Il ritorno del pubblico
allo stadio deve spingere
la Fermana alla vittoria

SERIE C - Domani (ore 20.45) arriva a Fermo il Gubbio, diretta concorrente per la salvezza, e la sfida ha già il sapore di "ultima spiaggia" per i gialloblù che non iniziavano un campionato così male da 15 anni. Dopo otto mesi torna allo stadio anche il pubblico, dovrà essere un aiuto e stimolo in più per i giocatori canarini

 

Il secondo rigore parato dall’esperto Paolo Ginestra in sole 5 partite (qui a Perugia domenica scorsa) è uno dei pochi aspetti positivi; quello negativo sono i 4 rigori contro già subiti

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – La Fermana torna allo stadio Bruno Recchioni (domani, ore 20.45, secondo turno infrasettimanale del mercoledì) e ci torna anche il pubblico, in quest’ultimo caso dopo esattamente otto mesi (era il 22 febbraio, Fermana-Vis Pesaro); 532 posti la capienza massima autorizzata e apertura solo della tribuna centrale e delle due laterali, ancora chiuse le due curve. Acquisto dei biglietti solo on line.

Dopo le prime cinque giornate di campionato di serie C la Fermana resta ultima ad un punto, a pari merito con l’Arezzo. Per la classifica avulsa in realtà i toscani sarebbero ultimi a causa della peggior differenza reti (-8) e i canarini penultimi (-7), ma si tratta di quisquiglie, come diceva Totò.

Non è una bazzecola né pinzillacchera invece che la cosa non succedeva da ben 15 anni (2005/06), perché quello fu l’ultimo della gestione di Giacomo Battaglioni, ultimo di serie C1 e anche ultimo di professionismo, status riconquistato con tanta fatica solo tre anni fa dalla società di Maurizio Vecchiola. L’attuale patron vuole forse mascherarsi da Penelope, e disfare quello che proprio lui ha riportato a Fermo? E proprio nell’anno in cui si festeggia il centenario della società canarina?

Dopo aver incontrato in quattro delle prime cinque partite di campionato avversarie allestite per l’alta classifica, domani sera a Fermo arriva il Gubbio, la prima compagine che sembra alla portata dei canarini: i rossoblù sono penultimi in graduatoria (terzultimi per la classifica avulsa) e precedono i canarini di un solo punto.

Sembra un’irripetibile occasione per rimettere in carreggiata un campionato iniziato malissimo, eppure al di là delle apparenze non sarà una passeggiata perché la formazione dei “lupi” appare più viva e più concreta in attacco di quella gialloblù: ha subìto lo stesso numero di reti della Fermana (8) è vero, ma ne ha realizzate 4 (solo 1 i gialloblù).

Le due sconfitte degli eugubini, contro Cesena e Samb, sono giunte solo verso il finale e dopo che l’undici umbro aveva conquistato il momentaneo pareggio, mentre il pari conquistato a casa del Sudtirol è giunto nel secondo tempo, in rimonta dopo il gol degli altoatesini. Dinamiche di partita che fanno pensare ad una formazione tutt’altro che spenta.

Lo hanno capito dirigenti, staff tecnico e giocatori gialloblù che hanno deciso di comune accordo di passare la serata di oggi, vigilia del match, e l’intera giornata di domani in ritiro, anziché tornare nelle proprie case, dove la quotidianità avrebbe rischiato di abbassare la concentrazione su uno scontro che, se non vinto, potrebbe far sprofondare la Fermana in una situazione drammatica, visto che nei prossimi due turni incontrerà due avversarie che occupano 3° e 2° posto in classifica (Imolese fuori e Carpi a Fermo). Bisognerà attendere metà novembre affinché la Fermana incontri Fano e Arezzo, altre due formazioni di bassa classifica.

La squadra umbra è allenata da Vincenzo Torrente che, curiosa coincidenza, è tornato sulla panchina rossoblù nello stesso giorno in cui a Fermo arrivò (per la prima volta in questo caso) Mauro Antonioli (16 ottobre 2019). Altra coincidenza storica: nel 1999/2000 (serie B) a Marassi, Torrente (difensore del Genoa) provocò il fallo su Max Benfari al limite dell’area e la punizione battuta da Guido Di Fabio, con cui Davide Mezzanotti siglò per la squadra canarina quell’indimenticabile pareggio (finale 1-1) che portò alla contestazione del pubblico genoano e le dimissioni di mister Delio Rossi, poi momentaneamente rientrate.

Tornando a noi, domani sera Antonioli ritrova Manetta (che ha scontato le due giornate di squalifica) ma non ancora il centravanti Cognigni (seconda di due) e questa sarà una mancanza pesante, considerando la sua fisicità e lo stato di forma che stava attraversando prima del rosso rimediato contro il Padova, avrebbe fatto davvero comodo in uno scontro diretto come questo: è suo l’unico gol realizzato dai gialloblù fin’ora, e anche bellissimo, nel derby di San Benedetto.

Non convocati Sperotto, Demirovic e capitan Comotto per probabile turnover, così come ipotizzabile dalla parole di mister Antonioli, riportate a seguire, in cerca di forze fresche in virtù degli impegni ravvicinati. Convocato per la prima volta anche Diop, rientrano anche Cremona e Labriola. Ancora out, e per molto, Persia (infortunio al ginocchio).

 

Murano alla battuta a Perugia poco prima della parata di Ginestra che evita il 3-0

 

LE PAROLE DI MAURO ANTONIOLI

Mister, gara attesissima per la quale è stato deciso anche il ritiro…

L’idea è dello staff e della società per stare insieme in questo momento delicato e non positivo in termini di risultati. E’ importante compattarci e avere una reazione: è fondamentale dare tutto quanto in campo nei novanta ed oltre minuti di gioco”.

 

Avversario anche in questo caso un Gubbio ferito che cerca riscatto: un’insidia in più?

Come tutti gli avversari e come ogni domenica non ci sono gare facili o impossibili. Serve attenzione altissima ma ci mancherebbe altro: veniamo da una gara negativa come quella di Perugia e quindi c’è bisogno di invertire la rotta. Serve voglia e cattiveria agonistica per cercare di imporre il nostro gioco e fare punti. Sono gare fondamentali non tanto per la classifica ma per il morale e soprattutto per dare una risposta a noi stessi in questa fase”.

 

E’ il secondo match di mercoledì in un avvio di stagione intenso: non facile anche centellinare le forze…

A livello fisico arriviamo dopo uno stop lunghissimo stop di diversi mesi e riprendere con tutti questi infrasettimanali non è sicuramente semplice. Ci saranno cambiamenti ovviamente ma non vanno intesi come bocciature dopo Perugia: l’idea è quella di avere forze fresche altrimenti non ha senso avere tanti giocatori in rosa pronti a dare il loro contributo. Recuperiamo Mordini fuori per problemi fisici nelle ultime: l’idea era di utilizzarlo in corso d’opera a Perugia, ma poi abbiamo deciso di recuperarlo pienamente. Tutti saranno utili, con una rosa di 29 ragazzi è importante che tutti siano pronti a scendere in campo anche solo per una porzione di gara”.

 

Che squadra è il Gubbio?

Le caratteristiche sono quelle di una squadra che gioca a calcio: ha alternato buone prestazioni come col Sudtirol e la Samb ad altre meno positive. Hanno solo due punti e forse qualche problema magari c’è ma non mi interessa molto quello. Siamo noi che dobbiamo avere l’atteggiamento giusto, non come quello di domenica perchè non ce lo possiamo permettere. Il resto va tutto in secondo piano”.

 

I CONVOCATI

 

I 14 PRECEDENTI A FERMO:  8 VITTORIE CANARINE (UNA IN COPPA),
4 PARI (UNO IN COPPA) E 2 VITTORIE EUGUBINE

L’anno scorso Fermana- Gubbio non si giocò per la sospensione del campionato causa Covid 19, la gara era prevista all’ultima giornata. Due anni fa al Recchioni vinsero gli umbri 0-1, mentre tre anni fa i canarini 1-0 (rete di Sperotto). Sono questi gli unici incontri di campionato fra le due formazioni in terza serie.

Prima del recente ritorno in serie C della Fermana, si contano dieci incroci in campionato a Fermo, ma tutti in quarta o quinta serie. Il primo nel 1959/60, l’ultimo nel 1993/94. Il bilancio di questi vede al Recchioni ben sei vittorie della Fermana, di cui alcune a suon di gol: nel 1978/79 2-0 (doppietta di Pizzi), nel 1982/83 3-0 (Rossi, Miocchi e Lotorio), l’anno dopo 4-0 (doppietta di Pierleoni, Petrelli e Del Zompo). Tre i pareggi e una sola vittoria del Gubbio (0-1) nel 1992/93.

Prima del 2017 due soli precedenti in serie C a Fermo, ma erano in Coppa Italia (con la Fermana militante in C1 e il Gubbio in C2): nel 2005/06 terminò 1-1 (Formichetti per i canarini e Belluomini per i lupi), l’anno prima 3-0 per i canarini (le reti di Onesti, Smerilli e Ceccobelli).

Di tutti i precedenti il più celebre forse resta il primo, cioè quello del 27 dicembre 1959. In serie D terminò 2-2 con una invasione di campo ante litteram immortalata in un indimenticabile scatto del fotografo Del Papa (vedi in basso).

Fermana terza in classifica, il Gubbio conquistò il pari al 92′ con un gol parso irregolare, dopo che l’arbitro aveva annullato una rete alla Fermana, negato un possibile rigore ai gialloblù e fatto infuriare gli spettatori i quali, subito dopo il triplice fischio, sebbene vestiti in austeri cappotti e cappelli, riuscirono a scavalcare la recinzione e saltare giù dal terrazzino della tribuna centrale alto diversi metri, quando ancora non esistevano né Daspo né telecamere.

L’arbitro romano Isopi e i guardalinee, per fortuna, riuscirono a guadagnare in tempo gli spogliatoi (che all’epoca stavano sotto alla tribuna centrale) difesi dagli stessi giocatori e dirigenti della Fermana.

 

 

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