di Matteo Achilli
Una Porto Sant’Elpidio più sicura, si spera, quella che a breve si potrà dotare anche di un deterrente importante come il controllo del vicinato. Stamattina infatti, presso il palazzo della Prefettura di Fermo, il prefetto Edoardo D’Alascio e il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella, alla presenza dei rappresentati delle forze dell’ordine, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la costituzione di un Controllo del Vicinato nei quartieri della città rivierasca.
Una prima risposta alla questione sicurezza che, soprattutto nel periodo estivo, incide su Porto Sant’Elpidio e che nell’ultimo periodo è stata spesso oggetto di discussione nella comunità, soprattutto dopo i recenti e gravi fatti di cronaca che hanno “macchiato” la città. Quello del controllo del vicinato è uno strumento volto a disincentivare o quantomeno limitare il più possibile i reati, dai minori a quelli più gravi, che possono verificarsi quotidianamente.
Il prefetto D’Alascio ha voluto sottolineare l’importanza del rapporto tra gli enti e la comunità, mettendo anche in evidenza quelle che sono le specifiche del Controllo del Vicinato. «Nel protocollo che abbiamo firmato, viene definito lo strumento del controllo di vicinato, quale è il suo obiettivo e la varie attività che il gruppo può svolgere, come prestare attenzione a ciò che accade nel proprio quartiere, collaborare con le forze dell’ordine segnalando comportamenti o movimenti sospetti e la collaborazione tra vicini per una reciproca assistenza. La cosa più importante è forse ciò che non può fare, come non intervenire attivamente in caso di reato, non fare indagini sugli individui e non schedarli, oltre a non poter interferire nella sfera privata altrui. I vari gruppi dovranno comunicare attraverso il proprio referente, che verrà individuato dal Comune. Questo è un riconoscimento importante e fondamentale da parte nostra – le parole di D’Alascio – riguarda una declinazione importante della presenza che le istituzioni hanno sul territorio. Io personalmente cerco di essere presente quotidianamente sul territorio per tenere sotto controllo ciò che accade nella nostra provincia, cercando di avere la massima collaborazione con i sindaci, che svolgono il loro ruolo con grande passione e sono in prima linea per mantenere alta la sicurezza dei loro Comuni. Allo stesso tempo dobbiamo ringraziare le forze dell’ordine, che ogni giorno mettono a rischio la loro incolumità fisica per evitare episodi spiacevoli sul territorio».
Un progetto è nato nel quartiere Centro di Porto Sant’Elpidio, ma pronto per essere replicato in altre zone della città, come affermato dallo stesso sindaco Ciarpella e come richiesto dagli stessi cittadini.
«Stamattina abbiamo firmato in Prefettura il protocollo d’intesa per avviare formalmente il Controllo del vicinato a Porto Sant’Elpidio. Il percorso che ci ha portato qui oggi a firmare questo protocollo nasce a novembre, dopo che si è appurata la voglia di alcuni residenti di formare questo tipo di attività. Abbiamo quindi dato il via all’iter di costituzione, attraverso una delibera di giunta. Da allora – le parole del sindaco – abbiamo iniziato ad avere dei confronti con la cittadinanza. Un processo nato dall’esigenza in particolare nel quartiere centro, ma già nei giorni scorsi, a seguito di alcune assemblee pubbliche, c’è stata la richiesta da parte della cittadinanza, di estenderlo anche in zone come Corva e Cretarola. Quello del controllo di vicinato è solo una delle varie attività di collaborazione portate avanti con le forze dell’ordine – afferma Ciarpella – il prossimo step riguardo questo iter, sarà quello di individuare i referenti dei vari quartieri, che dovranno interfacciarsi con l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine e tutti gli altri organi coinvolti. Il controllo del vicinato è un’attività che speriamo stimoli la cultura della legalità e della partecipazione attiva della cittadinanza. Uno strumento importante dunque per tutta la città, con il quale cercare quanto meno di mitigare alcune forme di reato e dare un segnale di maggiore sicurezza. Da qui in poi inizieremo a strutturale le linee guida del protocollo, individuare i referenti, che dovranno essere sottoposti al vaglio delle forze dell’ordine e del Prefetto».
In merito alla firma di questa mattina, Ciarpella aggiunge di considerarlo «un punto di partenza per far crescere una cultura della partecipazione alla legalità e per una sinergia sana tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. In concreto si organizzeranno incontri formativi e informativi, si individueranno referenti coordinatori per i gruppi dei diversi quartieri. In alcune zone, come Centro, Corva e Cretarola erano già nate spontaneamente delle forme di coinvolgimento dei residenti e nel corso di una recente assemblea pubblica avevo assicurato che ci sarebbe stata una risposta celere. Questa forma di controllo, non dimentichiamolo, deve servire come strumento di dialogo e collaborazione, per segnalare tempestivamente situazioni di possibile pericolo, non per intraprendere iniziative personali e mai per sostituirsi alle forze di polizia».
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