di Leonardo Nevischi
FERMO – Per capirci: è come quando davanti all’uomo che agita la sciabola – abilissimo nel roteare l’arma e far paura – Indiana Jones spara un colpo di pistola. Secco. La Fermana ha giocato, manovrato e prodotto per appena mezzora di gioco. Il Feralpisalò ha avuto quattro pallottole e le ha messe tutte a segno (1-4).
IL TABELLINO
FERMANA 1 (4-3-3): Ginestra; Rossoni (34′ pt Mosti), Manetta, Scosta, Sperotto; Graziano (9′ st Grossi), Urbinati, Mordini (1′ st Ilario Iotti); D’Anna (9′ st Cais), Boateng (30′ st Palmieri), Neglia. A disposizione: Massolo, Manzi, Fabris, Cremona, Bigica, Grbac, Bonetto. All. Giovanni Cornacchini
FERALPISALÒ 4 (4-3-2-1): De Lucia; Bergonzi, Legati, Bacchetti, Brogni; Guidetti (22′ st Hergheligiu), Carraro (42′ st Pinardi), Scarsella; Ceccarelli (22′ st Petrucci), D’Orazio (30′ st Tulli); Guerra (30′ st Miracoli). A disposizione: Liverani, Giani, Luca Iotti, Farabegoli, Gavioli, Rizzo. All. Massimo Pavanel
RETI: 16′ pt Boateng, 32′ pt e 17′ st Guerra, 44′ pt Guidetti, 9′ st Scarsella
ARBITRO: Mario Davide Arace della sezione di Lugo di Romagna; assistenti Stefano Montagnani di Salerno e Rosario Caso di Nocera Inferiore; quarto ufficiale Tommaso Zamagni di Cesena
NOTE: Espulso Manetta al 34′ st per somma di gialli. Ammonito Bergonzi, Manetta. Corner 2 – 3. Recupero +2′ +3′
LA CRONACA
La sintesi è: belli contro spietati. Hanno vinto i secondi. Giovanni Cornacchini, con la salvezza in tasca, ha provato a cambiare abito alla sua Fermana e contro il Feralpisalò le ha fatto indossare il vestito più elegante, quello delle occasioni speciali. Il Condor ha abbandonato le due consuete linee da quattro che gli hanno fruttato 29 punti in 21 partite ed ha schierato un 4-3-3 più spregiudicato per tamponare gli inserimenti dei centrocampisti di Pavanel, che nella gara d’andata avevano avuto troppe libertà. Quindi Urbinati da frangiflutti, Graziano e Mordini mezzali e davanti il tridente composto da D’Anna e Neglia sugli esterni e Boateng al centro come falso nove. A sorpresa, per la prima volta sotto la gestione Cornacchini, Iotti si accomoda in panchina (escludendo le gare saltate causa Covid era successo solo con Antonioli in occasione delle sfide con Gubbio e Imolese).
La Feralpi ha risposto con l’albero di Natale uscito sconfitto dal match con il Fano, ma con due variazioni di tema: fuori Farabegoli e Miracoli, dentro Bacchetti e D’Orazio. Dunque con i confermati Guidetti, Carraro e Scarsella, ci sono D’Orazio e Ceccarelli a supportare il terminale offensivo Guerra.
L’inizio è un copia-incolla delle sfide con Cesena, Triestina, Perugia e Modena. Titti stuzzica ed indispettisce Silvestro: tradotto il piccolo canarino Fermana si fa beffe dell’avversario più grande. Al 16′ Sperotto allarga per Neglia e Samuelino con un esterno destro delizioso spedisce in porta Boateng che da posizione defilata trafigge De Lucia con con l’interno sul palo più lontano.
Sedici minuti più tardi, però, la Fermana e Rossoni perdono la testa. Il terzino gialloblù ha la peggio in un contrasto aereo (pochi minuti più tardi alzerà bandiera bianca e uscirà per Mosti) ed i Leoni del Garda ne approfittano sfondando proprio sulla corsia lasciata scoperta: D’Orazio pennella per Guerra che da due passi brucia Ginestra.
Sul risultato di nuovo in equilibrio, l’appetito dei Leoni cresce e la voglia di volare verso i playoff dei canarini si affievolisce. Poco prima del duplice fischio arriva l’azzannata decisiva: traversone di Ceccarelli, sponda di Guerra per Guidetti che angola ottimamente la sfera con il macino dove Ginestra non può arrivare.
All’intervallo Mister Cornacchini prova a correre ai ripari ritornando al suo fedelissimo 4-4-2: fuori Mordini, dentro Iotti. Il folletto classe 1995 va a fare l’esterno destro, Neglia torna sull’out sinistro e davanti si compone il tandem D’Anna-Boateng.
Questa volta, però, è troppo tardi perché già al 54′ Scarsella infila il suo tredicesimo centro stagionale e mette il punto esclamativo sul match. Da qui in poi è un monologo del Feralpi: al 62′ Guerra finalizza un’azione iniziata da Ceccarelli e ricamata da Carraro e firma la sua personale doppietta.
Alla mezzora della ripresa Manetta prende due cartellini gialli in appena un minuto per due sgomitate aeree e per la quarta volta in stagione va anzitempo sotto la doccia lasciando la Fermana in inferiorità numerica. Nel finale anche Scarsella prova a bissare sfruttando il cioccolatino del neo entrato Tulli, ma questa volta il palo salva un immobile Ginestra.
Giovanni Cornacchini in sala stampa per l’analisi del dopo gara
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
“Siamo partiti discretamente, poi abbiamo preso il gol dalla parte di Rossoni, che stava fuori, pagando quindi anche un po’ di pegno alla sfortuna. L’aver subito un’altra rete subito dopo ci ha poi tagliato le gambe”.
E’ l’analisi all’1-4 imposto ai canarini dalla FeralpiSalò da parte di mister Giovani Cornacchini, da prassi in sala stampa al termine di un match, come riportato in cronaca, a coincidere con la prima sconfitta domestica stagionale della sua gestione.
“Abbiamo perso davanti ad una squadra forte, abile a metterci in difficoltà, a cui non si può concedere cali di concentrazione. Come sempre, ai ragazzi non posso rimproverare assolutamente niente, anche oggi hanno dato tantissimo dal punto di vista fisico e mentale. Detto questo, però, dobbiamo fare altri punti per chiudere in bellezza, quindi ripartiremo dopo questo stop senza fare grossi drammi”.
“Il 4-3-3 di oggi è stato scelto per contrastare la loro manovra nel mezzo – l’accento tattico del tecnico -, giocare con i soliti due mediani, a monte, poteva essere un vantaggio concesso all’avversario, poi per come noto la partita è cambiata e ci siamo ridisegnati per cercare di riacciuffare il match. Di buono c’è il fatto, costante, che la squadra non ha mai mollato, quindi ripeto che dobbiamo restare sereni, cercando di recuperare ulteriori energie per le restanti tre gare di campionato”, la chiusura di Cornacchini.
Capitan Gianluca Urbinati durante il commento relativo all’1-4 imposto dall’avversario di giornata
“Avevamo ben preparato la sfida in settimana, aspettando bassi l’avversario per poi ripartire e tutto stava filando da copione visto anche il vantaggio”.
Queste, invece, le parole di capitan Gianluca Urbinati, che prosegue riavvolgendo il nastro della gara. “L’infortunio di Rossoni, culminato con un trauma cranico, ha spianato la strada al loro vantaggio, con la metaforica pioggia sul bagnato caduta con l’errore arbitrale sul fallo di Boateng, lo dico tale perché è stato lo stesso fischietto ad ammettermi la colpa. Pesa il gol patito allo scadere del primo tempo poi, in tutta onestà, a questo punto del campionato sono cominciate a venir meno le energie fisiche e mentali per rincorrere il risultato davanti ad avversari di caratura come quelli di giornata”.
“Non bisogna dimenticare però dove eravamo mesi fa – il focus di Urbinati -, da penultimi, in quel frangente si parlava, come auspicabile prospettiva stagionale, della miglior posizione sulla griglia playout, mentre oggi possiamo vantare, ad una manciata di giornate dalla fine, una salvezza pressoché ipotecata. Va solo fatto un grosso applauso a questo gruppo per il recente cammino disputato, anche se stiamo un po’ tirando il fiato per la lunga rincorsa effettuata, con tanto però di punti conquistati ed apportati alla causa, che ci hanno messo al riparo da pericoli di bassa classifica”, ha concluso il capitano.
Fotogallery
Il momento dell’uscita dal campo di Rossoni
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