsia in più». 

Marco Sorbatti, dunque, si dice «favorevolissimo all’arretramento per due motivi. Il primo riguarda il decongestionamento dei Comuni lungo la costa, cosa positiva visto che ogni volta che c’è un problema le auto e i mezzi pesanti si riversano tutti sulla Statale creando grandi problemi di traffico e inquinamento. Mi viene in mente Porto San Giorgio visto che ci vivo parecchio e lì spazio per allargare l’autostrada non ce n’è. L’altro motivo è la collocazione di aziende come la mia, situate tra mare e monti, che beneficerebbero di questo spostamento dal punto di vista logistico di spedizioni e arrivo merci. Credetemi, per arrivare a prendere l’autostrada da Montappone non è semplice».

Attilio Sorbatti

Attilio Sorbatti mette sul tavolo un altro tema, quello ambientale. «Se si fa una terza corsia fino a San Benedetto che abbiamo risolto? È solo un disastro ambientale e uno spreco di soldi – commenta Attilio Sorbatti – Si va solo a deturpare il territorio che è soggetto a rischio frane, oltre ai vari problemi strutturali come quelli di andare a scavare nuove gallerie su terreni friabili. L’arretramento, invece, avrebbe un vantaggio, oltre che ambientale, anche economico per tutto il territorio e le imprese».

L’idea di Attilio è quella di adattare strade già tracciate, come la Mezzina, e utilizzare una parte del percorso per favorire lo spostamento dell’autostrada, favorendo così i territori dell’entroterra. 

«Inoltre, se vogliamo pensare al benessere dell’ambiente, bisognerà intervenire anche sulla ferrovia che potrebbe diventare un’arteria di trasporto importante, meno inquinante del trasporto su due ruote – aggiunge -. Ritornando al discorso dell’A14, capisco che è una cosa difficile ma nel prossimo futuro si dovrà intervenire. Non è accettabile che la nostra regione ha una sola autostrada, che ci attraversa da nord a sud, congestionata come lo è ora».

 

 

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