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Zega a medicina e Yehia a Urologia: i nuovi primari della sanità Fermana (video)

 

di Alessandro Giacopetti 

Un nuovo passo avanti per la sanità del Fermano. Presso l’ex teatrino Asur a Fermo, il dott. Licio Livini, direttore dell’AV 4 le ha definite “due professionalità che si aggiungono ad una squadra valida e dotate di esperienze professionali importanti. Il sistema sanitario regionale, seppur coinvolto in riordino amministrativo, mantiene alta la qualità degli operatori. Entrambi laureati  con 110 e lode e specializzati con 50 e lode, – ha concluso Licio Livini – sono il massimo che potevamo sperare. A dicembre sono state fatte le selezioni e dopo tempi tecnici e delibere sono stati assegnati gli incarichi”.

Dopo la laurea all’Università di Perugia, il dott. Gualtiero Zega si è specializzato in Endocrinologia. Nel presidio ospedaliero di Amandola lavora da tempo in qualità di facente funzioni, ora arriva la sua nomina a primario. Dopo il sisma il suo reparto è ora appoggiato all’Ospedale “Murri” di Fermo. “Oggi, dopo la chiusura dell’ospedale a causa dei danni delle scosse sismiche – ha detto tra le altre cose Zega – è soprattutto la popolazione anziana a non aver più riferimenti sanitari, per questo attendiamo che nelle prossime settimane vengano riaperti gli ambulatori e il punto di primo intervento. Amandola è un presidio baricentrico che attrae pazienti dall’entroterra del Fermano, dell’Ascolano e del Maceratese. Integrando gli impegni a Fermo, stiamo stilando un piano mensile per garantire la nostra presenza tra mattinate e pomeriggi, anche nella struttura di Amandola”.

Il Dott. Mahmoud Yehia è laureato in Medicina e Chirurgia ad Ancona e specializzato in Urologia. Da 20 anni nell’azienda ospedaliera del capoluogo, prima come studente poi come specialista sia nell’urologia che nella laparoscopia e robotica. Se il primario dott. Zega è già operativo il dott. Yehia lo sarà, secondo le intenzioni della direzione dell’AV 4, dal 1° marzo. Di origine libanese ha detto di essere a Fermo “per lavorare e dare il meglio. Conoscerò presto la realtà del mio futuro reparto e lo farò con la volontà di entrare a far parte di un gruppo e essere a disposizione della direzione sanitaria. Il trattamento dei tumori avrà la priorità sui normali interventi perché la terapia dei malati oncologici, specie quelli di categoria A, ha dei tempi stabiliti”.
Il Dott Licio Livini ha aggiunto che: “la strumentazione che abbiamo ci permette fare ciò che è stato illustrato da Yehia per la terapia oncologica e la calcolosi sia dal punto di vista di diagnosi che di intervento”.

“Il tutto in prospettiva della nuova struttura ospedaliera di San Claudio a Campiglione – ha concluso il dirigente dell’Area Vasta 4, Andrea Vesprini – che sarà un contenitore in cui ciò che conterà sarà il contenuto”.


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