Il calcio d’inizio della sfida, foto set ufficio stampa Atletico Porto Sant’Elpidio
di Paolo Gaudenzi
PORTO SANT’ELPIDIO – Entrambe con 23 partite di calendario disputate, entrambe a patire in corso d’opera radicate problematiche legate al Covid.
Dopo i dovuti rinvii per positività al virus, Atletico ed Olympia si sono sfidate quest’oggi all’interno del “Ferranti” dando vita ad un match effervescente e ricco di reti nonostante le rispettive classifiche deficitarie. Locali alla vigilia del calcio d’inizio con soli 3 punti, molisani poco più in alto a quota 5. Per conoscere la terz’ultima forza del girone F di categoria bisogna poi solcare un abisso e giungere ai 22 gettoni del Real Giulianova.
Breve ricognizione di graduatoria a sentenziare un destino di campionato pressoché segnato, sul campo, per le due sfidanti di giornata, ma non per questo a risparmiare gioco ed impegno, valori onorati pienamente da parte dei protagonisti delle dinamiche sportive. Il Porto Sant’Elpidio ce l’ha fatta, scavalcando la diretta concorrente ed abbandonando così l’ultimo posto della lista.
LA CRONACA
Le formazioni di partenza
ATLETICO PORTO SANT’ELPIDIO 3: Cavalieri, Cantarini, Bordi, Raffaeli, Ravanelli, Aliffi, Gusteri, Orazi, Spagna, Gelsi, Palladini M. A disposizione: Faini, Rosettani, Pierdomenico, Marziali, Giuli, Ferri, Cesetti, Carissimi, Zira. All. Ottavio Palladini
POLISPORTIVA OLYMPIA AGNONESE 1: Caputo, Bartoli, Litterio, Pejic, Tinti, Nikolopoulos, Amaya, Pincelli, Sapone, Barbato, Di Costa. A disposizione: Falcione, Vespa, Troiano, Carnevale, Grazioso, D’Ercole, Di Cocco, Amouzou, Tankulic. All. Antonio Di Rosa
ARBITRO: Carlo Esposito di Napoli, Luca Chianese di Napoli e Luca Granata di Viterbo
RETI: 38′ Aliffi, 50′ Spagna, 68′ Gelsi (rig.), 86′ D’Ercole
LA CRONACA
La quiete dopo la tempesta. Dopo tante, forse troppe gare in cui la giovane formazione ora guidata da Ottavio Palladini ha pagato pegno ben oltre i propri demeriti, quest’oggi è finalmente arrivata la piena soddisfazione sportiva che, seppur nel relativismo del caso per quanto concerne le logiche complessive stagionali, ripaga con un metaforico sorriso tutti i tesserati sportivi biancoblù, nei giorni scorsi a maturare il primato nella classifica dei giovani di valore (con 1073 punti), graduatoria dove proprio l’Olympia incarna il terzo posto a quota 551, secondo il San Nicolò Notaresco ad 877.
Gettando l’occhio sulle vicende di gioco, avvio dirompente dei locali, con Spagna ad impegnare Caputo sin dalle prima battute. Un biglietto da visita a trovare conforto all’undicesimo, con il palo timbrato ancora una volta dall’attaccante casalingo. La rete, dunque, era nell’aria e giungeva in coda alla prima frazione grazie ad Aliffi. Nel secondo tempo, ancora Porto Sant’Elpidio, tanto che al quinto si palesava il raddoppio, grazie al meritato e cercato centro di Spagna. Poi, di nuovo palo a portiere battuto, con Spagna del tutto incontenibile anche se “reo” di aver gettato alle ortiche un calcio di rigore concesso per atterramento in area molisana di Gelsi. Peccato veniale, perché la giornata di sola festa si certificava tale dal terzo centro, firmato Gelsi al minuto 68, stavolta a mettere sì nel sacco dagli undici metri. Penalty giunto insieme al rosso per l’estremo Caputo, ma nonostante l’inferiorità numerica l’Olympia non demordeva, accorciando le distanze con D’Ercole al termine di un’azione insistita di Amaya, a dimezzare tra l’altro il conto dei legni con i padroni di casa. Prima vittoria per i ragazzi di Palladini dunque, successo fortemente voluto che fa morale e, come detto, permette di scavalcare l’Agnonese in classifica.
LE DICHIARAZIONI
“Ci voleva questa vittoria, soprattutto per il morale dei ragazzi perché allenarsi sempre al massimo e non raccogliere mai niente è veramente dura, distrugge psicologicamente – le parole di capitan Stefano Spagna (in azione nella foto sottostante) a margine del primo successo del Porto Sant’Elpidio, diramate dal relativo ufficio stampa -. È stata una grande prestazione di tutti, frutto di quanto si vedeva nelle ultime settimane con la squadra che girava bene ma, un po’ per inesperienza, un po’ per disattenzioni, prendeva gol al minimo soffio di vento. Questa volta siamo stati molto attenti sino all’ottantesimo e poi un gol l’abbiamo regalato lo stesso, ma stavamo sul 3-0 e poteva starci un piccolo calo di attenzione”.
“Nello spogliatoio ci siamo guardati tutti, abbiamo festeggiato come una finale vinta, ma ci siamo detti che deve essere un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo continuare a lavorare così per agguantare altre vittorie. Ma al di là di come andrà a finire, magari retrocederemo lo stesso, ma ci siamo tolti un grande peso“, ha concluso l’attaccante.
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