Nell’Aula Convegni del Cnr (Centro Nazionale delle Ricerche) di Roma, si è svolta stamani la 33esima cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera Blu 2019, organizzata come sempre dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Foundation for Environmental Education – Fee). 385 le spiagge italiane premiate (erano 368 nel 2018).
Settima Bandiera Blu per Fermo con le spiagge di Lido-Casabianca e Marina Palmense. A ritirare il prestigioso riconoscimento per la città, l’assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi ed il consigliere comunale Giulio Cesare Pascali.
“Esprimo la soddisfazione per questo riconoscimento – ha dichiarato il sindaco Paolo Calcinaro – frutto di un lavoro ampio che abbiamo condotto sulle nostre spiagge. Un lavoro che ha visto, comunque, tanti interventi realizzati in campo ambientale, a 360 gradi, su tutto il territorio comunale a partire dalle azioni sulla raccolta differenziata e sulle isole ecologiche che, grazie alla collaborazione dei fermani, ha consentito alla città di aumentare in 4 anni proprio la differenziata di 10 punti percentuali, numeri importanti per Fermo, segno di una sensibilità per l’ambiente che con i cittadini sta aumentando. Nell’ottenimento della Bandiera Blu ha di certo contribuito il lavoro portato avanti per implementare e migliorare i servizi sui nostri lidi: la pulizia delle spiagge per il periodo pasquale, l’estensione dell’orario del salvamento a mare su spiagge libere anche durante l’ora di pranzo a tutela di tutti i bagnanti, la nuova illuminazione del lungomare; l’incremento dell’accessibilità per disabili con nuove passerelle; un tratto di spiaggia riservato che consente la presenza più o meno indisturbata del fratino per la riproduzione; nuove scogliere e finanziamenti ottenuti, nuovi servizi igienici sulle spiagge libere; le spiagge libere regolamentate per l’accesso per i cani, campi pubblici da beach volley/tennis. Importanti le collaborazioni e l’opera di sensibilizzazione nelle scuole con iniziative come Green Game e Cittadinanza Attiva, l’ottenimento della Bandiera Verde EcoSchool, le iniziative di successo come l’Eco Day che tornerà il 12 maggio, le casette dell’acqua per contenere l’uso eccessivo della plastica; il pesce dell’adriatico nelle mense scolastiche: il tutto con la consapevolezza che c’è ancora molto da fare, ma sempre per Fermo e per le nostre coste”.
“Un riconoscimento che anche quest’anno premia il lavoro di tutto il nostro staff – ha detto l’assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi subito dopo la consegna – è risultata ancora una volta vincente l’idea di implementare ogni anno la rete dei servizi offerti a cittadini e turisti, l’attenzione capillare ad ogni aspetto ambientale e l’interazione con le scuole. Una bella soddisfazione che mi sento di condividere con tutti i fermani”.
“L’ennesima dimostrazione di apprezzamento del lavoro attento e puntuale svolto da questa Amministrazione – ha detto il consigliere comunale Pascali. Accogliamo la conferma di eccellenza come stimolo a fare sempre meglio”.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale assegnato dalla Fee (Federation for Environmental Education), istituito nel 1987, Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 48 Paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con l’obiettivo di certificare la qualità ambientale delle località turistiche balneari”.
Più che legittima dunque la festa in casa Fermo per la conferma del vessillo ambientale. Impossibile, però, per dovere di cronaca, non ricordare come in questi giorni proprio la Bandiera blu sia stata al centro sulla costa fermana di ‘docce fredde’, polemiche e botta e risposta al vetriolo. Perché? Semplice: la Bandiera blu nel Fermano, quest’anno, è a singhiozzo. Sì perché a riceverla sono state Fermo e Pedaso mentre costrette a saltare il turno, per quest’anno, Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio. Decisivi, almeno nel caso di Porto San Giorgio, dei parametri nelle analisi delle acque all’altezza dei fossi Petronilla e Valleoscura, insomma di acque che arrivano dall’entroterra. Con, nel caso specifico sangiorgese, il primo cittadino Nicola Loira a circoscrivere il problema ai pozzetti scolmatori e a rilanciare con idee progettuali su cui attende risposte, quanto prima, da Regione e enti interessati (leggi l’articolo). Sul fronte elpidiense, invece, è proprio di oggi l’appello di Villaggi Marche, l’associazione delle strutture ricettive, a mantenere alti gli standard di qualità e a fare quadrato per garantire le migliori condizioni ambientali
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