Dalla Marina sangiorgese allo sviluppo dell’area montana, Alvaro Cesaroni: “Serve una prospettiva” (LA VIDEO INTERVISTA)

PORTO SAN GIORGIO/COMUNANZA - Alvaro Cesaroni a proposito della Marina di Porto San Giorgio e della situazione nell'area montana: "Dobbiamo programmare il nostro futuro a medio lungo termine. Auspico che le risorse disponibili siano messe in campo con progetti di ampie vedute e che siano produttive"

Alvaro Cesaroni

di Redazione CF 

Questa mattina, intervistato dal direttore Paolo Paoletti, ai microfoni di DirettaUno a Radio FM1, Alvaro Cesaroni, sindaco di Comunanza e presidente dimissionario della Marina, (società che ha in concessione l’approdo turistico sangiorgese), ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare la guida del CdA.

Ma l’intervista è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato di salute dell’area montana ancora segnata da una logica di ‘campanili’, ad esempio in ambito sanitario, piuttosto che da una visione di prospettiva d’insieme.

“Il mio coinvolgimento all’interno del progetto della Marina, – sono state le sue parole – risiede nell’amore per questo territorio e nella convinzione che sia un punto strategico con grandi potenzialità. Dopo essermi confrontato con il consiglio ho pensato che non ci fossero i presupposti per realizzare i progetti che avevo in mente e quindi ho creduto fosse giusto abbandonare l’incarico.”.

Il patron della Sigma ha sempre avuto le idee molto chiare sul concetto di  sviluppo dell’approdo sangiorgese: “Sono convinto che lo scalo, possa rappresentare per Porto San Giorgio il vero nucleo centrale del potenziamento della città. Basti pensare che la Marina è l’unica realtà a livello provinciale, uno dei porti più grandi e con potenzialità notevoli. Credo che uno dei limiti alla crescita possa essere riconducibile ad una visione troppo mirata a progetti ‘da terra’ mentre per me il vero business è ‘da mare'”.  Per il patron della Sigma occorrevano capitali per poter mettere in atto una progettazione che avrebbe potuto garantire risultati in prospettiva. 

Secondo Cesaroni, le vere peculiarità sarebbero la cantieristica navale, gli esercizi commerciali e le strutture ricettive che farebbero da sfondo ad un progetto a lungo termine. “Si dovrebbe capire che, intorno ad un sistema più ampio, l’economia della città ne trarrebbe maggiore profitto; la città di Porto San Giorgio deve rinascere; mi auguro per il futuro che ci sia una prospettiva, ad esempio la Regione dovrebbe voler investire sul porto, così come anche la Provincia e il Comune. Le potenzialità del porto ricadrebbero su tutto il territorio, perché il concetto su cui lavorare investirebbe la parte che riguarda il diportista per arrivare ad un concetto più ampio, cioè strutture dedicate al soggiorno nell’entroterra e tutte le attività che ne scaturiscono di conseguenza. Per fare questo ovviamente servono dei capitali per sviluppare idee e non è sufficiente l’investimento dei privati.”.

Secondo l’ex presidente ci sono molti elementi da correggere, la Marina dovrebbe tornare ad essere un’area produttiva per l’intero territorio regionale, attrarre barche, dovrebbe incarnare ‘l’agorà di Porto San Giorgio’.

Dalla costa all’area montana. Il sindaco di Comunanza ha continuato: “A livello di elezioni auspico che l’area montana abbia un proprio rappresentante che conosca le peculiarità e le criticità del territorio e che lavori a tal proposito. Dopo le criticità del sisma, ho pensato che il punto focale dovesse necessariamente essere la difesa e la tutela del territorio. Il lavoro, a mio avviso, è l’unico motivo per rimanere, per crescere, per sviluppare le potenzialità. Le aziende che investono e rimangono aperte creano prodotto e grandi risorse per tutti. La politica non dovrebbe essere schiava del voto ma dovrebbe guardare più in prospettiva ed avere dei progetti a lungo termine.”.

A proposito di infrastrutture, di terza corsia e sviluppo, Cesaroni ha aggiunto: “Oggi in montagna, ad esempio, troviamo la risorsa più strategica e preziosa di questo tempo: l’acqua. Per fare in modo di riportare la gente in montagna c’è bisogno di creare infrastrutture utili all’arricchimento del territorio; mi oppongo ad una visione miope del territorio; dobbiamo arretrare l’autostrada e la ferrovia per valorizzare l’interno come la costa.”.

Poi la conclusione dell’intervista ricordando alcuni appuntamenti importanti per la sua Comunanza: il 28 febbraio, giorno in cui scadrà il bando indetto dalla Croce Rossa Nazionale a favore della Croce Rossa e Protezione Civile di Comunanza e l’inaugurazione, tra 10 giorni, di una pista di atterraggio per elicotteri, fruibile anche in notturna.


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