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L’INCHIESTA
Viaggio nel tribunale e nella procura fermana: tra carenze di organico e processi infiniti

GIUSTIZIA - Il Presidente della Corte d'Appello di Ancona, Catelli, ha segnalato che la pianta organica del Tribunale di Fermo è sottodimensionata, mentre il Procuratore Generale anconetano, Sottani, ha segnalato la situazione di emergenza nella Procura di Fermo. La carenza di magistrati e di cancellieri rende più lunghi i processi
Tribunale e Procura Fermo

Palazzo di Giustizia di Fermo

 

di Paolo Bartolomei

Mercoledì scorso è entrato in servizio il nuovo presidente del Tribunale di Fermo, dottor Bruno Castagnoli. 64 anni, amandolese di nascita, è in magistratura dal 1981, fino al 2001 magistrato a Fermo, poi in Corte d’Appello ad Ancona, prima come consigliere e poi presidente di sezione. Che situazione trova a Fermo il nuovo presidente?

Bruno Castagnoli

Si legge spesso sui giornali, o si sente dire in giro, che i processi, sia civili che penali, durano troppo tempo, che le udienze vengono spesso rinviate di molti mesi. Capita di frequente che una causa inizia con un giudice, poi è trattata da un altro, e infine la sentenza la fa un terzo giudice. Un problema generalizzato di quasi tutti i tribunali in Italia.

Il motivo principale è il ridotto numero di giudici e cancellieri (gli organici dei palazzi di giustizia sono sempre gli stessi da molti decenni) rispetto alla mole di lavoro che devono affrontare, che è stata sempre crescente, quantomeno fino a pochi anni fa, quando la crisi economica da una parte e dall’altra l’entrata in vigore di procedure deflattive (mediazione obbligatoria e negoziazione assistita) hanno rallentato l’aumento delle nuove cause.

Con questa inchiesta (per realizzare la quale ringraziamo dell’aiuto la Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Fermo, Francesca Palma) proviamo a fare una radiografia del Palazzo di Giustizia di Fermo per capire il suo stato di salute e ribadire la necessità di un potenziamento dell’organico dei giudici, rilevate recentemente anche dal Presidente della Corte d’Appello regionale e dal Procuratore Generale presso la medesima Corte, nelle loro relazioni annuali.

LA SITUAZIONE GENERALE

Tribunale civile Fermo 2013-2018 (Dati della Corte d’Appello)

Il Tribunale di Fermo, sia nel settore penale che in quello civile, risente della carenza di magistrati, dovuta prevalentemente ai continui trasferimenti, perché tra una partenza e l’arrivo del sostituto, spesso il posto resta scoperto per molti mesi, a volte qualche anno; ciò crea un arretrato che è poi difficile smaltire. I trasferimenti, che sono più frequenti in un tribunale di primo grado come Fermo, avvengono per avanzamenti di carriera, per semplici avvicinamenti di sede oppure maternità/genitorialità.

Le sofferenze maggiori nel Tribunale di Fermo in questo momento sono nel settore delle esecuzioni immobiliari, dove le pendenze sono superiori alla media e dove in quattro anni (dal 2014 al 2018) le procedure trattate sono passate da 1.400 a 1.900; la causa è sicuramente la crisi del settore immobiliare, ma anche la problematica partenza delle vendite in via telematica.

Nella relazione del 2018 si legge che “il settore civile in genere e quello dei fallimenti risentono della crisi dei settori industriale calzaturiero (che coinvolge anche brand importanti) e immobiliare, con tutto l’indotto. Inoltre si segnalano numerosi reati attinenti alle procedure fallimentari“.
In difficoltà anche il settore penale monocratico e collegiale, mentre sono molto gravi i vuoti di organico nella Procura della Repubblica, come vedremo più avanti.

 

LA PIANTA ORGANICA PREVISTA: 31 magistrati in totale tra togati e onorari

La pianta organica del Tribunale di Fermo (civile e penale) prevede un totale di 13 magistrati togati (compreso 1 presidente di tribunale e 1 presidente di sezione) più 7 Got (giudici onorari di tribunale).

Tribunale penale (stesso periodo e fonte)

Nella Procura della Repubblica di Fermo si prevede un totale di 5 magistrati togati (1 procuratore capo e 4 sostituti procuratori) più 6 Vpo (vice procuratori onorari) per un totale di 31 magistrati per l’intero Palazzo di Giustizia.

Il paragone con i tribunali vicini va fatto con Ascoli Piceno perché, per popolazione servita e giudizi celebrati, ha numeri similari a Fermo. Non è più possibile fare raffronto con Macerata che, avendo accorpato dal 2013 il Tribunale di Camerino, è divenuto il secondo tribunale delle Marche dopo Ancona per abitanti serviti e pendenze.

In pianta organica il Tribunale di Ascoli (civile e penale) ha in totale 14 magistrati togati (compresi i presidenti) e 9 onorari (Got). La Procura ascolana ha in pianta organica lo stesso numero di togati di Fermo (5 compreso il capo) ma un Vpo in più (7).

Questa differenza tra Fermo e Ascoli, seppure di un solo magistrato togato e due onorari in tribunale e un solo onorario in procura, non è giustificata visto che il circondario di Fermo ha una popolazione di poco superiore rispetto a quello di Ascoli (vedi specchietto in basso).

Tanto che il Presidente della Corte d’Appello di Ancona, Luigi Catelli, nella sua relazione sulla Giustizia nel Distretto marchigiano ha segnalato che “la pianta organica del Tribunale di Fermo, è da ritenersi sottodimensionata“, per cui dovrebbe essere aumentata quantomeno di un magistrato togato (e forse anche di uno o due onorari). Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo ha da diversi anni esposto tale necessità ai vari Ministri della Giustizia che si sono succeduti, finora senza alcun riscontro.

I POSTI SCOPERTI

Attualmente c’è una grave scopertura della pianta organica della Procura della Repubblica, essendo rimasti solo tre sostituti procuratori, perché si sono trasferiti in altre sedi nel corso del 2018 sia il Procuratore Ccapo, Domenico Seccia, che altri sostituti procuratori.

I sei circondari giudiziari compresi nel Distretto della Corte d’Appello delle Marche. Nel 2013 quello di Camerino è stato assorbito da Macerata.

In questo momento sono presenti la dottoressa Francesca Perlini, il dottor Alessandro Pazzaglia (che è arrivato nel 2018 provenendo da Perugia) il dottor Alessandro Piscitelli, facente funzioni di Procuratore capo, ma che ha già ottenuto il trasferimento, ed è rimasto sino ad aprile in regime di posticipato possesso, per puro spirito di servizio.
Il concorso per la nomina del nuovo Procuratore capo si sta svolgendo, ma per l’effettiva entrata in servizio occorrerà attendere ancora alcuni mesi.
In tempi più brevi dovrebbero invece arrivare alcuni giovani sostituti procuratori di prima nomina.

Il Procuratore Generale della Corte di Appello regionale, Sergio Sottani, ha segnalato tale situazione di emergenza che c’è a Fermo nel corso del suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019, il 26 gennaio scorso ad Ancona, chiedendone la soluzione sollecita al neo eletto vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Davide Ermini (avvocato fiorentino), che era presente.

Anche l’organico del Tribunale di Fermo è in “sofferenza” perché da agosto 2018 fino a questa settimana è stato vacante il posto di Presidente del Tribunale, a seguito del pensionamento di Ugo Vitali Rosati (sostituito fino a questa settimana dal facente funzione Cesare Marziali, che però svolgeva contemporaneamente anche il precedente lavoro), nonché un posto di magistrato giudicante a seguito del trasferimento in altra sede di Federica Manfrè, giudice del Lavoro.

A ciò si aggiunga che uno dei due magistrati addetti all’Ufficio Gip e Gup, è assente dal lavoro da diversi mesi a seguito di un grave incidente in bicicletta, per cui il suo posto è coperto solo sulla carta.
In realtà, quindi, su 13 (già insufficienti) magistrati previsti in pianta organica, dal 2018 ne sono stati presenti solo 11.

Popolazione dei sei circondari giudiziari marchigiani (dati Istat 2011)

Il Presidente della Corte d’Appello regionale delle Marche, Luigi Catelli, nella sua relazione ha segnalato che nel Tribunale di Fermo “sul piano organizzativo incide negativamente la significativa percentuale di copertura da parte di giovani magistrati, molti dei quali (cinque su sette) sono in condizione di genitorialità/maternità, con prole inferiore a sei anni, il che rende complesso far fronte in modo efficiente a tutte le richieste di giustizia. Rilevanti sono le carenze di personale amministrativo (cancellerie ndr.), nonostante la buona prova che continuano a dare i giovani assistenti di recente assunzione“.

Va detto che nei (rari) periodi in cui tutti i magistrati previsti in pianta sono presenti e in servizio ad orario pieno, il Tribunale di Fermo riesce a rispondere in modo soddisfacente alla domanda di giustizia del territorio.
Ciò avvenne ad esempio durante la presidenza di De Robertis (2002-2009) quando con la pianta organica al completo, una buona organizzazione del lavoro e lo spirito di sacrificio di alcuni magistrati, nel giro di pochi anni fu quasi azzerato l’arretrato; ma poi tutto tornò velocemente come prima.

Francesca Palma

Fortunatamente in questa settimana è entrato in servizio il nuovo Presidente del Tribunale di Fermo – afferma l’avvocatessa Francesca Palma, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Fermo – il dottor Bruno Castagnoli è un magistrato di grande esperienza e capacità, che già conosce il Tribunale di Fermo“.

Castagnoli ha prestato servizio a Fermo fino al 2001, ricoprendo dal 1997 al 1998 anche la carica di Presidente facente funzione (tra i mandati dei presidenti Giovanni Rebori e Piergiorgio Alianello) e anche presidente della Sezione stralcio. Bruno Castagnoli è il figlio di Enrico, Procuratore Capo a Fermo dal 1964 al 1978.

Ho ringraziato il Presidente della Corte d’Appello di Ancona, Luigi Catelli – afferma la presidente Palma – che ha presenziato al giuramento del dottor Castagnoli nel giorno del suo insediamento, per il segnale di considerazione che ha voluto dare al Tribunale di Fermo, afflitto dai problemi organizzativi per la carenza in organico di magistrati dovuta sia alla pianta organica sottodimensionata, sia alle scoperture per i trasferimenti e per malattia“.

Al nuovo presidente Castagnoli i migliori auguri di buon lavoro anche da parte della redazione di Cronache Fermane.

Palazzo di Giustizia di Fermo

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