Elezioni, Cesetti sul terzo mandato: «Da parte mia nessuna richiesta, solo una disponibilità di cui il Pd valuterà l’utilità»

POLITICA - Il consigliere regionale dem: «Se si ritiene che la mia candidatura sia utile alla nostra causa comune, e cioè rappresenti un valore aggiunto per costruire liste forti e competitive per vincere le elezioni regionali, io ci sono. Se invece la Federazione Fermo prima e il Partito regionale dopo non sono di questo avviso, da parte mia non c’è alcun problema»

Fabrizio Cesetti

«Personalmente non ho mai chiesto la ricandidatura e non la chiederò mai, neanche se alla fine il gruppo dirigente del Partito Democratico dovesse approvare una deroga a favore del terzo mandato. Per quanto mi riguarda ho dato soltanto la mia disponibilità, sollecitatami da una parte del partito fermano, da alcuni sindaci, nonché da diversi esponenti della società civile, del mondo del lavoro e delle imprese. Come ho più volte spiegato pubblicamente e sulla stampa locale, questa mia disponibilità dovrà essere valutata esclusivamente dal Partito: se si ritiene che la mia candidatura sia utile alla nostra causa comune, e cioè rappresenti un valore aggiunto per costruire liste forti e competitive per vincere le elezioni regionali, io ci sono. Se invece la Federazione Fermo prima e il Partito regionale dopo non sono di questo avviso, da parte mia non c’è alcun problema: mi batterò lealmente, come giusto che sia, per sostenere la candidatura di Mattero Ricci e del Partito Democratico con l’obiettivo di restituire alle Marche un governo di centrosinistra, alternativo e in netta discontinuità con le fallimentari politiche del centrodestra di Acquaroli».

A dirlo è il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, in riferimento al dibattito apertosi all’interno del Partito Democratico sull’approvazione del terzo mandato per i consiglieri regionali uscenti.

«Dunque – continua Cesetti – da parte mia non c’è nessuna necessità di fare un passo indietro, ma la volontà di farne due avanti. Il tema della mia ricandidatura non può e non deve in nessun modo diventare una fatto personale, perché non è mai stato così. Si tratta solo di stabilire se sia di aiuto o no al Partito Democratico e alla colazione di centrosinistra. Anche perché, me lo si conceda, sono ancora molti gli impegni che mi occuperanno sia nella professione che nella stessa politica». «Penso che anche sul terzo mandato – conclude Cesetti – gli organismi regionali del Partito non possano prescindere dal valutare le decisioni che i territori, in maniera trasparente e partecipata, prenderanno in merito alle proposte (non le richieste) di candidatura. L’autonomia delle Federazioni va rispettata, perché lì stanno gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori. Dopodiché sarà l’Assemblea regionale del Partito stesso ad adottare la decisione definitiva».



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