Percorso nella Rete Museale dei Sibillini tra fossili, archeologia e arte

MONTE RINALDO / MONTEFALCONE / SMERILLO - Tre destinazioni per riappropriarsi nei giorni di festa del patrimonio storico, archeologico, culturale, naturale che appartiene a tutti e che rappresenta il Fermano

di Alessandro Giacopetti

I giorni che ci separano dal primo maggio rappresentano una interessante occasione per quanti amano quello che potremmo chiamare il turismo storico-culturale a chilometri zero. Spostarsi cioè in uno dei 39 Comuni che compongono insieme a Fermo, la provincia fermana, con particolare attenzione a quelli montani, la cui economia è stata colpita dal recente sisma. Per questo Montefalcone Appennino, Smerillo e Monte Rinaldo possono rappresentare una destinazione ricca di sorprese. Hanno riaperto oggi sabato 22 aprile, alcuni dei musei che fanno parte della Rete Museale dei Sibillini, un sistema che mette in sinergia musei e luoghi culturali diffusi su 8 comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno e San Ginesio. La Rete Museale dei Sibillini è nata nel 2013 per unire risorse culturali in un unico progetto che sia uno strumento di sviluppo del territorio e di coesione sociale. La comunicazione e promozione viene quindi effettuata in modo congiunto tra le diverse tipologie museali: artistica, naturalistica-scientifica, archeologica. In particolare a Monte Rinaldo verrà riaperta al pubblico l’area archeologica La Cuma, dalle 11 alle 18, in occasione della passeggiata turistico-culturale prevista il primo maggio.
A Montefalcone Appennino il museo dell’Alamanno e il Museo dei Fossili e Minerali nel polo museale a Palazzo Felici saranno aperti da oggi al 25 aprile e dal 29 aprile al 1 maggio (orario 10:30-13; 15:30-18). Dal 1996 il Museo dei Fossili e dei Minerali valorizza le caratteristiche geologiche del territorio in un percorso articolato in sezioni, con fossili e minerali locali oltre a esemplari provenienti dal resto del mondo.
Suggestiva è la grotta dei minerali cui si accede scendendo una scala situata nella prima sala. Le rocce qui esposte si presentano fluorescenti mediante l’esposizione alle lampade di Wood. Una sala al primo piano del palazzo ospita il museo dell’Alemanno che custodisce il polittico della Madonna con Bambino e Santi dipinto da Pietro Alemanno tra il 1475 e il 1480. Originariamente era situato nella Chiesa di San Giovanni Battista in Luogo di Sasso. Pietro Alemanno era allievo di Carlo Crivelli e questo è l’unico suo polittico arrivato integro fino a noi con tanto di preziosa cornice.
A Smerillo il museo di Arte Contemporanea (MACS) e il museo di Minerali e Fossili saranno aperti il 22, 23, 24, 29 e 30 aprile dalle ore 16 alle 18, mentre il 25 aprile e 1 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Il secondo museo si sviluppa in tre parti dedicate all’esposizione e un Centro di Educazione Ambientale. Il MACS contiene opere di scultura, pittura e grafica di artisti per lo più marchigiani. Tre destinazioni per riappropriarsi del patrimonio storico, archeologico, culturale, naturale che appartiene a tutti e che rappresenta il Fermano.


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