Zeno Cesetti
MONTEGIORGIO – Da una parte la soddisfazione per un positivo doppio esordio storico, Serie D e Juniores Nazionale, ma dall’altra la seria preoccupazione per la situazione degli impianti sportivi.
A parlare a titolo esclusivamente personale è il direttore sportivo Zeno Cesetti: “La mia è una preoccupazione che ritengo necessario comunicare una volta di più – afferma il direttore sportivo – e che riguarda la situazione paradossale in cui si trova oggi una società di Serie D. Il nostro è un movimento che tra scuola calcio e settore giovanile coinvolge 150 ragazzi e con la Juniores Nazionale e la prima squadra porta in giro per l’Italia il nome di Montegiorgio. Non abbiamo un impianto per giocare e la situazione non muterà nei prossimi mesi per quanto riguarda la prima squadra. Ma non è solo questo il problema, mancano gli impianti idonei per attività di questo tipo.
“Il Tamburrini va reso utilizzabile per la D: noi abbiamo vinto il campionato di Eccellenza il 29 aprile e i lavori, a causa di gravi lentezze burocratiche, non sono ancora partiti. In pratica in D giocheremo in trasferta fino a tutto il mese di gennaio e non è un’impresa semplice da gestire a livello logistico, anzi, causa notevoli scompensi alla squadra e agli allenamenti – ha proseguito il dirigente”.
Non è migliore la situazione per le giovanili: “E’ stato trovato l’accordo per utilizzare l’impianto di Montappone per il mondo del vivaio, in attesa dei lavori al Marziali. Ma siamo in netta difficoltà anche come organizzazione con la Juniores che si allena a Torre San Patrizio, dove a volte si prepara anche la prima squadra. Un impegno economico e organizzativo notevole che ad alcuni ragazzi ha dato problemi a livello fisico tanto che hanno riportato infortuni per la durezza del campo. Mi auguro che si possa migliorare nel corso della stagione perché è una situazione simile non è sostenibile”.
“La burocrazia a certi livelli è veramente lentissima e ci ha messo in seria difficoltà. Sinceramente non ci sentiamo sostenuti a sufficienza dall’amministrazione comunale che ci aveva garantito i campi regolari al massimo dopo quattro o cinque gare in trasferta: il tutto dopo che la precedente amministrazione aveva persino dichiarato che a settembre i lavori sarebbero terminati. Il Montegiorgio Calcio non è una cosa di proprietà della società ma un bene dell’intera cittadinanza che merita di vivere tra mura amiche questa nuova straordinaria avventura in Serie D – ha concluso Cesetti -, un autentico sogno che si è realizzato qualche mese fa. Un motivo di vanto che porta il nostro paese persino nelle cronache nazionali”.
Proprio in merito al nome e alla diffusione del nome Montegiorgio arriva una sottolineatura importante: “Per volontà del nostro presidente Lanfranco Beleggia sulle maglie della squadra campeggia una grande M che ricorda le colline del nostro paese: dico quindi – sottolinea – che questa società e il suo numero uno andrebbero sostenuti maggiormente per il grande sforzo fatto in tutti questi anni”.
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