Elezioni a S.Elpidio a Mare, Gionata Calcinari: «Ridare opportunità alle nuove generazioni la mia priorità» (Intervista)

SANT'ELPIDIO A MARE - «La nostra città deve tornare a contare, se sarò sindaco subito attenzione al bilancio e soldi da destinare alle manutenzioni, è diffusa una sensazione di abbandono»

di Pierpaolo Pierleoni

Si candida sindaco per la seconda volta dopo il 2022, alla guida di una coalizione di centrodestra composta da sette liste. Agente finanziario, 50 anni, precedenti esperienze da assessore e da consigliere comunale, Gionata Calcinari ha accolto in queste settimane a Sant’Elpidio a Mare ben tre ministri del governo Meloni arrivati a sostenere la sua candidatura.

Siamo all’ultimo giorno, che campagna elettorale è stata?
«Abbiamo portato avanti una campagna propositiva, concreta, incentrata sui temi, cercando di spiegare cosa vogliamo fare e dove andare a prendere le risorse. Siamo soddisfatti perché hanno partecipato in tantissimi e sentiamo la fiducia di tanti cittadini»

Sicuramente sorride di più rispetto a tre anni fa, che differenze trova tra la precedente candidatura a sindaco e quella attuale?
«Questa l’ho vissuta con una serenità diversa rispetto alla scorsa, sentiamo di avere tutte le carte in regola per amministrare bene e concretizzare la nostra idea di città. Ho anche una coalizione più ampia, molto motivata, con ben 7 liste e tre partiti strutturati e radicati».

Nel 2022 è stato il più votato al capoluogo, ma ha pagato uno scarto molto forte nelle frazioni. Andrà diversamente?
«Quando dico che è una coalizione più ampia non parlo solo di numero di liste, l’altra volta avevamo pochi candidati nelle frazioni, quest’anno ci siamo riequilibrati nel territorio, con tante figure che condividono il nostro progetto e ci permettono di rappresentare in modo omogeneo tutta la città»

Calcinari sindaco da dove inizia a lavorare?
«Dal bilancio, che come abbiamo spiegato è in sofferenza, ma siamo fiduciosi di rimettere a posto i conti dell’ente in maniera oculata. Dobbiamo destinare prima di tutto risorse per le manutenzioni, è diffuso in tutti i quartieri della città un senso di abbandono. Dalle piccole alle grandi cose dobbiamo iniziare ad invertire la rotta».

È stato molto critico con la scorsa amministrazione, ma 4 assessori su 5 della passata giunta sono candidati con lei e i suoi avversari lo hanno spesso sottolineato, che ne pensa?
«Sono persone che hanno condiviso la nostra idea di città. In queste settimane, nei tanti incontri con i cittadini, ho notato che alla gente questo aspetto interessa davvero poco. Nessuno ha mai chiesto perché siano candidati 4 ex assessori, ci chiedono di essere ascoltati e di trovare soluzioni»

Nei vari post social ha presentato tanti progetti molto ambiziosi, non c’è il rischio di aver messo troppa carne al fuoco?
«In una città che è stata per così tanto tempo ferma può fare effetto, ma non abbiamo mai promesso tutto e subito. Presentiamo un’idea di città che guarda lontano, che vede nelle strutture sportive, nella viabilità e nelle scuole i suoi cardini. È chiaro che per realizzare le opere servano risorse importanti e dovremo essere bravi a intercettare le risorse»

Ad esempio?
«Un nodo fondamentale a livello viario è una bretella per risolvere il traffico intorno alla Bacci quando sarà pronto il nuovo polo scolastico. Le idee le abbiamo chiarissime, poi per concretizzare bisogna andare al ministero, studiare i bandi. Non abbiamo mai illuso la gente dicendo che la faremo domani mattina, ma iniziamo a seminare ora per avere in futuro un’opera fondamentale»

Il tema della filiera istituzionale ha tenuto banco, ha accolto ben tre ministri. Un bel vantaggio rispetto ai suoi avversari
«Sì, un vantaggio ed un onore poterli avere con noi ed aprire un dialogo, anche perché, come abbiamo detto spesso, Sant’Elpidio a Mare deve tornare a contare. Ma la cosa importante è che l’amministrazione comunale abbia una visione chiara e la sappia trasferire in progetti concreti in grado di raccogliere i fondi, indipendentemente dal colore politico degli enti superiori»

Un obiettivo che sente di non poter fallire se sarà sindaco?
«Non dico una singola opera, ma un impegno più generale. Dobbiamo ridare opportunità alle prossime generazioni. Non possiamo più permetterci di mandare i ragazzi a fare sport e formazione professionale fuori, che non ci siano occasioni per chi è in età lavorativa. Con queste premesse, le migliori energie della città se ne andranno»



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