L’assessore Valerio Vesprini a un passo dall’espulsione dalla giunta Loira. Dopo i maldipancia manifestati da mesi e mesi da parte del delegato al commercio dell’amministrazione Loira, i rumors su una sua estromissione dalla giunta, con tanto di mozione di sfiducia, si fanno sempre più insistenti. La questione è stata affrontata, in casa Pd, a più riprese, dal direttivo provinciale dei giorni scorsi fino a una riunione tra sindaco Loira e alcuni esponenti comunali dem. A onor del vero, c’è chi, come appare proprio il primo cittadino, non vorrebbe arrivare al ‘taglio’ drastico avviandosi alla fine della legislatura, fissata per la primavera prossima, senza scossoni o ribaltoni. Ma in casa dem c’è anche chi, invece, non accetta i j’accuse di Vesprini e che vede come a dir poco opportuna una sua estromissione dall’amministrazione, vuoi perché Vesprini in questi mesi è stato a dir poco caustico con l’amministrazione stessa, vuoi per mostrare il pugno di ferro del Partito. E già iniziano a circolare i primi nomi su un suo papabile successore, come quelli di Stamura Pasquini o Roberta Bonanno. Due donne che, quindi, incrementerebbero anche le quote rosa in giunta e, soprattutto, rafforzerebbero la componente dem in amministrazione, ormai quasi monocolore.
Tornando a Vesprini, i suoi ‘malesseri’ sono iniziati mesi e mesi fa. E ne fanno, se non un divorzio all’arma bianca, anche per la pacatezza mostrata dal sindaco nel rimpallare gli attacchi, sicuramente una separazione in casa. Ripercorrendo rapidamente l’escalation divisoria di Vesprini, l’estromissione di Marcattili (uomo del civismo che fa riferimento proprio all’attuale assessore) dalla giunta, e l’ingresso in amministrazione dell’assessore Pd, Andrea Di Virgilio che certo non è stato digerito bene da Vesprini &co. Ma non è certo tutto qui. Vesprini non ha votato la pianta organica del Comune, non ha gradito il trattamento riservato, nei confronti di maggioranza, ai suoi civici e, da ultimo, la consigliera Lanciotti si è astenuta, nell’ultimo consiglio comunale, sul voto al bilancio. Una mossa che è stata interpretata come un ‘de profundis’ di Vesprini alla giunta. E che, giusto sottolinearlo, ha fatto passare in secondo piano anche l’astensione, di certo non usuale, dell’opposizione.
Ma torniamo alle dichiarazioni di Vesprini. Nelle scorse settimane è stato categorico: “La mia esperienza politica nella giunta Loira è finita lo scorso anno. Ma non mollo l’attività amministrativa per senso di responsabilità nei confronti dei commercianti, categoria a cui appartengo, che mi pregio di rappresentare, vero pilastro della città e che purtroppo è quella che sta pagando il prezzo più caro, tra crisi economica e pandemia”. E ancora: “Tutti ormai conoscono il mio disagio, da tempo espresso in maggioranza e, in primis, al sindaco Nicola Loira che, nell’ammettere problemi amministrativi e politici, mi ha di fatto dato ragione. I problemi sono iniziati già dall’insediamento della giunta. Questo ha portato ad un appiattimento e a un blocco dell’azione amministrativa. E oggi, con le diatribe sui dehors, quei problemi stanno venendo allo scoperto, diatribe che sono la prova provata della fondatezza di quanto ho sempre sostenuto”. Ciliegina sulla torta? “Il mio progetto politico nella giunta Loira sia terminato già da un anno quando ho detto allo stesso sindaco che avevo superato la mia soglia di sopportazione, anche perché il movimento civico di cui faccio parte è stato sempre messo all’angolo“.
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