l’esultanza dopo il gol dell’1-0 di Demirovic
di Paolo Bartolomei
FERMO – Fine della serie di 7 partite senza vincere in occasione del 7° Memorial Mario Rossetti.
Battendo i romagnoli per 2-1 con un bel gol di Elian Demirovc (primo centro stagionale e anche personale tra i prof per il centrocampista sloveno) e il raddoppio di Urbinati, la Fermana compie un importante passo in avanti in classifica. Esce per una sola posizione e dai play out, si lascia a -4 lo stesso Ravenna, sorpassa l’Imolese, battuta dalla Vis Pesaro, e il Legnago, battuto dal Sudtirol.
In ogni caso la compagine allenata da una settimana da Cornacchini adesso è alla stessa distanza (7 punti) dall’ultimo posto e dalla posizione più bassa dei play off, a dimostrazione di quanto la classifica sia corta. Impegno serio per il team gialloblù nel prossimo turno, anticipato al sabato, a casa della 4° in classifica, Feralpi Salò (sarà la 16° giornata di serie C) potrebbe essere l’esame di maturità per il neo mister Cornacchini.
L’allenatore della Fermana deve rinunciare per infortunio ai lungodegenti Comotto e Persia, nonché agli acciaccati più recenti De Pascalis e Boateng, mentre Massolo è ancora alle prese con il Covid 19. Non convocati, sebbene non infortunati, Bigica e Intinacelli.
In vantaggio verso la mezz’ora del primo tempo con una bella punizione di Demirovc che va direttamente in rete, la Fermana riesce a contenere con grande attenzione e senza crearsi grossi affanni dietro la reazione del Ravenna che non crea mai particolari pericoli a Ginestra, e questo sarà il copione anche del secondo tempo, salvo un rigore che Mokulu manda sul palo, forse sfiorato da Ginestra.
Nel recupero del secondo tempo arriva il raddoppio liberatorio di Urbinati e poco dopo il gol di Mokulu, che però non cambia la storia: termina 2-1.
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-4-2): Ginestra; Rossoni, Manetta, Scrosta, Sperotto; Iotti, Urbinati, Grossi (9′ st Grbac), Demirovic (25′ st Liguori, 46′ st Manzi); Neglia, Cognigni (44′ st Raffini). A disposizione: Zizzania, Manzi, Esposito, Diop, Mordini, Labriola, Staiano, Liguori, Palmieri, Cremona. All. Giovanni Cornacchini
RAVENNA 1 (4-3-3): Albertoni; Vanacore, Caidi, Alari (37′ st Marozzi), Perri (11′ st Shiba); Papa, Fiorani (11′ st Sereni), De Grazia; Mokulu, Ferretti (48′ st Cossalter), Martignago. A disposizione: Tonti, Raspa, Cesprini, Franchini, Marra, Mancini, Stellacci, Cossalter. All. Leonardo Colucci
ARBITRO: Samuele Andreano di Prato, assistenti Giuseppe Libari di Brescia e Michele Piatti di Como, quarto ufficiale Maurizio Barbiero di Campobasso
RETE: 28′ pt Demirovic, 46′ st Urbinati; 48′ st Mokulu
NOTE: ammoniti Cognigni, Demirovic, Vanacore, Scrosta; angoli 5-3; recupero 1’+4′. Espulso Cremona dalla panchina
Il gol di Demirovic, direttamente in rete nell’angolino alto più lontano: 1-0
LA CRONACA
25′ prima vera occasione: Iotti vince un contrasto con Alari, entra in area, il suo tiro è ribattuto da Albertoni, prova il tapin Neglia, ribattuto in angolo dal corpo di un avversario.
Dopo pochi minuti la Fermana sblocca con Demirovic che da puniziuone battuta da destra, da posizione molto defilata, quasi vicino alla bandierina, insacca l’angolino più lontano con una palombella perfetta ma anche con la complicità del portiere Albertoni, distratto probabilmente dal sole contrario, una delle “caratteristiche” da sempre ben note dello stadio “Bruno Recchioni” per il suo orientamento est-ovest.
Ripresa: 11′ Urbinati vicinissimo al gol con un diagonale che sfiora il palo. Il Ravenna si affaccia ogni tanto minacciosamente in area gialloblù, ma i difensori appaiono sempre pronti a chiudere. In un caso Vanacore si becca l’ammonizione per aver simulato un fallo da rigore, in un’altra Mokulu colpisce male di testa.
Con l’uscita di Demirovic e l’ingresso di Liguori, questo si mette a destra e Iotti passa esterno sinistro. Nel suo ruolo naturale di esterno Iotti ha ritrovato anche forma e voglia di giocare.
Al 28′ l’episodio che può cambiare il corso della partita, fallo di Scrosta in area su Mokulu, rigore, ma dal dischetto lo stesso Mokulu angola troppo e, forse anche con il contributo della punta delle dita di Ginestra che ancora una vota ha intuito, la palla va sul palo , sarebbe il quarto penalty stagionale neutralizzato dal portierone che al 43′ salva il vantaggio uscendo a valanga su Sereni in contropiede. Poi al 2′ di recupero il gol liberatorio di Urbinati, poco dopo il gol, inutile, di Mokulu: 2-1 e tutti a casa.
Minuto di raccoglimento iniziale in memoria di Paolo Rossi
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
“La vittoria è il risultato più giusto per quanto visto in campo – ha dichiarato in sala stampa mister Giovanni Cornacchini -. Da qui alla fine ci aspetteranno tutte partite simili alla stessa lunghezza d’onda odierna. Se riusciremo ad essere squadra ce la faremo. Ci siamo articolati in due linee strette e corte, lesti poi a ripartire una volta recuperata la palla. Questa la nostra qualità migliore, cercheremo di sfruttare pertanto tali caratteristiche”.
“Quattro punti in due partite? Fare due match di seguito, ravvicinati, con poco tempo per lavorare non era facile, anche per quanto riguarda poi l’aspetto delle energie fisiche e mentali spese – ha concluso il neo allenatore giallloblù -. Cercheremo di fare il massimo anche nella sfida di sabato, per arrivare nel migliore dei modi alla sosta natalizia”.
Mister Giovanni Cornacchini in panchina durante la gara di giornata
“Era una partita troppo importante, dovevamo fare bottino pieno in ogni modo e ad ogni costo – ha invece commentato l’attaccante Luca Cognigni -. Non abbiamo corso nessun rischio nel primo tempo, poi il gol e la sicurezza con il raddoppio nella ripresa. Un grazie a Ginestra per aver parato il quarto rigore di stagione, quando è stato fischiato, sull’1-0, ho pensato che ci fosse quasi una maledizione contro di noi quest’anno”.
“Certo, sarebbe meglio soffrire meno ma l’importante è l’aver centrato la vittoria -ha illustrato ancora l’ariete offensivo, per poi concludere -. Siamo partiti con il piglio giusto, non concedendo nulla, da qui procederemo in avanti cercando di trovare continuità. Il nuovo tecnico ci ha dato quella scossa necessaria per reagire al momento opaco. Dispiace per mister Antonioli, perché quando c’è un esonero è un fallimento: per un calciatore significa non essere riuscito a tradurre in campo le intenzioni dell’allenatore sfiduciato”.
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