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Scuole aperte e tutti in piazza: il paradosso del Fermano. Gli studenti: «Tanto trambusto all’ingresso»

FERMO - Nonostante le scuole aperte molti studenti hanno preferito passeggiare in piazza piuttosto che partecipare alle lezioni. Demerito loro? No, occorreva più ordine da parte delle Istituzioni. Il racconto degli allievi: «Mi è stato impedito l'accesso all'Istituto perché stavano eseguendo i sopralluoghi, a quel punto abbiamo deciso di dirigerci in piazza del Popolo»

di Alessandro Luzi

Per quanti avessero in programma un compito in classe o una interrogazione, oggi deve essere stata una giornata fortunata. Sì, perché la scossa di terremoto di questa mattina, oltre alla paura e qualche lieve danno nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona, ha generato delle incongruenze organizzative per quanto concerne il settore scuola. Infatti, se i primi cittadini Alessio Pignotti e Michele Ortenzi hanno disposto la chiusura dei plessi scolastici dei rispettivi Comuni di Sant’Elpidio a Mare e Montegiorgio, gli altri colleghi hanno ritenuto opportuno agire diversamente. A Fermo il sindaco Paolo Calcinaro ha deciso di tenere aperte le scuole di ogni ordine e grado mentre l’Università Politecnica delle Marche predisponeva la chiusura di tutte le sue sedi, compresa ovviamente quella fermana. E molti studenti hanno avuto subito le idee chiare. Hanno preso lo zaino, indossato il giubbetto e approfittato della splendida giornata tiepida e assolata. E, visto il clima di incertezza sul regolare svolgimento della mattinata scolastica, verrebbe da dire che hanno fatto bene.

«Mi stavo recando regolarmente a scuola – ha raccontato Chiara – una volta raggiunto l’ingresso il personale non ci ha permesso di entrare perché i tecnici del Comune stavano effettuando un sopralluogo per verificare lo stato di sicurezza della struttura. Mentre attendevamo l’esito, visto il trambusto, abbiamo optato per non entrare». Situazione diversa invece per le classi dislocate al Fermo Forum: «Alcuni amici mi hanno raccontato che lì sono andati a scuola regolarmente ed è stata una mattinata ordinaria come se non fosse successo nulla». «Io frequento un istituto però so che in un altro intere classi non sono entrate – ha affermato Marco – Non ne conosco i motivi ma oggi alle lezioni hanno partecipato in pochissimi». Storia simile in un altro istituto: «Una volta arrivati in classe i professori ci hanno consentito di scegliere se continuare a presenziare le lezioni o andare via – ha riferito Marta – A quel punto, vista l’indecisione generale, siamo usciti. Sappiamo che nel corso della mattinata sono arrivati i tecnici del Comune e non hanno riscontrato criticità». «Questa mattina è andata bene in tutti i sensi – ammette Emanuele sorridendo – sia perché il terremoto non ha provocato danni sia perché non siamo andati a scuola. Comunque eravamo pronti a entrare ma visto lo spaesamento generale ci siamo diretti verso Piazza del Popolo». A detta dei ragazzi, in tutti gli istituti superiori l’assenza di oggi dovrà essere giustificata. Caso diverso invece in un altro istituto ancora: «Appena arrivati, i professori e dirigenti scolastici ci hanno avvisati che qualora non avessimo partecipato alle lezioni l’assenza sarebbe stata giustificata».

Come recita il detto, tutto è bene quel che finisce bene. Non sono emersi danni alle strutture e domani l’attività didattica riprenderà regolarmente. A comunicarlo è stato il sindaco Paolo Calcinaro. Anche a Porto Sant’Elpidio il monitoraggio ha avuto esiti positivi. Il sindaco Nazareno Franchellucci ha reso noto che verranno effettuati dei piccoli interventi in due plessi, ma soltanto per garantire una estrema sicurezza. Quindi, a parte l’attimo di paura di questa mattina, tutto si è risolto nel migliore dei modi e da domani gli studenti del Fermano torneranno regolarmente tra i banchi di scuola.



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