La gioia dei canarini dopo il gol di Molinari
di Paolo Bartolomei
FERMO – Doveva essere una guerra e non un partita aveva detto Comotto in settimana e così è stato, soprattutto nel secondo tempo, una battaglia nel fango piena di agonismo e nervi a fior di pelle.
Terza rete stagionale dell’argentino che diventa capocannoniere (insieme a Maistrello) pur avendo giocato pochissimi minuti, gol valso il pareggio (1-1) quando pochi ormai, sugli spalti, ci speravano ancora, invece ci credevano ancora i giocatori in campo che negli ultimi secondi hanno sfiorato anche il clamoroso vantaggio.
Antonioli schiera una formazione rivoluzionata, non solo nel modulo (3-5-2 con l’abbassamento degli esterni di centrocampo Iotti e Lancini in fase di non possesso) ma anche per aver scelto dal 1′ Lancini, che così esordisce in gialloblù, e Mane (seconda presenza stagionale dal 1′ dopo quella di Bolzano, dove però fu schierato da Destro difensore centrale). Inoltre inedita coppia d’attacco con Bacio Terracino spostato accanto alla punta centrale (che oggi è Cognigni) per sfruttare appieno le sue qualità tecniche prima che venga raddoppiato, come accade quando viene fatto partire da lontano, soluzione tra l’altro immaginata giorni fa da queste colonne.
Nonostante il tentativo di avere maggior densità a centrocampo e i tre centrali difensivi schierati tutti insieme, dopo appena 21′ la Fermana è sotto di un gol per un buco lasciato scoperto proprio al centro. La squadra canarina, sovrastata a centrocampo dagli avversari, riesce a reagire solo quando si accende Iotti, ma una sola volta i gialloblù si rendono pericolosi su un suo cross. La Reggiana controlla senza affanno e senza nemmeno spolmonarsi, attende l’episodio favorevole, sapendo che prima o poi arriverà.
Giocatori granata muscolari, sul campo pesante e accidentato del “Recchioni” sembrano più a proprio agio rispetto ai padroni di casa. Anche l’arbitro ha un occhio di riguardo per la società che investe molto di più, i granata ne approfittano troppo, al direttore di gara la situazione sfugge di mano nel secondo tempo e al 25′ la Reggiana resta in dieci.
Nella ripresa si annotano tre conclusioni di Iotti e una di Maistrello appena entrato, tanto cuore e grinta della Fermana, agonismo e nervosismo ai massimi livelli ma anche tanta confusione. Solo con l’ingresso di tutti i sostituti e la Reggiana rimasta in dieci, la Fermana trova il bandolo della matassa, arriva il meritato pareggio grazie a Molinari e al 95′ Maistrello va ad un pelo dal 2-1.
Con le sconfitte di Fano, Rimini e Arzignano (mentre Gubbio, Ravenna e Imolese hanno pareggiato) il pareggio è positivo, e anche questo era stato un po’ preventivato. Ora i gialloblù sono attesi da quattro scontri diretti consecutivi fino alla sosta natalizia, il primo domenica prossima a Fano.
La posizione di classifica resta critica, ma nelle prossime quattro partite c’è la possibilità di raddrizzarla se lo spirito sarà sempre quello del secondo tempo di oggi e e verà data continuità a risultati positivi.
IL TABELLINO
FERMANA 1 (3-5-2): Gemello; Manetta, Comotto, Scrosta; Iotti, Urbinati, Mane (27′ st Maistrello), Mantini (7′ st Persia), Lancini (7′ st Sperotto); Bacio Terracino (36′ st D’Angelo), Cognigni (36′ st Molinari). A disposizione: Palombo, Badioli, Bellini, Isacco, De Pascalis, Ricciardi, Fiumicetti. All. Mauro Antonioli
REGGIO AUDACE 1 (3-5-2): Narduzzo; Espeche, Rozzio, Costa; Libutti (19′ t Favale), Varone (45′ Zanini), Staiti (19′ st Haruna), Rossi, Kirwan; Marchi, Kargbo. A disposizione: Galeazzi, Martinelli, Zanini, Santovito, Radrezza, Brodic, Muro. All. Massimiliano Alvini
ARBITRO: Valerio Maranesi di Ciampino; assistenti Giovanni Mittica e Dario Gregorio, entrambi di Bari
RETI: 21′ pt Varone; 40′ st Molinari
NOTE: Espulso al 30′ pt dalla panchina il preparatore atletico della Fermana De Luce, al 25′ del st il gicatore della Reggio Audace, Costa (rosso diretto); ammoniti Urbinati, Manetta, Espeche, Iotti; angoli 3-1; recupero 2’+5′; spettatori 1400 circa di cui 173 paganti (ospiti), abbonati 1218; incasso € 2000 circa, rateo abbonati € 3365. Pioggia incessante per tutti 90′, campo pesante ma ben drenato
LA CRONACA
2′ palo della Reggiana direttamente da cross. 21′ Varone si inserisce bene su un buco centrale lasciato dai gialloblù, entra in area e fa partire un tiro forte e centrale che si insacca sotto la traversa con Gemello impotente: 0-1.
Due volte Mantini arriva alla conclusione, del tutto imprecisa.
Il primo vero sussulto della Fermana al 36′ con un bell’affondo di Iotti sulla destra, cross al centro ma la palla come un flipper rimbalza tra le gambe di difensori e attaccanti. Al 45′ Comotto salva in extremis su un contropiede reggiano che aveva tutta l’aria di concretizzarsi come raddoppio, primo corner della partita.
Al 6′ della ripresa arriva il primo corner per la Fermana, lo provoca Iotti con un bel tiro da fuori area (respinto da Narduzzo) dopo una lunga e pregiata azione personale. Anche oggi Iotti si dimostra il più forte dei suoi, l’unico in grado di creare pericoli, e in questa circostanza anche di finalizzare. Subito dopo Antonioli butta dentro Persia e Sperotto senza modifiche tattiche. Al 16′ altra conclusione di Iotti, fuori.
25′ Reggiana in dieci, nell’ennesima rissa, generata dagli atteggiamenti provocatori degli ospiti, fino a quel momento tollerati dall’arbitro, ne fa le spese Costa, rosso diretto per lui.
Con l’uomo in meno la Regiana arretra il baricentoro e la Fermana ha più spazio, al 33′ tiro cross di Iotti, Narduzzo respinge. Dentro anche D’Angelo e Molinari quando mancano poco più di dieci minuti e sono proprio loro a confezionare il pareggio al 40′: corner di D’Angelo e il “gaucho” appostato in area senza marcatura, insacca con un perentorio colpo di testa a cercare il secondo palo l’1-1.
Terza rete stagionale dell’argentino che diventa capocannoniere pur avendo giocato pochissimi minuti. Al 95′ su cross di Iotti, Maistrello gira di testa benissimno a cercare il secondo palo, peccato che la mira è sbagliata di pochissimo, sarebbe stato un gran premio per la voglia e lo spirito messo in campo dagli undici di Antonioli nella ripresa.
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