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“Derby” Calcinaro-Vesprini, sull’unificazione prevale la prudenza: «Vantaggi ma la questione identitaria esiste» Si lavora per ecocentro e rifiuti (Videointervista)

FERMO - Calo demografico, in entrambe le città il peggior dato di nascite da diversi anni a questa parte, d'accordo i due sindaci sulla Valdete dimenticata
ZOOM L'intervista a Paolo Calcinaro e Valerio Vesprini sui temi che coinvolgono Fermo e Porto San Giorgio

Paolo Calcinaro (dx) e Valerio Vesprini

Negli ultimi giorni è tornato di moda, come periodicamente accade, il tema della fusione tra Fermo e Porto San Giorgio. Di questo ed altri argomenti, dalla crisi demografica alla collaborazione nei servizi, hanno parlato ieri sera, intervistati da Giorgio Fedeli, ai microfoni di Zoom, il programma di approfondimento di Cronache Fermane su Radio Fm1, i due sindaci Paolo Calcinaro e Valerio Vesprini.

Possibilisti ma cauti, entrambi, su un tema piuttosto divisivo come la costituzione di un’unica città. Per tutti e due non ci sono alternative a «un percorso partecipato con la popolazione che, come previsto dalla legge regionale, dovrà passare per un referendum dando ai cittadini la possibilità di scegliere».

Secondo il primo cittadino fermano serve che «il processo parta dalla società civile. Quello che deve fare la politica è mettere in campo strumenti per un ragionamento serio. I temi sono tanti: la possibilità di economie di scala e di usufruire di contributi statali, per dirne un paio. C’è, però, una questione identitaria in entrambe le città, sarebbe sciocco fingere che non esista. Inoltre, se si diventa una municipalità unica, è impossibile avere tutto ovunque, è evidente che ci dovrà essere una razionalizzazione degli uffici».

Paolo Calcinaro

Per il sindaco Vesprini «ci sono tanti se e non c’è dubbio che vi sia una questione identitaria sentita, i nostri avi si sono battuti per una Porto San Giorgio indipendente. Vanno analizzati con attenzione tutti gli aspetti positivi e sfavorevoli di un processo di unificazione. Al di là di quello sulla fusione, credo ci siano temi da affrontare in ottica territoriale. L’uscita autostradale di Porto San Giorgio-Fermo sembra quella di un paese minore, non è degna di un capoluogo di provincia. Negli anni è un fatto che si sia investito molto più sulla Valtenna che sulla Valdete».

Concorda Calcinaro: «E’ vero, la differenza è netta, la Valtenna è stata più protagonista anche politicamente, c’è inoltre un dato demografico significativo di crescita in quella parte della nostra provincia. La Valdete è stata svantaggiata, ma si è anche persa una grande occasione a suo tempo con le opere compensative alla realizzazione della terza corsia A14. In prospettiva futura, credo che la Valdete abbia una vocazione da recuperare, puntando sull’aspetto qualitativo più che su quello intensivo».

Si parla di unione dei servizi, ma anche su questo fronte, sono diversi i dubbi. Secondo il sangiorgese Vesprini «concretamente è difficile effettuare un’unificazione dei servizi in alcuni ambiti. Ne abbiamo parlato in tema di sicurezza, ma non trovo affatto semplice unire i posti di polizia municipale tra noi, Fermo e Porto Sant’Elpidio, le peculiarità sono molto diverse». Calcinaro tocca invece la questione di organizzare eventi insieme. «Sono d’accordo se parliamo di evitare doppioni, limitare le sovrapposizioni – spiega il sindaco di Fermo – ma è anche vero che dobbiamo dare risposte alle richieste delle nostre comunità, possono essere piene di gente in contemporanea sia Fermo che Porto San Giorgio, come pure altre località. Abbiamo appena passato l’Epifania, eventi con l’arrivo delle befane li hanno fatti giustamente sia la nostra città che quella sangiorgese. Un mio pallino, se parliamo di collaborazione intercomunale, è la nettezza urbana e su quell’aspetto penso che ci sia margine per avviare una collaborazione».

Paolo Calcinaro (dx) e Valerio Vesprini

Per tutte e due le città, la crisi demografica è un dato di fatto. Vesprini parla del 2023 come «l’anno peggiore a livello di nascite nella storia di Porto San Giorgio, appena 59». Snocciola cifre anche Calcinaro. «Anche da noi il dato delle nascite è il peggiore degli ultimi 6-7 anni, ne abbiamo avute 192 a fronte di 471 decessi. E’ ampiamente positivo, però, il delta tra chi è venuto a vivere a Fermo rispetto a chi l’ha lasciata, abbiamo un +659 persone negli ultimi 5 anni. Questo compensa la flessione delle nascite».

Il 2024 sarà di certo l’anno del nuovo ponte ciclopedonale sull’Ete che unirà, fisicamente, Porto San Giorgio e Marina Palmense. I due sindaci annunciano che manca ormai solo il collaudo ed in primavera si inaugurerà. Sul tavolo anche l’affaire Porto, con il sindaco fermano a scherzare sul libro sulla gestione degli approdi acquistato dal Comune e il suo omologo sangiorgese a rimarcare i desiderata della sua amministrazione.

Pierpaolo Pierleoni


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