Dopo Foti e Abodi, Gionata Calcinari e il centrodestra hanno calato oggi il tris di ministri del governo Meloni. Alla sala parrocchiale Giovanni Paolo II di Sant’Elpidio a Mare è arrivato il titolare del Ministero della cultura, Alessandro Giuli. Prima di lui è intervenuto anche il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli. Ad introdurre il pomeriggio l’ex sindaco Giovanni Martinelli, affiancato dal critico d’arte Stefano Papetti.
Castelli, prima di arrivare, ha effettuato un sopralluogo alla palestra della scuola Bacci, oggetto di finanziamento dell’Ufficio speciale ricostruzione Marche, ma dall’iter particolarmente tortuoso. L’edificio inizialmente doveva essere recuperato, poi la scorsa amministrazione ha deciso di prevederne abbattimento e ricostruzione. «Sono arrivato con un po’ di ritardo – ha spiegato il senatore – ma ci tenevo a visionare questa palestra e serve impegnarsi a trovare i fondi per la realizzazione, sicuramente l’impianto sportivo deve essere all’altezza del nuovo polo scolastico, oltre a soddisfare il fabbisogno delle associazioni sportive locali».
Con quasi due ore di ritardo sulla tabella di marcia, dopo la tappa ad Osimo, unica altra città marchigiana al voto domenica prossima, è arrivato il ministro Giuli. «Mi scuso perché un buon ministro avrebbe dovuto ascoltare i vostri interventi e non ne ho avuto modo. Conosco bene la vostra regione, ricca di eccellenze e tante stratificazioni, dall’antichità romana ai tempi moderni. Il Ministero investe in risorse e in attenzioni, ci sono anche per questa città dei progetti in corso e dei finanziamenti per opere d’arte e strutture di Sant’Elpidio a Mare. Un plauso alla Regione Marche che sta svolgendo un ottimo lavoro, le Marche hanno dato prova di forza espressiva nella qualità della rigenerazione urbana ed hanno preparato un progetto di grande qualità per l’expo di Osaka».
Secondo il ministro, «mai prima d’ora un governo aveva messo la cultura così al centro del proprio programma. Si è capito che in Italia non esiste patrimonio più ricco, a livello simbolico, materiale ed immateriale della cultura, che racconta la nostra identità e le nostre radici. Non può esserci buona politica se la cultura non è al centro. La nostra missione è valorizzare i territori, abbiamo costituito al Ministero una struttura che ha proprio l’obiettivo di recepire i bisogno e ciò che ogni zona ha da esprimere. Ogni Comune italiano ha delle unicità, che spesso non sono adeguatamente valorizzate né collegate. Un museo non è solo un museo, una biblioteca non è solo una biblioteca, serve far dialogare e mettere in rete i luoghi della cultura»
E ancora: «Si può governare un Comune senza lasciare traccia, pensando solo alle rendite elettorali. Sono fiducioso che Sant’Elpidio saprà scegliere il progetto migliore per il proprio futuro e ci auguriamo di poter lavorare insieme a Gionata Calcinari. Tutto ciò che allinea Roma, le Regioni e i Comuni ci rende più forti».
Fiducioso il consigliere regionale Andrea Putzu: «Non so se riusciremo a chiudere la partita già lunedì sera, ma non ho dubbi che al massimo al ballottaggio Gionata Calcinari sarà sindaco, perché i cittadini hanno fiducia in lui. Il passaggio di tanti esponenti di governo in queste settimane evidenzia che Sant’Elpidio, dopo anni in cui continuava a retrocedere, torna a contare e il suo grande patrimonio artistico e culturale sarà un valore aggiunto. La città non può attirare turisti solo per Contesa, Città Medioevo e poche altre occasioni».
P. Pier.
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