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Arretramento A14, Graziella Ciriaci: «Sarebbe un sogno ma servirebbe un progetto fattibile»

A14 - La titolare dell'omonimo salumificio di Ortezzano è favorevole allo spostamento dell'autostrada verso l'interno ma teme che sia solo un'utopia: «D'impatto direi ''magari'', poi però bisognerebbe avere tutta la documentazione, le informazioni e soprattutto le risorse economiche»

 

di Matteo Malaspina

«Arretramento A14? Favorevole, ma con riserva». È questo il punto di vista di Graziella Ciriaci, titolare dell’omonima azienda Salumificio Ciriaci di Ortezzano riguardo il tema attuale dell’arretramento dell’autostrada tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto.

«Se mi viene chiesto un parere, d’impatto direi ”magari, sarebbe un sogno”. Significherebbe riattivare e rianimare tutto un territorio, quello dell’entroterra, che avrebbe sicuramente una nuova linfa vitale e alleggerirebbe la parte della costa – dice Ciriaci -. Avevamo già da tanti anni l’idea di realizzare la Mezzina ma poi non se ne fece niente. Una strada che avrebbe portato un risultato importantissimo per le aziende, le imprese e le strutture turistiche del territorio. La Mezzina avrebbe collegato una parte di territorio che non è mai entrata nell’indotto comunicativo per mancanza di infrastrutture adeguate. Basti pensare alle condizioni della Valdaso e della Valdete».

Se l’idea dell’arretramento stuzzica l’imprenditrice, di contro c’è il problema della fattibilità. «Non so fino a che punto noi imprenditori possiamo dare un contributo. Bisognerebbe avere sotto mano tutta la documentazione e le informazioni utili per capire in che tempi e, soprattutto, se ci sono le risorse economiche per attuare il piano. Così come bisognerebbe avere un progetto fattibile e su questo ho qualche dubbio. Pare più sia un’utopia – conclude -. Non voglio essere né presuntuosa né sciocca nel parlare di cose che non conosco in modo approfondito. Se mi si chiede se sarebbe utile, ovvio che sì, ma deve esserci una fattibilità, altrimenti sarebbe un pour parler. Vivo tra Porto San Giorgio e Ortezzano e posso affermare che molta gente della costa non si addentra perché, dal punto di vista stradale, nei paesi interni ci arrivi male. E di conseguenza, non si conoscono le bellezze di quei territori: un grande peccato».



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