Elezioni a S.Elpidio a Mare, Rossano Orsili: «Avanti sempre col sorriso, il progetto è quello giusto» (Intervista)

SANT'ELPIDIO A MARE - «Se sarò sindaco, la prima telefonata sarà a don Gino per la scuola infanzia di Casette, se c'è una sola possibilità di riportare i bambini, ci lavoriamo da subito»

Rossano Orsili

di Pierpaolo Pierleoni

Due mesi fa ha lanciato il suo progetto: unire le forze e accantonare i simboli, pensando solo a lavorare per la città. Due mesi dopo, Rossano Orsili, 50 anni, imprenditore nel settore alimentare e ricettivo, un passato sia da consigliere che da assessore, guida una coalizione di otto liste.

Partiamo dal principio: all’inizio di marzo ha annunciato la candidatura dopo aver rotto le trattative con il centrodestra. Pentito?
«Assolutamente no, rifarei tutto. Sono stati giorni tesi, ma ho sentito dentro la stessa forza di quando lanciai il progetto Adotta una stalla per aiutare gli allevatori dell’Appennino sommersi dalla neve: mi sono detto, è ora, vai»

In quell’occasione ha detto: se ti accorgi che hai perso il sorriso sei sulla strada sbagliata. Ora sorride?
«Sorrido e dormo tranquillo. So di aver scelto la strada più difficile, ma con l’affiatamento della nostra squadra riusciremo a realizzare tutti gli impegni che abbiamo preso con i cittadini».

Una coalizione con Pd e Forza Italia senza simbolo ha fatto fatica ad essere “digerita” dalla cittadinanza, non crede?
«I cittadini hanno compreso la bontà del progetto, il messaggio è passato. Mi sono state addebitate responsabilità del passato che non ho. Il nostro progetto nasce oggi. Sì, mi appoggiano alcune persone della passata amministrazione, ma molte sono altrove, 4 assessori su 5 della giunta Pignotti stanno con Calcinari. Io non giudico. Per spirito imprenditoriale lavoro con quello che ho e cerco di unire le forze».

Si aspettava le critiche ricevute?
«Me le aspettavo, ma ho le spalle larghe. Le critiche ci stanno, mi preoccupo quando trovo un clima ostile e gente che rema contro. Possiamo stare su lati diversi, ma non siamo nemici, l’obiettivo di far crescere la città dovrebbe unirci sempre»

Insiste molto sull’importanza dell’associazionismo
«Sono l’unico ad aver parlato della centralità della Pro Loco. Prenda Monte Urano, per me è un modello virtuoso da cui prendere esempio. Quando vado a un evento studio, cerco di capire organizzazione, logistica, di carpire i segreti delle cose fatte bene».

Da dove comincia il suo progetto?
«Dalle cose semplici, ottimizzare la macchina amministrativa, valorizzare quello che abbiamo. Siamo diventati troppo lamentoni e rancorosi, cambiamo approccio, ritrovare un’identità elpidiense viene prima di ogni opera pubblica»

Ma lei lo respira questo senso di identità a Sant’Elpidio a Mare?
«Bisogna lavorarci. Prendiamo Casette d’Ete, tanti cittadini si sentono dimenticati dal Comune, ma va riconosciuto che negli anni quella parte di città ha avuto poco, spesso ha compensato la famiglia Della Valle. Io ad ogni assemblea invito a scoprire il nostro territorio, parlo anche degli altri quartieri perché serve che in ogni zona si comprendano le difficoltà nelle scelte. Il controllo del vicinato, che ho promosso io, è uno dei pochi esempi in cui tutta la città si è messa in rete»

Parla spesso del progetto Un mare di cultura, musei aperti d’estate dal tramonto alle 23, ma i soldi per garantire le aperture?
«Quello è un esempio di come si possa fare cose importanti anche con poco. Se poi mi dite che non si trovano neanche 20mila euro per il turismo, allora è difficile andare lontano»

Se le dico area Mandozzi?
«Rispondo che non dobbiamo sbagliare perché è un’area strategica. Dobbiamo programmare, dalle strutture sportive alla viabilità, vale per tutto».

Teme la filiera istituzionale del centrodestra di Calcinari?
«La filiera istituzionale esiste, ma non ha colore. Ci sono le istituzioni che devono dialogare ai vari livelli, quando si vince un’elezione l’appartenenza passa in secondo piano. Se così non fosse, in caso di vittoria alle regionali di Ricci Sant’Elpidio resterebbe isolata? Non scherziamo»

A proposito, Ricci o Acquaroli?
«Io sarò totalmente fuori dal discorso delle elezioni regionali, Non prenderò posizioni, ho ottimi rapporti con entrambi e sono pronto a collaborare col prossimo governatore delle Marche»

Orsili sindaco che farebbe il primo giorno?
«La prima telefonata è per don Gino, per vedere i documenti sulla scuola infanzia di Casette e capire se c’è una possibilità di riportare subito i bambini al vecchio plesso. È difficile, ma ci lavoriamo dal primo giorno, anche perché quella soluzione sbloccherebbe anche altre situazioni sulla collocazione degli alunni».

E se non sarà sindaco?
«Rossano c’è stato sempre per Sant’Elpidio e continuerà ad esserci. Ci sono stato anche dopo il commissariamento, quando per 4 mesi la politica è completamente sparita, ma i cittadini continuavano ad avere problemi».



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