Polemiche sul terremoto,
Ciaffaroni difende la Regione:
“Chi ne parla male si deve vergognare”

MONTEFORTINO - Il sindaco non ha apprezzato alcune prese di posizione emerse sabato scorso ad Amandola in occasione di un convegno sulla ricostruzione

di Andrea Braconi

Per Domenico Ciaffaroni, primo cittadino di Montefortino, quella di sabato scorso ad Amandola è stata una brutta pagina (LEGGI QUI). “In quel convegno si è discusso male del sisma, si è raccontato un film che nessuno ha visto”.

Sindaco, però l’elenco delle problematicità era basato su fatti reali.

“Cosa non funziona? Sicuramente tutti i passaggi con l’Anac, vogliono validarci i progetti invece di validarci le procedure ed è un problema che dovremo affrontare. In questo caso chi l’ha sollevato ha perfettamente ragione. L’altro errore è stato centralizzare gli appalti alle casette, che hanno portato a lungaggini e tempi infiniti.”

E il resto?

“Tutto il resto invece ha funzionato e bene. Vedere in questi territori, duramente colpiti dal sisma, che il Governo riversa miliardi di euro, non è una cosa che accade tutti i giorni. Considerato che ho una certa età, ne ho visti tanti di terremoti ma questo è il primo con un flusso così imponente di risorse. E poi hanno funzionato le procedure di emergenza, veramente tempestive ed efficaci. Si continua a parlare male di quello che è successo ma qualcuno si deve vergognare. E se dice questo sì deve vergognare il sindaco di Ascoli, così come quello di Amandola che ha ottenuto di tutto e di più grazie al sisma. É invece il momento di tornare con i piedi per terra, bisogna iniziare a dire grazie ai tanti uomini e alle tante donne che hanno lavorato per assistere questi territori martoriati. C’è chi si deve riposizionare dopo le elezioni: non è il mio caso e fa brutto vedere che accadono cose come quelle di sabato.”

Oltre al Governo, sono state tante le sollecitazioni nei confronti dei commissari straordinari e della stessa Regione.

“Per la Regione e per i commissari che si sono succeduti non è stato affatto semplice trovarsi in una situazione del genere, che ha visto coinvolte quattro regioni e tantissima popolazione. E la Regione Marche, quella più colpita, ci è stata vicino fin dall’inizio. Certo, i primi giorni sono stati difficili, la struttura che avevano non riusciva a reggere quel tipo di emergenza, ma subito dopo sono stati in grado di assisterci in tutti i modi. Un grazie va al presidente Ceriscioli, a Spuri e a tutta l’organizzazione.”

Regione che, anche recentemente, si è dimostrata molto vicina al suo territorio.

“Certo, e non solo al mio. L’ultimo piano sui dissesti, presentatoci venerdì scorso, riversa nelle Marche diversi milioni di euro, circa 12 per la Provincia di Fermo e il grosso che va giustamente su Macerata in quanto territorio più colpito. Io non sono affatto tenero, ho votato spesso contro come nel caso del primo Piano delle Opere Pubbliche, ma bisogna dare atto a chi ha lavorato e ha condiviso con i sindaci tutti i passaggi, una cosa niente affatto scontata.”

 

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