Maxi operazione della Questura, nel mirino un clan legato allo spaccio e non solo. Nel Fermano anche l’elicottero della Polizia

FERMANO - Gli agenti della questura di Fermo si sono mobilitati all'alba. Nel mirino un casolare nelle campagne di Lapedona. Gli agenti stanno effettuando degli arresti ricollegabili a un'indagine tesa a debellare la guerra tra clan nel Fermano per il controllo del territorio nello spaccio di sostanze stupefacenti, che ha come base logistica Lido Tre Archi

di Simone Corazza e Giorgio Fedeli

E’ scattata questa mattina all’alba una maxi operazione della Polizia di Stato per individuare ed arrestare diversi esponenti legati alla criminalità che orbita nel Fermano, con base logistica a Lido Tre Archi. Ma le attenzioni degli agenti della questura di Fermo, guidata dal questore Luigi Di Clemente, con in campo i poliziotti delle Volanti, della Squadra Mobile e dell’Anticrimine, si sono concentrate sulla Valdaso. Nel mirino, in particolar modo, un casolare a Lapedona. Lì infatti sarebbero stati individuati diversi soggetti legati a un clan criminale che da tempo spadroneggia sulla costa fermana connesso al sottobosco criminoso dello spaccio di sostanze stupefacenti. E non solo.

I nomi sulla lista della Polizia di Stato, infatti, sono quelli di personaggi noti alle forze dell’ordine, e appartenenti a un clan che da tempo imperversa nel Fermano, anche con atti criminosi, per il controllo del territorio e, prioritariamente, per il dominio delle piazze di spaccio. Nomi già noti, si diceva, e alcuni di loro sarebbero ricollegabili, per gli investigatori della Questura, anche, ad esempio, ad alcuni raccapriccianti fatti di sangue registrati nelle ultime settimane, a Lido Tre Archi (vedasi il giovane nordafricano, anche lui un volto noto agli agenti, massacrato, accoltellato e ustionato alle braccia).

Insomma sembra proprio di capire che le indagini e l’operazione della Polizia di Stato, mobilitatasi questa mattina sia da terra che dal cielo, con il suo elicottero, siano tese a sgominare una banda di criminali ramificata sul territorio, con tentacoli anche sulla Valdaso (Lapedona era finita già nei giorni scorsi nel mirino degli investigatori sempre per indagini legate allo spaccio di droga), ma al contempo mirate a stroncare sul nascere ulteriori fatti di sangue, inevitabile conseguenza di una guerra per il controllo del territorio da parte di faide criminali che sta vivendo una preoccupante recrudescenza.

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