di redazione CF
Tanto tuonò che piovve. Dopo le frizioni, solo per usare un eufemismo, da mesi e mesi tra l’assessore Valerio Vesprini e l’amministrazione di Porto San Giorgio, il Pd per intenderci, questa mattina il delegato al Commercio, Sport e Sicurezza della giunta Loira ha fatto il passo che per molti ormai era nell’aria da tempo, quasi l’ultimo, scontato, tassello di un puzzle già ben delineato: rassegnare le dimissioni. Nelle ultime settimane, infatti, il dubbio che serpeggiava nelle stanze della politica sangiorgese era se fosse stato lui ad andarsene o il sindaco Loira a ritirargli le deleghe. E oggi la risposta, con dichiarazioni al vetriolo dell’ormai ex assessore: “Oramai quasi quotidianamente mi trovo a dover leggere di fughe di notizie che riguardano il presunto ritiro delle mie deleghe assessorili. E’ evidente che gran parte della maggioranza non mi voglia più in Giunta da molto tempo”. Strali e parole edulcorate per i dem, che diventano edulcorate se gli si chiede del sindaco Loira.
“Ho apprezzato molto le parole dell’amico Nicola a cui va tutto il mio affetto, ma una cosa è l’amicizia che mi dimostra e un’altra è il Partito Democratico che mi vuole fuori dai giochi. Ogni giorno sono costretto a rincorrere i giornali per gettare acqua sui continui incendi appiccati ad arte dal Pd per sfibrare l’operato del mio assessorato. Ciò sarebbe anche accettabile se non fosse che questi continui auto-sabotaggi finiscono per ingessare la città con scelte sull’impatto socioeconomico davvero discutibili. Fino a quando lo scontro investe la mia persona, è possibile trovare una quadra, ma quando queste coltellate alle spalle sviliscono l’azione politica del gruppo che mi sostiene il discorso cambia”.
“Comprendo il rammarico del sindaco che oramai non riesce più a contenere gli appetiti di chi, in maggioranza, sogna in grande per sé a discapito della città, ma va trovata una soluzione scomoda ma necessaria. Se il Pd vuole cacciarmi allora sarò io ad andarmene chiudendo personalmente questa esperienza quinquennale molto diversa e peggiore della prima. Da oggi la città è nelle mani del Pd esattamente come qualcuno ha sempre desiderato. Auguro un grande in bocca al lupo a chi mi sostituirà ma soprattutto alla città di Porto San Giorgio”.
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