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«Livini resti fino al termine dell’emergenza» Dalla costa alla montagna l’appello dei sindaci

SANITÀ - Le riflessioni di Canigola, Marinangeli, Franchellucci e Terrenzi sulle dimissioni del direttore dell'Area Vasta 4: "Questo è un territorio che ha bisogno di una figura di riferimento, c'è un ospedale unico per il quale la figura del direttore è importante e c'è una campagna vaccinale in corso"

di Andrea Braconi

Licio Livini resti traghettando il Fermano fino alla fine della pandemia. È il messaggio che diversi sindaci lanciano all’indirizzo del direttore dell’Area Vasta 4, che soltanto 24 ore fa ha presentato le proprie dimissioni. Una scelta sofferta, come ha rimarcatolo stesso Livini, che in pochi istanti ha attraversato il territorio, lasciando disorientati amministratori, operatori sanitari e cittadini.

“Inviterei le parti, cioè direttore e Regione, a ripensare a questa situazione – rimarca Moira Canigola, sindaco di Monte Urano e presidente della Provincia -. Lasciare un territorio scoperto in questo periodo così delicato, dove è vero che la vaccinazione sta prendendo piede ma non abbiamo ancora superato tutte le difficoltà, ci fa andare verso un’instabilità di cui non sentiamo il bisogno. E non è proprio il momento. L’obiettivo deve essere quello di affrontare questi problemi e rientrare nella normalità. Mi auguro, quindi, che da parte della Regione ci sia un non accettare le dimissioni e da parte di Livini un ripensamento. Il direttore sta facendo bene, poi tutti noi siamo criticabili per le nostre attività, non abbiamo una bacchetta magica, ma ciò che abbiamo affrontato in quest’ultimo anno è qualcosa di enorme. Questo è un territorio che ha bisogno di una figura di riferimento, c’è un ospedale unico per il quale un direttore è importante. Ho espresso tutte le mie perplessità sia a Livini che a Calcinaro come presidente dei sindaci, e spero che tutto si risolva presto.”

“Per me è stato un fulmine a ciel sereno, negli ultimi incontri non era mai trapelata una cosa di questo genere – è il commento di Adolfo Marinangeli, primo cittadino di Amandola -. Mi dispiace molto perché con lui stiamo vivendo questa situazione della vaccinazione degli over 70 con una grande risposta del territorio ed un grande impegno da parte dell’Area Vasta 4. Posso parlare solo positivamente del suo lavoro e manifesto a Livini insieme agli altri sindaci la necessità di restare, di rifletterci e di ripensarci. Il momento è uno dei più difficili, stiamo provando a risalire la china, lui conosce il territorio, le situazioni e quindi può intervenire immediatamente. Qualsiasi altra persona dovrebbe fare un periodo di adattamento, ma oggi non possiamo permettercelo. Con in direttore in questi anni abbiamo fatto tante battaglie, a volte anche in posizioni conflittuali ma sempre per il bene dei cittadini di questo territorio. Per me rimane una figura fondamentale”.

Le vicende che hanno portato alla decisione di Livini non sono completamente note e quindi, per Nazareno Franchellucci è complicato commentare con cognizione di causa. Ma ciò che il primo cittadino di Porto Sant’Elpidio si augura è che si riesca a trovare subito una rapida soluzione. “Il direttore deve rimanere a svolgere il suo ruolo, quanto meno fino al termine della situazione emergenziale pandemica. Se poi la decisione è legata ad altri fattori, bisogna solo rispettarla. Ma credo che per il bene e l’utilità di tutti, per far funzionare il sistema, campagna vaccinale compresa, è necessario che la Regione intervenga e riesca a trovare una sintesi rapidissima”.

Campagna vaccinale che, ovviamente, non subirà ripercussioni ma sulla quale insistono ancora diversi nodi. “Abbiamo messo in piedi una Ferrari ma per farla correre abbiamo bisogno di benzina, quindi inevitabilmente si parla di vaccini. Questo non dipende dal direttore dell’Area Vasta, ma è chiaro che avere una governance o non averla non è esattamente la stessa cosa. In questo momento le decisioni da prendere sono tante e, lo ripeto, è assolutamente necessario un celere intervento a livello regionale”.

Dispiaciuto per le dimissioni di Livini è anche Alessio Terrenzi, alla guida del Comune di Sant’Elpidio a Mare, che in occasione della prima ondata non aveva risparmiato critiche alla gestione dell’emergenza. “Ma ho sempre accettato le sue scelte – tiene a precisare – e lo reputo una persona speciale. Questo però non è il momento di mollare, non è finito nulla, bisogna arrivare a vaccinare tutta la popolazione e la sua esperienza di diversi anni alla guida dell’Area Vasta 4 è ancora fondamentale. Quando si parla di salute non si può parlare di politica, anche se ci sono visioni diverse. Spero, quindi, che sia lui che il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini facciano un passo indietro per il bene del Fermano. Poi arriverà il momento delle sostituzioni al vertice, come è normale che sia, ma oggi dobbiamo andare tutti verso la stessa direzione”.

Nicola Loira

Stessi toni quelli del sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira: “Mi dispiace per il rapporto personale che ho instaurato con Licio in questi anni. E mi dispiace perché leggo queste dimissioni come un indebolimento per la sanità fermana. Livini è stato sempre sul pezzo, un punto di riferimento nella gestione della nostra sanità. Ma ora sono anche preoccupato perché queste dimissioni arrivano in un momento delicato. Eravamo in attesa di nuovi servizi importanti per il nostro ospedale e stiamo affrontando la pandemia. Mi auguro che Acquaroli e la Regione creino le condizioni perché Livini ritiri le dimissioni e torni a lavorare almeno fino a quando non saremo fuori dall’emergenza che noi fermani, più di altri, abbiamo subito avendo un solo ospedale. Lo sanno i pazienti e tutti coloro che sono afflitti da altre patologie. Spero che la politica sappia alzare lo sguardo e mettere Livini in condizione di operare”.

Il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini ha rassegnato le dimissioni: “Decisione a lungo ponderata ma molto dolorosa”


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