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Area vasta 4, fumata ‘grigia’ dopo il summit in Regione. La Rsu valuta se proseguire con la mobilitazione

QUESTA MATTINA la Rappresentanza sindacale unitaria dell'Av4 ha incontrato l'assessore Saltamartini e i direttori Gozzini e Storti. In arrivo 5 Oss e 2 infermieri per il Centro Alzheimer. Quasi certa la proroga dei contratti a tempo determinato

La Rsu dell’Area vasta 4

Si è tenuto questa mattina, come annunciato dalla Rsu dell’Area vasta 4, il faccia a faccia tra la stessa Rsu e i vertici della Regione e della sanità marchigiana. Al summit erano presenti, oltre alla Rsu, l’assessore alla Sanità Saltamartini, il direttore Asur Storti, il direttore del Dipartimento Salute, Gozzini ed il consigliere regionale Marinangeli.

«Alla fine la Regione ci ha dovuto concedere l’incontro richiesto» rimarcano proprio dalla Rsu della nostra Area vasta.
E sono proprio i sindacati a relazionare sul contenuto e sull’esito del faccia a faccia: «L’assessore ha ben chiarito che la competenza della tenuta delle relazioni sindacali è di competenza delle Aziende e che era presente solo per una cortesia istituzionale. Ha voluto però rassicurare la Rsu sulla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre almeno fino al 30 marzo 2023. Proroga che è certa per gli incarichi precari delle figure sanitarie mentre per quelle amministrative, necessiterà l’approfondimento. Questo, in attesa delle possibili novità che potrebbero giungere dal Governo centrale su risorse per il personale ma anche dallo studio sull’atto Aziendale della nuova Azienda Sanitaria Territoriale che Grinta dovrà redigere. Importante questo atto perché – spiegano dalla Rsu – il gap storico che il Fermano ha in sanità, riconosciuto dai rappresentanti regionali, potrà e dovrà essere superato proprio perché il personale andrà tarato sul reale fabbisogno della domanda di servizi ospedalieri, ambulatoriali e specialistici fatta dai residenti del territorio. I cittadini del Fermano hanno il diritto di ricevere i servizi sanitari nel proprio territorio e non cercarli altrove, alimentando mobilità passiva.
I due nuovi ospedali che a breve saranno attivati, quello di Fermo e quello di Amandola, necessiteranno, per funzionare, di implementazione consistente di professionisti ed operatori».
La Rsu ha segnalato ancora una volta «le carenze di personale infermieristico, Oss, Tecnici Sanitari e della prevenzione. Non è dignitoso avere un numero totale di Oss per AV4 pari a 136 totali che possono garantire la presenza nei turni solo nella metà dei reparti, mentre realtà vicine ne hanno il doppio. Come pure registrare un rapporto tra operatori e residenti, penalizzante rispetto alle altre Aree Vaste. Un gap di circa il 20%. I dipendenti dell’Area Vasta 4 -rincarano la dose i sindacati – hanno bisogno di risposte immediate alle carenze perché possano tornare a riappropriarsi della propria vita familiare e personale. Non possono continuare ad essere ostaggio del sistema. Vero è che esiste il tetto alla spesa per il personale imposto da norme statali ma non è affatto chiaro come la coperta, seppur corta, venga distribuita in ambito Asur. Intanto, notizia positiva, Asur e Regione hanno autorizzato l’assunzione di cinque Oss e due infermieri per aprire il Centro Alzheimer. L’apertura avverrà entro fine anno e forse nella prima fase potranno essere impiegati Oss della Cooperativa in attesa dell’arrivo dei nuovi assunti.
Incontro quindi importante ma interlocutorio. Restano tanti dubbi – il bilancio – sul futuro ma anche sul presente. La proroga fino al 30 marzo è una notizia ma non può essere il risultato atteso perché Av4 ha necessità di stabilità quindi di continuità. Non è possibile formare professionisti per poi regalarli ad altre Aziende o Regioni che hanno proposte di contratto più allettanti. L’assessore si è reso disponibile ad un nuovo incontro dopo l’avvio del nuovo sistema sanitario e – concludono dalla Rsu – la pubblicazione dell’atto aziendale. Altra notizia è che il dottor Grinta, come gli altri attuali direttori, rimarrà come subcommissario per i primi mesi del 2023». Ora la Rsu prenderà atto del risultato di questo incontro «e deciderà se e come proseguire la mobilitazione».

 

 

 

 

Stando a quanto trapelato a margine dell’incontro, l’assessore avrebbe ben chiarito che la competenza della tenuta delle relazioni sindacali è di competenza delle Aziende. Saltamartini ha voluto però rassicurare la Rsu sulla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre, almeno fino al 30 marzo 2023. Questo in attesa delle possibili novità che potrebbero giungere dal Governo centrale ma anche dello studio sull’atto aziendale della nuova Azienda Sanitaria Territoriale. Un atto, questo, che diventa baricentrico perché per la Rsu il gap storico che il Fermano ha sul fronte sanità, potrà e dovrà essere superato e dunque anche il personale andrà tarato sul reale fabbisogno della domanda di servizi.

La Rsu ha segnalato ancora una volta le carenze di personale infermieristico, Oss, Tecnici Sanitari e della prevenzione. Per i sindacati dell’Av4, infatti, e lo ribadiscono ormai da mesi come un mantra, «non è dignitoso avere un numero totale di Oss per AV4 pari a 136 totali che possono garantire la presenza nei turni solo nella metà dei reparti».
Intanto, notizia positiva, Asur e Regione hanno autorizzato l’assunzione di cinque Oss e due infermieri per aprire il Centro Alzheimer. L’apertura dovrebbe avvenire entro fine anno e forse nella prima fase potranno essere impiegati Oss della Cooperativa in attesa dell’arrivo dei nuovi assunti.
Incontro quindi importante ma interlocutorio. La proroga fino al 30 marzo è una notizia non da poco ma per la Rsu non può essere il risultato atteso, insomma la chiusura del cerchio, «perché AV4 ha necessità di stabilità». L’assessore si è reso disponibile ad un nuovo incontro dopo l’avvio del nuovo sistema sanitario e la pubblicazione dell’atto aziendale. Nel corso dell’incontro è stato ribadito anche che il direttore Av4, Roberto Grinta, come d’altronde gli altri suoi omologhi delle Aree vaste regionali resterà come subcommissario, almeno fino ai primi mesi del 2023, per traghettare l’Av in Azienda sanitaria territoriale. Stando all’esito dell’incontro è più che probabile che la Rsu ora, dopo aver preso atto del risultato del faccia a faccia, deciderà se e, se sì, come proseguire la mobilitazione.

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