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Zacheo sul caso Emmanuel:
“Respingere le verità suggerite”

ZacheoIl capogruppo di Io Scelgo Fermo Pasquale Zacheo interviene sulla vicenda Emmanuel, lanciando un messaggio al sindaco di Fermo Calcinaro affinchè vengano messi a silenzio coloro che hanno contribuito alla sistematica demolizione mediatica  di Fermo. “Ora che l’attenzione mediatica nazionale non è più esclusivamente concentrata sulla nostra città – scrive Zacheo –  occorre nel nostro interno fare alcune riflessioni sui tanti aspetti che hanno caratterizzato la drammatica vicenda che ha riguardato il povero Emmanuel. Un uomo, una vita spezzata. Il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha preso le dovute distanze da qualsiasi gesto di discriminazione, impegnandosi alla difesa di ogni uomo, senza distinzione di colore o provenienza. Ha giustamente condannato il gesto di Mancini, gesto che non può trovare in alcun modo giustificazione.  Mancini deve pagare per le sue responsabilità, non vi è alcun dubbio nel merito. Lo farà e lo sta già facendo pesantemente anche con la carcerazione preventiva, in base alle regole di diritto del Nostro Stato. Un sistema di regole e principi che ha tutti gli anticorpi necessari per la salvaguardia dell’uomo e dei suoi diritti, sia esso colpevole o vittima. Quindi regole che debbono valere per tutti, in ogni momento.  Ma se a seguito della colluttazione con Mancini ha purtroppo perso la vita il povero Emmanuel, l’azione e/o l’omissione di altri soggetti hanno fatto scempio del diritto e della città”.

manifestazione razzismo Emmanuel

Il luogo dell’aggressione

Il capogruppo di Io Scelgo Fermo aggiunge: “Prima ancora della magistratura, peraltro subito intervenuta, già aveva preso piede una versione mediatica dei fatti che sembrava voler assumere le sembianze della verità assoluta. La sensazione di una verità quasi suggerita, che prescindeva dal diritto, dalla realtà, dalle testimonianze descritte da coloro che, loro malgrado, si erano trovati per puro caso ad assistere al drammatico evento. E’ indubbiamente significativo, in merito al diritto applicato, il fermo non convalidato dal Giudice. Non si vuole certo assolvere Mancini – ci mancherebbe altro! – ma si è avuta netta la sensazione che certe dinamiche successive alla colluttazione siano la risultante di un meccanismo perverso che ha contemporaneamente distorto l’immagine e la storia della nostra comunità, e in qualche modo allentato i presidi di garanzia che debbono essere riservati ad ogni cittadino. Con perfetto sincronismo, abbiamo avuto l’arrivo del Ministro e il “mostro” catturato”.

Zacheo prosegue:”Siamo stati costretti ad assistere ad un vero e proprio linciaggio mediatico della nostra città, delle nostre genti, con testate giornalistiche che si sono spinte a dipingere la nostra città come omertosa e razzista. Il termine razzismo è un ossimoro per la nostra storia! Una storia invece fatta di accoglienza, ospitalità, integrazione e cultura. Senza trascurare i tanti giovani stranieri che negli anni sono stati accolti e formati negli istituti fermani.  Nessuno dei politici o degli illustri personaggi comparsi nella vicenda ha voluto rimarcare con forza la vera natura della comunità fermana. Tutti, con ipocrisia di comodo, hanno preferito testimoniare pubblicamente a favore della verità ‘suggerita’. Una verità comoda, che fa ascolto, che distoglie l’opinione pubblica dai reali problemi che potevano invece riguardare proprio alcuni degli stessi personaggi in transito per Fermo o addirittura di Fermo. Nessuno ha visto questi stessi personaggi ai funerali, anche recenti, di vittime di tragedie a parti inverse. Per scelta o perché fa meno notizia? Sul punto siamo certo in grado di darci una risposta”.  Abbiamo inoltre assistito a musica e balli in Piazza nella sera del lutto cittadino, con intermezzi di altri personaggi famosi a cui, in un irrefrenabile meccanismo paradossale, è stata data voce per infierire ancora sulla nostra città. Per farci accusare ancora di qualcosa che non ci è mai appartenuto.  Ora che le luci della ribalta sono dirette altrove e non vi è più necessità di infierire sulla comunità, accade che la verità storica comincia ad assumere contorni diversi. Accade che la verità ‘suggerita’ non regge. Accade che alcuni personaggi iniziano a defilarsi. Tanto, quel che dovevano ottenere lo hanno già ottenuto, sulle spalle della città e della gente fermana.  Ferma rimane ogni responsabilità addosso a Mancini per il gesto razzista, ma occorre ora porsi qualche domanda sulle conseguenze della distorsione storica e mediatica della vicenda. Siamo sicuri che il tutto non abbia avuto o non avrà conseguenze? Di sicuro le ha già avute sulla moglie di Emmanuel, che, al dolore della perdita del marito, deve aggiungere il rischio di conseguenze giudiziarie. E se ora, come sembra, si dovesse andare verso una verità diversa da quella che aveva caratterizzato le prime opinioni, non si rischia forse di avere dalla parte opposta gran parte della comunità fermana, quella comunità offesa e sacrificata sull’altare del consenso mediatico del momento? Non si rischia di generare una pericolosa dinamica di contrapposizione sociale proprio a causa delle menzogne e dell’evidente strumentalizzazione della vicenda?  Alcuni cittadini fermani hanno inoltre ascoltato con preoccupazione le dichiarazioni di uno dei cittadini stranieri accolti nell’ultimo Consiglio Comunale, laddove lo stesso avrebbe fatto riferimento alla fortuna che la loro (comprensibile) rabbia sarebbe trattenuta e non avrebbe ancora manifestazioni verso l’esterno. Un concetto, questo, molto insidioso e complesso, che deve necessariamente essere letto da più punti di vista. Che deve riguardare un approfondimento concreto in diversi ambiti istituzionali e sociali, onde prevenire conseguenze e contrapposizioni che rischiano di nuocere alla sicurezza, all’immagine ed alla storia della città”.

Da qui l’appello al primo cittadino:”Il Sindaco, per prima – conclude Zacheo – si faccia finalmente spazio tra i soggetti che hanno contribuito alla sistematica demolizione mediatica della nostra città. Li faccia tacere. Si sottragga alla tentazione di seguire anche lui la scia delle verità suggerite, si limiti a salvaguardare la città da ulteriori menzogne. Prenda posizione netta, anche se ciò gli è difficile tra le tante anime della sua coalizione. Lui che meglio di ogni altro conosce Mancini, avendolo anche difeso. Faccia finalmente anche comprendere allo stesso che quando, lui Sindaco, inneggiava alla fermanità ed all’ostilità verso chi non era ritenuto di Fermo, stava solo scherzando”.

(leggi la replica della maggioranza)

 


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