Le truppe di Vannacci radunate a Sant’Elpidio, il generale: «Sinistra e Forza Italia votano contro gli interessi della nazione»

SANT'ELPIDIO A MARE - L'eurodeputato a ruota libera: «La cittadinanza non si regala, Matteo Ricci candidato della sinistra nelle Marche? Ci hanno fatto un favore»

Il locale, l’Osteria Da Sandro a Castellano, era sold out da giorni per il passaggio a Sant’Elpidio a Mare, ieri sera, dell’europarlamentare Roberto Vannacci. Ad organizzare la serata Paolo Orlandi, coordinatore del Team Vannacci Fermo. C’erano candidati alle prossime elezioni comunali, la lista della Lega, ma anche figure di altri schieramenti del centrodestra, tanta gente arrivata da fuori città per ascoltare il generale, dirigenti e amministratori regionali e provinciali del Carroccio, il candidato sindaco Gionata Calcinari. Il protagonista della serata è arrivato intorno alle 21.30, salutato da un lungo applauso dei suoi fedelissimi. Politiche europee, agricoltura, difesa del manifatturiero, lotta all’immigrazione clandestina, i referendum in programma a giugno i temi toccati. 

Prima del suo intervento, ha aperto l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, esaltando «la capacità di una persona che con parole semplici e chiare ha saputo rappresentare e risvegliare la passione di tanta gente. Siamo tutti vittime di un ambientalismo talebano, distante dai bisogni reali degli agricoltori, come dei pescatori». A ruota il saluto della coordinatrice regionale leghista, la deputata Giorgia Latini, a ricordare «l’impegno della Lega, in Parlamento come in Europa, a difesa dei valori e delle tradizioni dell’Italia». Il coordinatore provinciale della Lega Alan Petrini entra nel vivo della campagna elettorale elpidiense: «Da amministratore locale sono testimone della perdita di peso, ormai da anni, di una città importante come Sant’Elpidio a Mare, perché non ha più avuto figure credibili e competenti a rappresentarla».

Ma l’attesa era tutta per il generale Vannacci. Look informale, T shirt blu e tante strette di mano, l’europarlamentare è partito dalla truppa italiana a Bruxelles: «Siamo in 76, un gruppo nutrito che può far pesare la voce dell’Italia e rappresentarne gli interessi. Purtroppo va al contrario. Volete sapere chi ha votato contro una proposta per dare maggiori risorse ai nostri produttori di vino? La sinistra e Forza Italia. Lo stesso per i produttori di olio, sempre la sinistra e Forza Italia. Eppure parliamo di produzioni tipicamente mediterranee che dovremmo difendere e sostenere».

Vannacci tocca il tema a lui caro della lotta all’immigrazione clandestina, ricordando di essere favorevole «dove possibile, alla creazione di barriere fisiche nel continente europeo che impediscano l’accesso incontrollato. Noi diciamo che vanno firmati accordi con i Paesi extraeuropei e non possiamo dare i fondi di solidarietà se loro non firmano l’impegno a riprendersi gli immigrati clandestini, è una proposta nell’interesse di tutti, ma anche questa è stata disattesa». Parla anche del regolamento Ue sulle deforestazione, che prevede tracciabilità dei prodotti, tra cui le pelli. «In linea di principio è giusta la tracciabilità delle pelli – arringa il generale – Il problema è che noi importiamo le pelli dal Sud America per le imprese, come quelle marchigiane che vivono di manifattura. E se quei Paesi non possono garantire la tracciabilità, non cambiano le loro abitudini, il risultato è che venderanno le pelli in Turchia, dove si faranno scarpe, cinte, sedili per auto di lusso e noi ci troveremo a importare il prodotto finito, massacrando le nostre imprese».

Ce n’è anche per i referendum dell’8 e 9 giugno, in particolare quello per abbassare da 10 a 5 anni il soggiorno legale per ottenere la cittadinanza italiana. «La cittadinanza non si regala. Il fatto che uno straniero lavori e paghi le tasse non è un requisito per diventare italiani. Il compenso per il lavoro è il salario, le tasse sono il contributo necessario per avere accesso ai servizi, a partire dalla sanità. La cittadinanza bisogna meritarla. Il referendum serve solo a fare cassetto per avere i voti degli immigrati». Una battuta anche sul candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali, l’eurodeputato Matteo Ricci: «Con Ricci ci hanno fatto un favore». L’aspirante sindaco è intervenuto all’inizio della cena elettorale e dopo un comizio è tornato per incontrare Vannacci e chiudere la serata: «Stiamo andando bene, ho sette liste, ma una sola squadra che condivide una visione, gli stessi principi e obiettivi».

 

 



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti