facebook twitter rss

Provincia, la provocazione di Treggiari: «Senza una sua rappresentanza è meglio che la montagna “migri”»

AMANDOLA - L'ex sindaco Riccardo Treggiari: «Mi verrebbe di fare una provocazione, e lo dico da ex membro della Commissione per la divisione delle due province Ascoli-Fermo; sono convinto sia giunto il momento di alzare i toni: o alla montagna si dà voce e rappresentanza o è meglio che, la stessa montagna, cominci a valutare la possibilità di migrare verso lidi più comprensivi»

Riccardo Treggiari

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Riccardo Treggiari, ex sindaco di Amandola
«Se il buongiorno si vede dal mattino…È pur vero che ormai l’istituzione Provincia si è ridotta ad un qualcosa di impalpabile: poche funzioni residue, bilanci risicati per far fronte, con enorme difficoltà, alla manutenzione delle strade, delle scuole superiori, del personale. Siamo ad un bivio: o si ridà alle Province il giusto peso e le competenze che meritano, anche a scapito delle stesse Regioni, o è meglio eliminarle. Fatte le debite premesse, e preso atto dello status quo, diciamo subito che il sistema elettorale per nominare i componenti del Consiglio Provinciale, è semplicemente scandaloso. Tutto viene deciso, a lume di candela, nelle obsolete sedi dei residui partiti o, addirittura, dai soliti quattro amici, che contano, nel salottino di un bar: il popolo sovrano resta all’ oscuro di tutta la vicenda».
«Basta scorrere le liste bloccate dei candidati per verificare ancora una volta, sia a destra che a sinistra, che la Provincia di Fermo ignora la sua parte montana: i concorrenti sono tutti ammassati da Falerone al mare. E pensare che il versante montano rappresenta quasi un terzo dell’intero territorio provinciale e, se si fa eccezione per la città di Fermo, tutte le evidenze del paesaggio e dei centri storici medievali sono concentrate ai piedi della catena dei Sibillini. Prendiamo atto della debolezza delle figure di rappresentanza politica presenti adesso in loco, ma, che io ricordi, non era mai successo, come purtroppo verificatosi negli ultimi dieci anni, che la popolazione montana fosse esclusa totalmente dai giochi amministrativi. Mi verrebbe di fare una provocazione, e lo dico da ex membro della Commissione per la divisione delle due province Ascoli-Fermo; sono convinto sia giunto il momento di alzare i toni: o alla montagna si dà voce e rappresentanza o è meglio che, la stessa montagna, cominci a valutare la possibilità di migrare verso lidi più comprensivi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti