di Pierpaolo Pierleoni
«Sant’Elpidio a Mare merita di più: un progetto di buona amministrazione, una coalizione con comunione di intenti, progetti realizzabili. Andremo a dire cosa faremo e con quali risorse. Il tempo dei sorrisi finti e delle pacche sulle spalle è finito. Raccogliamo una città sull’orlo del dissesto finanziario e la rilanceremo».
Parte la corsa di Gionata Calcinari alla carica di sindaco di Sant’Elpidio a Mare. A sostenerlo sette liste, una lunga schiera di dirigenti politici e amministratori dal locale al regionale. E’ gremito il Panorama Caffè della forneria Totò, scelto per presentare la coalizione che lo sosterrà alle prossime amministrative. Fratelli d’Italia, Lega, Noi moderati e c’è anche Azione, più tre liste civiche, Il Centrodestra per Sem, Unione Civica e la novità I cittadini in Comune.
«La mia candidatura e la coalizione nascono dall’ascolto, dalla stima di tanti cittadini, dall’impegno a dar seguito al lavoro svolto nei banchi di minoranza per un progetto di buona amministrazione, fatto di proposte concrete e di cambiamento reale – esordisce Calcinari – Siamo vicini al dissesto finanziario, servirà lavorare tanto, dare soluzioni e risposte ai cittadini. Non siamo mai stati ascoltati quando lo dicevamo dall’opposizione. Ci troviamo tasse e tariffe aumentate che pesano su tutti. Siamo alternativi a chi ha governato e ad un finto civismo con partiti importanti che abbandonano il simbolo. Un civismo mascherato e un minestrone con evidenti contraddizioni al proprio interno. Un civismo che ha governato a lungo e che ha fatto danni».
Sulla sfida con Rossano Orsili, con cui ha condiviso anni di esperienza politica, Calcinari puntualizza: «Lui si è candidato, ma non ha fatto militanza di partito, che è appertenenza a una comunità, è rispetto e coerenza. Ma abbiamo condiviso candidature ed esperienze amministrative. E’ un amico, ha fatto la sua scelta e la rispetto, io sto da un’altra parte. I cittadini sanno chi c’è nella coalizione di Orsili e sanno chi ha governato la città negli anni scorsi. Io parlerò di quello che voglio fare».
Richiama la necessità della filiera istituzionale, Calcinari, l’importanza di confrontarsi coi partiti ai diversi livelli, «perchè i problemi amministrativi e burocratici sono tanti. Voglio una città che presti attenzione ai giovani e difenda gli anziani, che investa nelle strutture sportive, poche e fatiscenti, che si occupi di viabilità, scuole, rilancio del centro storico. Quando andremo nei quartieri prestate attenzione: non faremo promesse vaghe, dirò cosa faremo e con quali risorse. I cittadini meritano più di quello che hanno avuto in questi anni».
Parlano i referenti delle sette liste, inizia la coordinatrice di Fratelli d’Italia Antonietta Schipani, ricordando che «Calcinari è la figura giusta perchè la competenza non si improvvisa, governeremo senza ricatti e senza contraddizioni». Francesco Tofoni è il volto di Noi moderati: «Abbiamo apppoggiato Gionata senza esitazioni, dall’altra parte vediamo un finto civismo, è l’ora di un grande risveglio della città». Paolo Maurizi, per Cittadini in Comune, insiste sulla «coerenza, di Gionata Calcinari, che conosco da tanti anni, e del progetto politico per Sant’Elpidio a Mare». Simone Trasarti de Il centrodestra per Sem non ha dubbi: «Vinceremo. Gionata è un amico da sempre e alla politica non ha mai chiesto nuella. La nostra lista ha fatto un risultato sorprendente 3 anni fa, siamo rimasti in contatto e ora si riparte». Roberto Gismondi di Unione civica vede «una coalizione coesa, credibile, coerente. Dobbiamo rilanciare un paese in ginocchio, quando entro in piazza mi vergono». Gianluca Rocchi di Azione esprime «orgoglio e massimo sostegno a Calcinari, non abbiamo avuto dubbi nel sostenerlo». Chiude Alan Petrini per la Lega. «Sant’Elpidio a Mare merita davvero di meglio. Sono un amministratore e posso dirvi che questa città è scomparsa da anni dai tavoli che contano, merita di riavere il ruolo che le spetta».
Tocca ai consiglieri regionali, Marco Marinangeli svela di aver «corteggiato a lungo Calcinari perchè è una scelta ideale, una persona seria che rispetta gli impegni, dall’altra parte un’accozzaglia». Secondo Andrea Putzu il centrodestra «governerà con stabilità. Lo abbiamo visto in altre città, quando c’è un gruppo umano compatto si vince, questo prevale sui calcoli politici. Sugli avversari c’è poco da dire, ognuno sceglie di ammazzarsi da solo come crede. Il mio slogan di questa campagna elettorale è: scegli la coerenza, n0i siamo orgogliosi della nostra identità e non la nascondiamo». Giovanni Martinelli esprime un auspicio: «Gionata, toglimi il primato di unico sindaco di centrodestra della città dal dopoguerra a oggi. A Rossano Orsili voglio sinceramente bene, ma perchè doveva essere per forza lui il candidato? Un candidato che avvia le consultazioni e si sceglie la coalizione non è un bel segnale. Se siamo vicini al default una responsabilità chi ha amministrato ce l’avrà, vogliamo ancora dare fiducia ai piacioni delle pacche sulla spalla?»
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