Elezioni a S.Elpidio a Mare, Mirco Romanelli: «Non ho fatto accordi con nessuno, basta colpi bassi» (Intervista)

SANT'ELPIDIO A MARE - «La canzone "Con Mirco Romanelli" un'idea di alcuni candidati, un modo alternativo di fare campagna elettorale e sintetizzare in 3 minuti il nostro percorso»

di Pierpaolo Pierleoni

Una coalizione progressista di tre liste, Alleanza Verdi Sinistra, Progetto Democratico, Primavera Sem, un’esperienza da vicesindaco, due mandati da consigliere comunale: Mirco Romanelli, 50 anni, commercialista, è pronto a chiudere la sua campagna elettorale da sindaco di Sant’Elpidio a Mare.

Siamo alla fine di questa corsa elettorale, soddisfatto?
«Sì, perché il nostro messaggio è arrivato a tutti e sono orgoglioso che ci sia nella nostra città una proposta con una chiara identità di centrosinistra. Abbiamo fatto tanti incontri, che tra l’altro finiscono sempre molto tardi, restano in tanti a fare domande e confrontarsi, è bello ci sia questa voglia di partecipare. Dato che abbiamo sempre parlato di chiarezza, ci terrei a precisare una cosa»

Faccia pure
«In questi giorni, persone che fanno campagna elettorale per Orsili stanno mettendo in giro la voce che ci sarebbe già un accordo tra noi per andare insieme al ballottaggio e quindi invitano a votare direttamente Orsili al primo turno, è un messaggio falso e scorretto, per togliere consensi alla nostra coalizione. Non ho fatto accordi con nessuno»

È così improbabile che al ballottaggio avvenga qualche avvicinamento?
«Ripeto, non ho fatto accordi con nessuno e mi pare davvero difficile farne anche per un eventuale ballottaggio. Mi sembrerebbe di prendere in giro gli elettori e il percorso che abbiamo fatto, dato che abbiamo parlato per tutta la campagna elettorale di coerenza e identità»

Il Pd elpidiense l’ha messa da parte, ma alle sue assemblee partecipano Piermartiri e Cesetti, segretario provinciale e consigliere regionale del partito, come l’ha vissuta?
«Abbiamo parlato di questa vicenda perché andava spiegato cosa sia successo, ma non mi piacciono i vittimismi, ho fatto la mia scelta perché ci credo e siamo andati a spiegare il nostro progetto e le nostre idee per la città. Ognuno poi si assumerà le responsabilità delle proprie decisioni»

Ci racconta la canzone “Con Mirco Romanelli” che è diventata virale nelle chat in città?
«È un’idea partita da alcuni nostri candidati, realizzata con l’intelligenza artificiale. Prima ha circolato nelle chat delle nostre liste, poi l’abbiamo fatta ascoltare. È un modo diverso di fare campagna elettorale, in meno di tre minuti la canzone sintetizza i principi e gli obiettivi del nostro progetto»

È stato per cinque anni vicesindaco con Terrenzi. Da sindaco cosa cambierebbe rispetto a quell’esperienza?
«Quei 5 anni sono stati un bagaglio importante che mi ha formato. Negli ultimi anni ho lasciato decantare e ho riflettuto su cosa sia andato bene e cosa no di quell’esperienza. Io vorrei programmare meglio, perché troppo spesso si è lavorato in emergenza e con scadenze urgenti. La visione ce l’abbiamo, in tema di sviluppo del territorio e di servizi».

Le sue opere prioritarie?
«Un tema centrale è l’edilizia scolastica, dobbiamo programmare a lungo termine e passo dopo passo arrivare agli obiettivi. In tutti i quartieri c’è bisogno di interventi, penso ad esempio a Luce, dove mancano tante cose, non c’è neanche un’area di aggregazione all’aperto, noi vorremmo realizzarla all’ex campo Cluana. Non si fa tutto e subito, ma si inizia a progettare e step by step si realizza. Non dobbiamo disperdere le risorse in mille rivoli, per accontentare magari le singole esigenze»

Che cambiamento immagina per Sant’Elpidio?
«Ripenso a quando da ragazzino venivo alle scuole medie al capoluogo, sono passati 40 anni e non vedo una città così tanto diversa, parlo di grandi cambiamenti strutturali. Vorrei dare la spinta per proiettare veramente questa città nel futuro»

Tra i candidati è quello che nel programma parla di più di lavoro
«Credo che una coalizione progressista debba metterlo al centro, favorendo l’occupazione, ma anche impegnandosi per un pieno rispetto dei contratti collettivi e un rapporto di confronto con le organizzazioni sindacali»

Sui problemi di bilancio del Comune è il più ottimista, perché?
«Perché finiti i lavori del Pnrr e spingendo sulla riscossione di crediti tributari ed extratributari, in un paio di anni il problema della liquidità di cassa, che è la nostra maggiore criticità in questa fase, rientrerà. A quel punto potremo tornare a navigare in acque più tranquille»

Vede una città sfiduciata?
«Di sfiducia ne ho trovata tanta, ma ho visto anche voglia di riscatto: dobbiamo rigenerare fiducia, riallacciare un dialogo con gli elpidiensi, ritrovare un senso di comunità. Una signora in uno dei tanti incontri mi parlava dei giochi senza quartiere che si facevano più di 30 anni fa. E’ chiaro, non è quello che risolve i problemi della città, ma ritrovare uno spirito di condivisione e momenti in grado di coinvolgere tutta Sant’Elpidio a Mare passa anche dalle piccole cose»

 



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