di redazione CF
Sono 58 i pazienti affetti da Covid attualmente ricoverati all’ospedale Murri di Fermo. Al netto del dato numerico, quel 58 ha un significato ben più profondo, di speranza. Un numero che fa il paio con il 2. E che fa tirare un sospiro di sollievo, o quanto meno dona una boccata d’ossigeno alla sanità fermana.
Al nosocomio fermano, infatti, dopo le settimane di alta tensione per il focolaio Covid, ci si prepara per tornare alla fase 2, dopo quella fase 3, di massima emergenza sanitaria che il direttore di Area vasta 4, Licio Livini, era stato costretto ad attivare lo scorso 10 gennaio a causa dell’allarmante propagazione del virus tra le mura del nosocomio fermano e del numero preoccupante di contagi registrati nel Fermano.
“La situazione dei ricoveri al momento è di 29 degenti a malattie infettive, 6 in terapia intensiva, 22 a medicina Covid 1, e uno in pronto soccorso. Vista la riduzione negli ultimi giorni del numero dei degenti – fanno sapere dall’Area vasta 4 con in testa il direttore Licio Livini – da ieri non ci sono più pazienti al reparto medicina Covid 2. E’ in fase di allestimento quindi la rimodulazione degli spazi interno all’ospedale Murri, per il ritorno alla Fase 2 del piano pandemico, con ripresa della regolare attività chirurgica.
Informiamo che da domani, mercoledì 3 febbraio, il Punto unico di accesso Civico 18 tornerà aperto al pubblico, ma con orario ridotto dalle ore 8.30 alle 13.30; il rilasacio dei Pin Cohesion potrà essere effettuato previa prenotazione, tra le ore 12 e le ore 13.30. Rimarrà regolarmente attivo il servizio informativo tramite il numero telefonico 07346252800. la messaggistica whatsapp al 3668341033 e l’indirizzo mail urp.av4@sanita.marche.it”.
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