Andrea Petrucci in azione
FERMO – La Fermana e i suoi tifosi si apprestano a dire addio, o forse arrivederci, ad Andrea Petrucci. Il forte esterno di centrocampo ha molte richieste, ed è comprensibile dopo aver giocato due anni ad alti livelli con i gialloblù: protagonista della promozione in C l’anno scorso, nella stagione volta al termine non ha affatto accusato il salto di categoria, anzi, fino alla fine è stato capace, con i suoi scatti, con i suoi dribbling, con le sue sterzate, di mettere in difficoltà tutte le difese, anche delle avversarie più blasonate.
31 presenze come lo scorso anno (di cui 21 da titolare senza essere sostituito), fisico d’acciaio, salute di ferro, mai neanche un raffreddore: solo 3 assenze, 2 per squalifica e 1 per decisione tecnica (per evitare affaticamento e infortuni in vista del successivo derby contro la Samb a cui teneva troppo).
Petrucci bacia la coppa della promozione della Fermana in serie C, un anno fa
Dopo i 12 gol dello scorso anno (il suo record storico) è stato capace di andare a rete ben 3 volte anche all’esordio in serie C pur non essendo un vero attaccante e giocando spesso lontano dalla porta, 3 centri tutti determinanti per il punteggio finale: doppietta per l’eccezionale rimonta nel derby contro il Teramo e un gol per il pari contro la “big” Reggiana, più la specialità della casa: una decina di assist andati a buon fine.
Una sola imperfezione: il carattere focoso, troppe ammonizioni e qualche squalifica evitabile; ma c’è da dire che negli ultimi tempi ha migliorato molto il suo autocontrollo.
Andrea Petrucci ha tirato la carretta per tutta la stagione ed ha contribuito notevolmente alla salvezza, così nel finale di stagione è stato premiato con la fascia di capitano. Come sia stato possibile che fino allo scorso anno abbia giocato solo in Eccellenza (dove aveva iniziato con la Fermana nove anni fa) o in serie D, è quello che tutti si chiedono ma la risposta è nei misteri del calcio.
Domani “Pedro” (il suo soprannome per i tifosi) compie 27 anni e tra poco per lui potrebbe arrivare quell’occasione della vita che capita una sola volta, cioè una chiamata addirittura dalla serie B. Sarebbe pienamente meritata.
Sembra che l’Avellino sia in pole position. Se anche fosse serie C, ma una squadra più importante e ambiziosa della Fermana, come impedire a Petrucci di sfruttare una tale opportunità, anche se per la squadra canarina sarebbe una grossa perdita, difficilmente rimpiazzabile?
Sarebbe anche un buon introito per le casse della società gialloblù, la cui politica prevede, per necessità, di formare il bilancio proprio valorizzando e lanciando giocatori inizialmente sconosciuti per rivenderli impreziositi.
Domani, per festeggiare il 27° compleanno, Petrucci parte per le vacanze in Grecia. Con la Fermana ha un contratto per altri due anni, ma al suo ritorno potrebbe concretizzarsi il suo trasferimento.
Per il resto, se verranno confermate le partenze (o le non riconferme) anche di tutti i giocatori di cui si dice, il dg Conti e il dt Andreatini avranno ancora molto da lavorare per ricostruire una inteliatura degna per poter reggere un campionato più competitivo di quello passato, perchè anche altri giocatori, come Petrucci, non saranno facilmente rimpiazzabili, sia nello scacchiere, che nel cuore dei tifosi.
Come al solito, la maggioranza delle operazioni più importanti, sarà ufficializzata solo negli ultimi giorni, quindi i tifosi devono avere ancora molta pazienza e… pensare ad altro.
Paolo Bartolomei
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