FERMO – L’assessore regionale questa mattina a Campiglione di Fermo: «Non è un problema dotare questa struttura di tecnologie perché le fasi del cantiere così come delle dotazioni strumentali erano studiati dagli enti che se ne interessano». Il sindaco Calcinaro sulle infrastrutture di adduzione al nuovo ospedale: «Una rivoluzione copernicana a servizio dell’ospedale ma anche una nuova porta per la città di Fermo e per la Valtenna»
FERMO – La notizia arriva dal vicesegretario regionale della Lega, il montegranarese Mauro Lucentini: «Avevamo due obiettivi sanitari e uno infrastrutturale e vediamo già grandi risultati: l’emodinamica a Fermo è partita. Ora avremo anche il robot chirurgico e, sul fronte infrastrutturale, volevamo potenziare e migliorare i collegamenti tra la costa e l’entroterra. Ebbene, sono stati già stanziati fondi per la Pedemontana per i tratti che collegano Sarnano-Amandola-Servigliano. Ora obiettivo ospedali e ulteriori potenziamenti delle infrastrutture viarie»
FERMO – Dall’Ast di Fermo: «Il potenziamento del personale medico è mirato ad incrementare le risorse umane in forza all’Ospedale Murri e, più in generale, all’Azienda con l’obiettivo di fornire risposte sempre più efficienti, qualificate e tempestive all’utenza nell’ottica di un radicamento territoriale e di una capillarità della Sanità fermana».
FERMANO – Sul fronte degli investimenti tecnologici, che nel triennio ammontano ad oltre 4,9 milioni, 1,7 milioni hanno già permesso l’acquisto di arredi e tecnologie per l’Ospedale di Amandola (a cui sono destinati oltre 6,3 milioni), fra li quali figurano sistemi radiologici multifunzione, Tac ed ecografi per la radiologia. Per il nuovo Ospedale di Fermo (investimento complessivo pari ad oltre 26 milioni) sono già stati acquistati due Risonanze (RMN) per un importo di oltre 1,4 milioni di euro, un mammografo e un ecotomografo, per un investimento complessivo di oltre 331mila euro.
FERMO – L’Ast di Fermo, guidata dal direttore generale, Roberto Grinta, ha incontrato ieri sera i medici di medicina generale presso l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Fermo. Nel ribadire il ringraziamento alla presidente, Anna Maria Calcagni, «per l’ospitalità concessa», l’Ast Fermo, con una nota stampa, fa sapere che l’incontro, «in una sala gremita di “camici bianchi”, è stato molto costruttivo a vantaggio di una medicina, come da linee guida regionali, sempre più multi-disciplinare, sinergica e radicata sul territorio»
FERMO – L’appuntamento di martedì sera all’Ordine dei Medici di Fermo ha per oggetto la presentazione del programma di screening colon-retto secondo le linee guida regionali e nazionali.
SANITA’ – Bianchi lascerà il suo incarico il prossimo 29 febbraio. Al suo posto, temporaneamente, l’attuale direttore del Rischio clinico. Le parole di encomio del direttore generale Grinta, e di quello amministrativo Carelli. Il direttore sanitario: «La mia decisione di lasciare l’Ast di Fermo e questo territorio è dettata solo ed esclusivamente da motivi personali. Qui mi sono trovata benissimo ma ho avuto la possibilità di tornare a lavorare in Emilia Romagna dove vive la mia famiglia»
AMANDOLA – «Questa struttura permetterà di riattivare i servizi ospedalieri incrementandone competenze e dotazioni rispetto alla situazione in essere ante sisma. Vogliamo assicurare che ogni aspetto dell’opera sia curato nei minimi dettagli, per garantire ai cittadini un accesso alle cure di eccellenza in un ambiente sicuro e moderno»
FERMO – Dall’Azienda sanitaria fermana ricordano che «il “Biopreserve” consente di adeguarsi al meglio alla normativa vigente garantendo ai professionisti del Blocco operatorio e dell’Anatomia patologica totale sicurezza nel loro delicato lavoro di conservazione, trasferimento e analisi di materiale anatomico e di organi. Va ad aggiungersi ad altri macchinari di ultima generazione presenti nel Blocco operatorio del Murri: ultimi, in ordine di tempo, i due Neptune 3 (ne è in arrivo anche un terzo)»
FERMANO – L’importo complessivo ammonta a circa 1,5 milioni di euro. Le procedure per gare di acquisto sono in fase di realizzazione. L’assessore regionale Filippo Saltamartini: «Amandola sarà un ospedale di zona disagiata con attività di emergenza-urgenza per rispondere alle emergenze delle zone interne, gravate dall’isolamento e dalle profonde ferite del sisma»