di Andrea Braconi
Un martedì piuttosto serrato per Paolo Calcinaro. Il giorno dopo di una seduta del Consiglio comunale che lo ha visto discutere per trovare una sintesi con la minoranza (e anche con i suoi fedelissimi) sulla questione dell’attuale deposito Steat, il sindaco è preso dagli immancabili impegni ma trova il tempo per fare il punto su una scelta importante e piuttosto complessa. “Sono veramente soddisfatto per quanto accaduto ieri in Consiglio – afferma – soprattutto per come si è lavorato da entrambe le parti per trovare una soluzione che contenesse le varie prospettive: mettere un piede nell’area, con la possibilità giuridica di avere un diritto certo di prelazione, e quella di contenere spese e oneri a carico del Comune, che in questo caso sarebbero molti più ridotti. C’è anche l’ulteriore aspetto di vedere effettuate a breve investimenti di miglioria dell’area stessa”.
Nella notte Calcinaro aveva già preso contatti con i vertici della Steat, società per la quale spende parole importanti. “Daremo seguito al tavolo già aperto la settimana scorsa, ma voglio dire che la Steat non è un qualcosa di demoniaco ma una società pubblica molto ben gestita e vicina al territorio”.
Occorrerà preparare un preliminare di contratto, spiega, che permetta al Comune di entrare in comproprietà una volta acquisita l’area da parte della società. “Se c’è una volontà espressa da entrambe le parti, le tempistiche non sono il problema maggiore. Il tetto che potremo mettere sarà sicuramente non superiore ai 200.000 euro. Anche per l’accensione di un mutuo ci sono possibilità e a riprova della volontà di perseguire questa strada ieri sera durante l’interruzione ho voluto la presenza della segretaria comunale Camastra, cioè la parte tecnica e quella di cassa che coincidono con la stessa persona. Vedremo sul fatto di essere parte attiva nei lavori di miglioria: si potrebbe fare un monte di lavori, io posso mettermi su quelli che riguardano più la parte cittadina, la Steat su quella industriale. In questo modo potrebbe esserci una sostenibilità, perché resto sempre consapevole che un bilancio cittadino ha dei limiti”.
Loda l’operato di maggioranza e opposizione, che sono riuscite a trovare un punto di accordo dopo essere partite da posizioni molto distanti. “Si è lavorato da Consiglio di una città, oltre ai ruoli imposti dalla politica, e questa è una cosa bella: significa rinunciare tutti ad un poco del proprio per trovare qualcosa di migliorativo per la città”.
Alla domanda se si riconosca qualche errore nelle decisioni prese negli ultimi mesi, Calcinaro ribadisce come tempistiche e contingenze non potevano portare ad una scelta diversa. “Avessi pensato all’epoca ad una soluzione diversa sarebbe stato ottimale. Questa scelta è stata tirata fuori da un consigliere di minoranza, che ringrazio come ringrazio tutti i consiglieri. È stata una mediazione intelligente perché ha contemperato tutti gli interessi”.
Mediazione intelligente, ma anche molto faticosa, considerate le reazioni colte in sala soprattutto tra i suoi consiglieri. “Qualcuno della minoranza forse ha voluto straparlare dopo e la reazione è stata soprattutto su quello. Riattaccare senza comprendere che la mediazione comporta questo significa prendersi anche la reazione a parole”.
Torna, il sindaco, anche sul confronto avuto con i residenti di via Corridoni. “Mi hanno detto che il più grande problema per loro è il rumore dei generatori. Ho risposto che la Steat mi ha detto che il primo intervento sarà la loro sostituzione con la cabina di energia elettrica. Per quanto riguarda l’incremento del traffico, non cambia una virgola durante entrata e uscita dalle scuole: i pullman in quel momento sono in servizio, uscendo presto al mattino e rientrando quando non c’è più nessuno. E proprio per evitare congestionamenti, faremo 650.000 euro di opere di urbanizzazione per una doppia rotonda che porterà i pulmini dentro il nuovo polo scolastico, con risorse del sisma”.
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