Il portiere classe 2000, Luca Gemello
di Paolo Bartolomei
FERMO – Dopo il ritorno di super Paolo Ginestra, la Fermana ha un portiere di troppo in panchina o in tribuna, parliamo di uno tra Palombo e Gemello, i due under che avevano iniziato la stagione giocandosi il posto tra di loro.
Ora però le cose sono cambiate, sembra che siano insofferenti, così il dg Conti vuole accontentarne almeno uno e sta imbastendo due trattative parallele.
Alessandro Zanellati
Una è con il Gubbio, con la regia del Torino: Gemello andrebbe in Umbria dove potrebbe giocarsela con il suo quasi pari età (classe ’99) Ravaglia, mentre l’attuale secondo rossoblù Alessandro Zanellati (anche lui targato Toro) sembra disposto a venire in gialloblù a fare il secondo di Ginestra, accettando però il rischio di farlo assieme a Palombo.
L’altra trattativa è con il Fano per scambiare Palombo con l’estremo Venditti, che pure in granata è il secondo di Viscovo.
Venditti però verrebbe a Fermo come secondo di Ginestra, quindi cosa cambierebbe per lui? Stessa domanda a Zanellati. Forse questi giovani portieri scommettono che l’anziano (41 anni) Ginestra ogni tanto si fermi?
Nella trattativa con il Gubbio il club umbro ha inserito anche il mediano-playmaker Diego Cenciarelli, nato nel marzo 1992, descritto come un giocatore dalle grandi potenzialità e di buona esperienza in categoria (oltre cento presenze in serie C), un ruolo di leader che manca nella Fermana, e che Ricciardi non sembra essere stato in grado di ricoprire.
Diego Cenciarelli
Quest’anno però Cenciarelli, dopo la regolare preparazione di precampionato con i rossoblù, non ha mai giocato per una serie di problemi che forse potrebbero essere in via di soluzione. Un giocatore però senza un minuto di gara nelle gambe (sebbene ci dicano essersi sempre allenato regolarmente e con impegno) potrebbe essere utile non da subito: serve ad Antonioli?
Mancano dieci giorni alla fine della sessione di mercato e per quello che riguarda la Fermana saranno di sicuro di più le cose che si sentiranno e scriveranno che quelle che si faranno: i vincoli di bilancio, già sforati una prima volta in estate per permettere il ritorno di Petrucci, non permettono grandi manovre e non sembra che la società di patron Vecchiola voglia cambiare politica: il convento passa questo e basta.
Peraltro l’arrivo di Lancini e il ritorno di Clemente hanno già coperto quelle che erano la principali lacune in organico e che avevano creato grossi problemi in avvio di stagione. Adesso, proprio per essere incontentabili, mancherebbe solo un mediano di grandi qualità tecniche e di personalità, un difensore centrale in più per dare il cambio ai tre (anche se con Clemente, il quarto centrale in rosa potrebbe essere De Pascalis) e soprattutto un attaccante che veda la porta proprio come Molinari, ma con una manciata di anni in meno.
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