Centrale biogas di San Marco, Interlenghi (Pd): «I candidati alle regionali e alle comunali prendano posizione, centrale sì o no?»

FERMO - Il consigliere di minoranza, riporta al centro del dibattito la spinosa questione della Centrale, chiedendo una presa di posizione ai futuri candidati e non risparmia qualche staffilata a Calcinaro, neo candidato a sostegno di del governatore Francesco Acquaroli

La possibile costruzione della Centrale Biogas a San Marco le Paludi torna sulla scena politica, questa volta è Renzo Interlenghi, consigliere di opposizione in quota Pd a mettere le carte sul tavolo e chiedere chiarezza ai candidati alle prossime elezioni regionali, su tutti l’attuale sindaco fermano Paolo Calcinaro. Il tutto a distanza di poche ore dalla conferenza stampa del privato che ha annunciato un ricorso alla giustizia amministrativa.

«Si torna a parlare della ipotesi della Centrale biogas di San Marco. Questa volta in occasione delle prossime elezioni regionali che vedono candidato il nostro sindaco, con il centrodestra. C’è chi alza la voce e addebita al neo candidato che egli, da sempre, era a conoscenza del progetto che, guarda caso, si ricollega al famoso parcheggio dell’ospedale e Ll’area del circolo tennis. Insomma, è vero che il privato fa (legittimamente, ndr) gli affari suoi, ma ciò che afferma è grave, perché lascia trapelare che sul tavolo della “trattativa” tra privato e Comune ballavano questi progetti. Il sindaco sapeva che si stava mettendo in un tunnel senza uscita e cosa ha fatto nel frattempo? E’ vero che ha fatto scadere i termini per negare le autorizzazioni? Perché non ha informato i cittadini del progetto imminente? Perché ha utilizzato i beni comuni per sanare una situazione scomoda? Questo è il risultato del grandissimo consenso ricevuto cinque anni fa, occasione in cui i cittadini si sono lasciati affascinare dall’idea di un politico fuori dagli schemi, talmente fuori che oggi appoggia Acquaroli – rimarca Renzo Interlenghi – ricordo a tutti che quando si tentò l’operazione dell’area di San Marco per il motodromo, Cesetti era il Presidente della Provincia che lo bloccò e lo era anche quando, al fianco dei cittadini, evitò la centrale di Campiglione grazie all’idea di realizzarvi il nuovo ospedale, che poi da assessore regionale ha finanziato e tra poco avremo a disposizione».

«La differenza tra chi vuole fare il sindaco in Regione, ma gli ricordo che, se del caso, sarebbe rappresentante del milione e mezzo di cittadini marchigiani, e chi, in ogni ruolo che ha ricoperto ha difeso i diritti della popolazione è proprio questa. Prendere decisioni forti, prevenire i problemi arginandoli all’origine e come molti amano sentir dire: metterci la faccia – aggiunge Interlenghi – se ci pensiamo in quali occasioni il sindaco di Fermo ci ha messo la faccia per risolvere le questioni spinose? Mai. E oggi ha l’ambizione di rappresentare Fermo, non il Fermano, in Regione, senza che abbia la minima cognizione del governo regionale che è cosa ben diversa da quello comunale. Se ha “toppato” così tanto amministrando un Comune cosa potrà fare in Regione, distaccato com’è dai consessi partitici che conteranno? Insomma, Fermo rischia di diventare una macchietta. Intanto faccio un appello a tutti i candidati alle elezioni regionali, ma anche ai futuri candidati a sindaco di Fermo, affinché prendano posizione su questa problematica: centrale sì o centrale no? Agli aspiranti consiglieri e sindaci la parola»



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