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Amandola, nuovo ecografo donato
alla postazione di emergenza dal Cral dell’ospedale di Ravenna
(FOTO E VIDEO)

AMANDOLA - Al punto di primo intervento anche il direttore dell'Av4 Licio Livini

 

di Nunzia Eleuteri

Si chiama ecofast Vscan della GE, ed è un’apparecchiatura elettronica studiata in America per una diagnostica d’urgenza di facile uso. Il nuovo ecografo donato alla postazione d’emergenza rappresenta quindi un vero e proprio strumento salvavita. Riconoscente il direttore di Area Vasta IV, Licio Livini, presente alla consegna nel container del pronto soccorso (sito al campo sportivo di Amandola a seguito delle scosse sismiche).  Un momento servito anche per fare il punto della situazione sulla sanità montana.  Il direttore Livini e il direttore del distretto sanitario di Amandola, Tonino D’Angelo, hanno parlato del prossimo ripristino del servizio di Rsa, di radiologia e di medicina.  Molto chiare le idee dei dirigenti nel dire che l’ospedale montano deve essere riattivato nella vecchia struttura quanto prima per evitare il rischio di affrontare un nuovo inverno come quello trascorso.


Secondo il direttore Livini, il nuovo ospedale è un’opportunità per la zona montana ma il progetto deve essere sviluppato parallelamente al ripristino di quanto già esistente.
Sono stati preventivati, in un anno, circa 11 milioni di euro per ripartire con Rsa, radiologia e medicina. “Stiamo aspettando indicazioni dalla regione per autorizzare gli investimenti – specifica Licio Livini – E’ pronto l’accesso per la radiologia e si sta lavorando per riaprire prima dell’estate”.

Ai container del pronto soccorso montano presente anche il direttore della centrale operativa 118 (Area Vasta IV e V), Postacchini: “Sono particolarmente grato agli amici di Ravenna che ci hanno onorato di questa attenzione – dichiara – questa sarà un’occasione per rivedere l’organizzazione del 118; l’ecografo di urgenza consentirà un bel passo in avanti in questo senso. Grazie a questa intuizione, il punto di primo soccorso di Amandola può vantare un primato innovativo”.

Parole in parte ripetute dal responsabile di medicina e chirurgia d’urgenza dell’ospedale di Fermo, Fabrizio Giostra: “Non posso che augurare a tutti i punti di primo soccorso di poter presto utilizzare uno strumento come questo donato ad Amandola in quanto molto evoluto e utile. Un vero strumento di diagnosi di urgenza che può fare la differenza”.

 

Il tesoriere e i segretari del Cral dell’ospedale di Ravenna sono stati molto contenti di essere stati d’aiuto ad una realtà così disastrata dal terremoto.  Circa 3000 soci del circolo hanno, in due mesi circa, raccolto la cifra necessaria per l’acquisto dell’ecografo tascabile costato oltre 7.000 euro. L’iniziativa è nata grazie alla conoscenza di un loro ex collega, il fermano Jacopo Virgili, attualmente in servizio al 118 di Civitanova Marche e precedentemente dipendente dell’ospedale di Ravenna: “È stato un percorso quasi naturale – ha raccontato Jacopo Virgili ad Amandola – I miei colleghi volevano rendersi utili e mi hanno chiesto di individuare il modo migliore. Lavorando nel settore, abbiamo pensato che un ecografo di ultima generazione, tascabile, risolutivo in situazioni di emergenza, fosse la soluzione migliore. Siamo felici di aver raggiunto l’obiettivo e di aver aiutato i nostri colleghi e gli abitanti di questa area montana in sofferenza”.


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