LA RIFLESSIONE di Giuseppe Fedeli: «Dichiarandomi al di fuori da un contesto, quello attuale, a dir poco demenziale (e demente), per quanto mi riguarda, una interpretazione falsata di quella che la moderna teologia ritiene la “quinta” virtù cardinale, che completa e riassume le altre quattro virtù, vale a dire la prudenza (“prudentia”), la giustizia (“jvstitia”), la fortezza (“fortitudo”) e la temperanza (“temperantia”), nel senso evangelico della purezza o verginità del cuore (“puritas cordis”), non avrà mai diritto d’asilo nella mia cittadella»
LA RIFLESSIONE di Giuseppe Fedeli: «Solo se ci si affratella e ci si stringe gli uni agli altri, allora anche la fatica di Sisifo, la fatica di durare ha un senso. Il personaggio mitologico sfida imperterrito il destino, “tenta” l’assurdo (Camus), vincendolo: l’assurdo di vivere, che alla fine dà un senso all’essere qui, in questo giardino di splendori e miserie»
FUSIONE – L’ex sindaco di Amandola si pronuncia sulla possibilità avanzata da Calcinaro di unificare Fermo con Porto San Giorgio: «Meglio tardi che mai. Nel passato, noi sindaci inascoltati ma oggi i tempi sono maturi e si potrebbe iniziare con il mettere insieme almeno qualche servizio»
FERMO – Da monsignor Alessandro Borgia a monsignor Filippo De Angelis e monsignor Felice Peretti, le origini dell’Episcopato e del Duomo di Fermo. A spasso nella storia di Fermo
L’ANALISI di Giuseppe Fedeli: «Se l’inclusione di nuovi modelli non va ripudiato tout court, sarà tuttavia l’esperienza in ambiti pluralistici a dar ragione o meno ai “tradizionalisti”, oppure a chi ritiene le nuove frontiere della famiglia lo sbocco “naturale” dei nuovi “moduli” intrafamiliari, e non solo. In altre parole, occorrerà verificare sul campo se la scelta di un modello non tradizionale consenta la inclusione e la valorizzazione delle differenze: in tal modo si supererebbe ogni forma di pregiudizio nei confronti dei nuovi “assetti” della prima e vitale cellula della società»
L’ANALISI di Giuseppe Fedeli: «La figura del Minotauro incarna lo spirito faustiano della tarda modernità, che si dimena in un labirintico intarsio di forme e rappresentazioni fluide, stretto fra il benessere delle classi agiate “ad ogni costo”, da un lato, e la spietata “logica” del controllo e dell’obbedienza, soggetti passivi i moderni valvassini, dall’altro. Una dinamica che ha sempre caratterizzato il vivere in società, ma che mai come oggi mostra uno squilibrio tra chi “ha” e chi non ha»
IL PENSIERO di Giuseppe Fedeli: «Ogni ritorno è diverso dall’altro. Il nido non è più quello di prima: ogni partenza, ogni ritorno è un addio e un ricominciamento. E così la vita dell’uomo, che sembra scorrere uguale giorno dopo giorno, ma che è sempre un rinascere per morire, e rinascere ancora»
MARCHE – Dopo le dimissioni da ct degli azzurri e aver accettato di sedere sulla panchina della Nazionale araba, Roberto Mancini può continuare a essere il testimonial della Regione? Da una parte può rappresentare il trait-d’union con il ricchissimo Medio Oriente, dall’altra la sua immagine ha perso efficacia in Italia e in Europa. Intanto Gianmarco Tamberi è esploso e continua a regalare soddisfazioni sportive là dove conta
L’ANALISI di Giuseppe Fedeli sul tempo: «L’esortazione è, dunque, a cogliere l’occasione per riflettere (il kairos dei mistici), per farci voler bene dal tempo (si vada a rileggere la prima lettera di Seneca a Lucilio), così da non esserne soggiogati: scelta che porterà sicuramente pace e serenità»
FERMANO – Il punto di Federico Spagnoli, presidente del Circolo Legambiente fermano Terramare e portavoce del coordinamento ambientalista provinciale, sui rischi idrogeologici del territorio. Intanto è in stallo anche l’iter per il parco di Monte Cacciù. Fondato il gruppo di volontari “Don Franco e i suoi amici” per realizzare i progetti ambientalisti del fondatore della Comunità di Capodarco, don Franco Monterubbianesi