Pietro Cesetti
“Le delibere della giunta comunale di Magliano di Tenna, firmate dall’allora sindaca Paoloni, prevedevano la partecipazione gratuita al Palio dei Comuni per le edizioni 2015 e 2016 ed in caso di vittoria il montepremi, anzi, i montepremi vista la doppia vittoria, qualora fossero realmente incassati ovviamente, dovevano essere introitati dal Comune e da destinarsi all’acquisto di materiali utili nell’ambito dei servizi sociali”.
Non si è fatta dunque attendere la contro replica del sindaco Pietro Cesetti, chiamato in causa da Maria Federica Paoloni, ieri prima cittadina oggi capogruppo dell’opposizione civica. Oggetto del contendere: la mancata partecipazione 2020 del municipio dell’entroterra di provincia al Palio dei Comuni svolto ieri a Montegiorgio (per un approfondimento tematico nel merito, leggi gli articoli sotto correlati). La querelle è così giunta al terzo atto.
“L’Associazione Palio <A. Belleggia>, partecipe l’ex vice sindaco Vitali ed altri consiglieri comunali, ha in effetti organizzato quanto necessario, cene, sponsor e trattative varie – ha proseguito Cesetti -. Tra l’altro pur essendo una associazione con sede a Magliano, lo scorso anno ha organizzato il Palio per il Comune di Petritoli, quindi addirittura opera anche per conto terzi, quasi fosse una multinazionale, nonostante la tipologia di associazione senza scopo di lucro”.
“Peccato per il sindaco Luca Pezzani, che stimo molto, che non gli abbia portato la vittoria. Allora alcune domande sorgono spontanee – incalza il sindaco maglianese -: come mai soltanto nel 2017 la S.m.a. srl gestore dell’ippodromo ha scritto alla sindaca Paoloni e non all’associazione, una missiva, peraltro a nome e firma di un dipendente, nemmeno del legale rappresentante, chiedendo in pratica una compensazione corrispondente di fatto a un anno di montepremi su due, in pratica un abbuono di 4.000 euro cioè della metà? Come gli sconti talvolta nei supermercati: prendi due paghi uno!”
“Come mai la ex sindaca Paoloni, proprio su quella lettera della S.m.a. ha sottoscritto il seguente avallo all’abbuono: <visto, si autorizza>, senza un atto di giunta, senza il parere del revisore, senza un impegno di spesa, come fosse un debito fuori bilancio? – ha incalzato Cesetti, per poi concludere – Visto il contenzioso in essere per il recupero del credito, saranno i giudici competenti a livello civile, o della Corte dei Conti, a chiarire e a dare risposte. Noi resteremo in fiduciosa attesa, e destineremo il dovuto alle famiglie ed a coloro che ne hanno veramente bisogno, soprattutto in questo difficile periodo”.
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